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Cave e rifiuti in Penisola Sorrentina. Cesaro convoca i Sindaci per il 12 settembre

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Il 12 settembre i Sindaci della provincia di Napoli – inclusi quella della Penisola Sorrentina – sono stati convocati in Provincia dal Presidente Luigi Cesaro per la sottoscrizione dell’accordo di programma che prevede la soluzione delle criticità già individuate nel piano di smaltimento dei rifiuti in ambito provinciale.

costiera sorrentina

A ferragosto, ricordiamolo, è esplosa la polemica sollevata dal sindaco di Sant’Agnello Gian Michele Orlando che denunciava l’intento della Provincia di utilizzare le cave dismesse in Penisola Sorrentina come luogo di conferimento di compost derivante dallo smaltimento dei rifiuti. Una decisione che rischiava di passare quasi inosservata e che ha immediatamente provocato le reazioni degli Amministratori locali, degli Operatori turistici e dell’intera popolazione peninsulare sconcertata dalla decisione della Provincia assunta in dispregio della preziosa identità e vocazione turistica dell’area che, in questo caso, verrebbe irrimediabilmente compromessa.  In prima linea a denunciare la più assoluta ‘impraticabilità della proposta scendeva il Sen. Raffaele Lauro (PdL) assumendo una formale e durissima presa di distanza da Cesaro, nonostante la medesima appartenenza politica, evidenziando le gravissime e letali ripercussioni che questa eventualità avrebbe avuto sull’economia e sull’immagine turistica di Sorrento e dell’intera Penisola Sorrentina. Cesaro intervenne a stretto giro sulla stampa per spiegare che “assolutamente le cave della Penisola Sorrentina non sarebbero state utilizzate come previsto nella bozza di accordo“. Giunge ora la notizia della convocazione dei Sindaci che, neanche 20 giorni dopo da questa vicenda, sono stati chiamati a sottoscrivere l’accordo di programma. In merito registriamo un puntuale intervento del Sen. Raffaele Lauro (PdL) che questa mattina, sulla delicatissima questione, ha dichiarato: “ Sono certo che il presidente Cesaro manterrà l’impegno, dichiarato alla stampa, di escludere le cave dismesse della Penisola Sorrentina dal piano del ciclo integrato dei rifiuti della Provincia di Napoli, onde evitare danni irreparabili all’economia turistica locale. Auspico, tuttavia, che i Sindaci della Penisola Sorrentina assumano tempestivamente una posizione comune, chiara ed inequivocabile, per sventare qualsiasi colpo di mano.” Stando alle indiscrezioni i sei Sindaci della Penisola avrebbero sottoscritto congiuntamente un documento col quale si oppongono categoriacamente all’ipotesi di utilizzare le cave dismesse così come previsto dall’originario accordo di programma. E’ legittimo chiedersi, a scanso di equivoci e per non “piangere a babbo morto“, quando i sindaci hanno provveduto a redigere questa proposta alternativa, perchè non ne hanno data pubblica notizia e se della loro contrarietà all’accordo originario hanno preliminarmente informato il Presidente Cesaro affinchè recepisca le eventuali proposte alternative all’utilizzo delle cave nell’accordo che si andrà a sottoscrivere lunedì prossimo in Provincia. Infine se hanno impegnato i due consiglieri provinciali dell’area, Sagristani e Apreda, a sostenere la loro proposta, il che sicuramente non guasterebbe!  Significa perciò aver proposto anche soluzioni alternative concrete atte a scongiurare questa eventualità che peserebbe come un macigno sul destino della Penisola turistica oltre che sugli interessi di tutta la comunità costiera. Proviamo a immaginare soltanto l’effetto che la fotografia di una cava peninsulare trasformata in discarica è per esempio in grado di produrre sugli Inglesi! E non andiamo oltre…per il momento!

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