Diario Politico©Raffaele Lauro,  Napoli

Napoli e il quartiere a luci rosse, Marco Nonno denuncia il “conflitto di interessi”

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Marco Nonno (PdL)

NAPOLI – Non accenna a placarsi la polemica politica sull’ipotesi di istituire in città un quartiere a luci rosse dove la prostituzione venga regolamentata. Un tema che scatenato la polemica tra il sindaco Luigi De Magistris e il cardinale di Napoli Crescenzio Sepe anche se, è notizia di queste ore, il sindaco ha attivato la diplomazia per far rientrare il profondo dissenso su argomento così scottante. In merito interviene Marco Nonno, consigliere comunale del PdL, che sull’argomento ha diffuso un comunicato stampa rilasciandoci una dichiarazione esclusiva che di seguito proponiamo ai nostri lettori.

“Leggo  sulla stampa la replica di uno dei responsabili della Coop Dedalus, in relazione al fenomeno della prostituzione ed al parco del sesso che la giunta vuole creare a Napoli. Dalle parole di Andrea Morniroli si evince chiaramente che il conflitto di interessi che ho denunciato ieri è molto più ampio. Morniroli, infatti, attualmente è capostaff presso l’assessorato comunale alla Pubblica Istruzione, quello guidato da Annamaria Palmieri. Mi chiedo quindi: De Magistris ed i suoi amici proprio vogliono fare l’assopigliatutto? Ho evidenziato come dietro le presunte iniziative rivoluzionarie del Sindaco e del suo assessore di punta, Sergio D’Angelo, ci sia un grave conflitto di interessi, legato alle politiche sociali ed in particolare al Consorzio Gesco, di cui Dedalus fa parte e che in passato è stato guidato proprio dall’attuale Assessore. Adesso giunge la replica di Morniroli che guarda caso lavora presso uno degli assessori di De Magistris: tutto ciò non può che confermare, purtroppo, come ci sia un grumo di interessi poco chiari dietro la giunta “arancione” e le sue iniziative. Mentre mezza città è impegnata in uno sterile dibattito, parco del sesso sì/parco del sesso no, nell’ombra gli “amici degli amici” sono più che operativi”. Abbiamo chiesto al consigliere Nonno di spiegarci il senso di questo conflitto d’interessi e ne abbiamo ricevuto la seguente spiegazione: “Il conflitto, per me, ruota intorno al fatto mentre tutti sono impegnati sul dibattito generale c’è qualcuno che pensa alla fase operativa ed agli impegni di risorse che si renderanno necessarie quando il progetto decollerà: questo qualcuno sono i soliti noti che ruotano intorno alle politiche sociali ed al ruolo dell’ass sergio d’angelo che prima di entrare in giunta era numero uno di Gesco, consorzio che ha quasi il monopolio a Napoli sul sociale. Dedalus è consorziata con Gesco: il fatto che sia coinvolta nell’operazione parco del sesso nn credo sia trasparente e corretto. Peraltro Morniroli che mi replica è animatore di Dedalus ma anche e sopratutto capostaff di un altro assessore comunale. Come vede tutto gira intorno ad un “cerchio magico” ristretto di poche persone…“.

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