Diario Politico©Raffaele Lauro,  Italia

Berlusconi vuole le elezioni a novembre. Per Lauro: resterà il “porcellum”

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Alfano e Berlusconi

Silvio Berlusconi fa sapere di voler andare al voto a novembre, con qualsiasi legge elettorale, purche si voti prima che arrivino a sentenza giudizi come quello sul caso  Ruby previsti per fine anno. Prospetta inoltre l’apertura di nuove inchieste giudiziarie a suo carico di cui, al momento, nessuno è a conoscenza, circostanza che a suo avviso pregiudicherebbero ulteriormente l’esito del voto alla naturale scadenza della prossima primavera. Tutto in barba a qualsiasi interesse nazionale, tanto più in un momento così critico, con il presidente Monti impegnato in Europa a “salvare l’euro” e mettere al riparo il nostro paese da un’ulteriore crisi che grava sempre di più sulle fasce sociali più deboli, sulle famiglie, sulle impresealimentando un circuito socio-economico perverso.

R. Lauro

L’imperativo è quello di cambiare la legge elettorale purchè si voti e si portino a casa i preziosi seggi parlamentari con annessi privilegi, prebende e immunità. Sull’argomento registriamo la voce critica del Sen. Raffaele Lauro del PdL che evidenzia: “Qualunque sarà la decisione dei partiti della maggioranza sulla riforma della legge elettorale, domani avrà fine la commedia degli equivoci, durata per l’intera estate, fondata su una comune riserva mentale: fingere di voler cambiare, per lasciare in vita il porcellum. Di fronte all’incertezza del risultato elettorale, le oligarchie di tutti i partiti, anche quelli di opposizione, puntano a fare eleggere gruppi parlamentari di fedelissimi, politicamente muti, ciechi e proni. Quindi, lunga vita al porcellum!

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