Diario Politico©Raffaele Lauro,  Piano di Sorrento

SOS, la scuola dell’infanzia a San Liborio non deve morire!©

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Dall’ex sindaco di Piano di Sorrento riceviamo e volentieri pubblichiamo questa lettera aperta-appello indirizzata al Comune di Piano di Sorrento e alla Direzione Didattica per scongiurare la soppressione della Scuola dell’Infanzia a San Liborio.

di Luigi Iaccarino*

Luigi Iaccarino

A Piano di Sorrento, all’inizio di ogni anno scolastico, da qualche tempo, non si ha più certezza sul plesso che i bambini, regolarmente scritti, devono frequentare. Questa incertezza è dovuta sia alla tardiva designazione dei collaboratori scolastici da parte dell’Ente competente, sia alle conosciute problematiche riguardanti l’edilizia scolastica, sia ad una ricorrente logica di risparmio che domina i provvedimenti amministrativi e che sembra non porre alla base di scelte importanti i bambini stessi, che hanno l’ intrinseca  esigenza di una continuità e di una sicurezza di appartenenza, che a parer mio, è elemento primario che va valutato a dispetto di ogni legge finanziaria o di ogni oggettiva distribuzione del personale.

Su questa scia d’argomentazioni la notizia che mi ha creato indignato stupore (notizia che ventila nell’aria però già da qualche anno) è la soppressione del Plesso della Scuola dell’Infanzia Peter Pan, con sede in San Liborio. L’indignazione scaturisce forse dal fatto che da sempre sono passionale abitante del Casale di San Liborio, certamente troppo legato al mio Campanile;  forse perché sono felice papà di una bambina che frequenta già da un anno questa bella Scuola; forse perché da sempre rassicurato dai Responsabili che la soppressione di questo Plesso non entrava nelle volontà amministrative.
Ritengo personalmente che per un borgo come San Liborio la presenza dell’unico Centro vivo come quella del Plesso scolastico Peter Pan è essenziale e fondamentale visto anche che la Cappella del piccolo Casale non riesce più a svolgere forza aggregante ed attrattiva. Il grigio di questa frazione, abbandonata un po’ a sè stessa, avrebbe il sopravvento sull’armonia che irradia la presenza di tanti bambini e genitori che coinvolgono le stradine, le poche attività commerciali, il buonumore degli abitanti.
Queste mie accorate considerazioni potrebbe sembrare caratterizzate da sciocca e vuota retorica, ma vi posso assicurare che chi ha nel cuore le sorti di questa frazione, nel ricordare i tempi floridi della presenza in zona perfino della Scuola Primaria, allora chiamata elementare, riscontra oggi un impoverimento pauroso, un appiattimento spaventoso ed anche pericoloso.
Se formulo poi le mie considerazioni da padre su tale decisione di soppressione del Plesso da parte del Consiglio di Istituto il mio stupore diventa rabbia. Noialtri genitori vogliamo per i nostri figli certezze e sicurezze, il meglio che possiamo loro assicurare, ed è per questo che l’anno scorso nell’iscrivere la mia bimba al plesso di San Liborio mi sincerai che la cosa non fosse solo per quell’anno ma che, come vuole la giusta considerazione e il rispetto per ogni bambino, mia figlia potesse vivere la sua esperienza completa della scuola dell’infanzia frequentando lo stesso plesso, con gli stessi suoi primi amici, con le stesse insegnanti e gli stessi collaboratori. Mi sopravveniva però il dubbio perché “sui marciapiedi” o in quei determinati ambienti “competenti e sempre bene informati” si diceva che l’Amministrazione Comunale avesse intenzione di sopprimere la scuola dell’Infanzia del plesso di San Liborio per organizzare in quella sede il famoso Asilo Nido, la cui localizzazione a Meta non aveva portato il desiderato successo. La notizia poi era maggiormente arricchita da dettagli interessanti, infatti a dover poi gestire questa Servizio sarebbe stata una delle tante cooperative costituite ad hoc così come è prassi consolidata in questi ultimi anni presso il nostro Comune, dietro alla quale c’era la presenza possente e interessata di esponenti di spicco dell’attuale amministrazione. Queste le chiacchiere, che furono poi smentite anche perché l’assessorato competente con chiarezza mi assicurò che laddove si riuscisse ad istituire l’asilo Nido a Piano (come da previsione di programma elettorale) la sua sede naturale sarebbe stata quella della Biblioteca Comunale nei locali ristrutturati, la cui destinazione a livello regionali forse era indicata ancora come quella d’Asilo Nido.
La rabbia poi si trasforma in stizza se ricordo la puntigliosa azione di convincimento svolta dal sottoscritto solo qualche mese fa, perché sensibilizzato dalla stessa Scuola, presso le famiglie della frazione e della zona, la cui platea scolastica dell’infanzia gravava sul plesso di San Liborio, affinchè scrivessero i propri figli a San Liborio visto che a causa di problemi non risolti, ben 24 bambini, una classe intera quindi, frequentanti lo stesso plesso erano stati trasferiti dai loro genitori presso la Scuola dell’infanzia del vicino Comune di Sant’Agnello. Cosa risponderò adesso a quei genitori che prima di effettuare l’iscrizione vollero da me rassicurazioni sulla certezza della sede ?
Risponderò che il Dirigente non sa come oggettivamente distribuire il personale non docente fra tutti i vari plessi avendo una unità in meno? Che il Comune ha già pensato a come distribuire il grosso risparmio che si ricaverà dalla soppressione della Mensa di San Liborio, potendo così con parte della somma istituire un servizio di navetta che trasporterà i nostri 56 piccoli pargoli, scrupolosamente tenuti a bada da 2 esperti accompagnatori, da Via dei Platani, da Legittimo, da San Liborio al rinnovato Plesso dei Colli, dove altri 44 pargoli li staranno ad aspettare ?  O dovrò dire che bisogna sfollare una meno importante Scuola “materna” per lasciare posto ad un nuovo e più importante Asilo Nido?
Sono certo che non dovrò rispondere tutto questo, ma che invece constaterò che il buon senso e la stessa passione con i quali bisogna “governare” e gestire la cosa pubblica prevarranno e mi daranno la possibilità di ricredermi e di poter smentire le tante “chiacchiere” che inevitabilmente un piccolo centro come il nostro aiuta ad alimentare…
Vorrei che queste mie prolisse considerazioni portassero a considerare una soluzione percorribile  che ci lasciasse la bella sede, quasi storica, della Scuola dell’Infanzia di San Liborio da dove un tempo si colse anche il seme che portò i frutti apprezzabilissimi del Presepe Vivente, che fece così tanto conoscer la frazione.
Vorrei che chi ha pensato a “Piano Futura” tenesse conto che il Futuro della nostra Piano è soprattutto in questi bambini che hanno il diritto di crescere con ogni cura senza essere ritenuti numeretti e perciò bistrattati e sbattuti come piccoli pacchetti postali …
Se questo succederà sarò felice di vivere in un paese che mostra interesse soprattutto per quella parte di società che non potendo fare da sola ha bisogno del nostro impegno, del nostro interesse e della nostra azione, al di là del risparmio che si può ottenere dalla soppressione di un servizio o dell’impossibilità o incapacità di  destinare un’altra unità al suo servizio… lasciamo ad altri settori l’applicazione della tanto invocata e necessaria Spending Review.
Conoscendo le sensibilità, rimango fiducioso…

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