Sant'Agnello

Sagristani: “costruire può essere un lungo e laborioso compiti di anni, distruggere lo sconsiderato atto di un giorno”

Stampa

di Piergiorgio Sagristani*

Dopo una lunga farsa durata pure troppo, domani la nuova amministrazione comunale nel consiglio comunale di S. Agnello formalizzerà il diniego all’Ospedale Unico della Penisola sorrentina. Le motivazioni sono note.
Si dirà che non c’è la compatibilità urbanistica e paesaggistica, specificando che manca l’accordo Stato-Regione e che la variante al Put riguarda lo studio di fattibilità e non il progetto definitivo.
Tutte questioni tecniche che, volendo, sono rapidamente risolvibili con un rapido accordo Stato-Regione e nuovo passaggio in Consiglio regionale.
Il tanto declamato dissesto idrogeologico si sa bene che non riguarda l’area in cui è previsto l’ospedale, ma alcune strade circostanti sulle quali, e proprio in forza della costruzione dell’ospedale, si sarebbe intervenuto per la messa in sicurezza definitiva.
Da lunedì, dopo la delibera di diniego, in considerazione delle criticità idrogeologiche sollevate, si dovrà, per coerenza, valutare l’ eventuale sgombero di alcuni fabbricati presenti lungo queste strade.
Ancora, si parla di un ipotetico aumento di traffico veicolare. Più volte si è spiegato che l’argomento non si fonda su dati reali e non tiene conto che già oggi circa mille persone, tra utenti del distretto e personale sanitario, frequentano la medesima area. Ma si nasconderà l’unica e sola verità, il no all’ ospedale è dovuto a una promessa elettorale fatta a chi abita nelle vicinanze dell’Ospedale fra cui anche parenti degli attuali amministratori che non vogliono fastidi.
Ma con questa delibera di diniego si attiva una nuova fase in cui la Regione Campania e tutti i soggetti che ne hanno titolo faranno valere le proprie prerogative e nasceranno di certo forti contenziosi.
Con la scelta di dire no all’ospedale unico il risultato è che ci resteranno due mezzi ospedali che non avranno mai gli standard adeguati e la Penisola sorrentina avrà una progressiva, ulteriore, riduzione di servizi sanitari con grave danno per chi soffre e ha bisogno di cure mediche adeguate.
Inoltre, questa vicenda pone la pietra tombale su una grande prospettiva, l’unione dei Comuni, sulla Penisola che parla finalmente con una sola voce, sulle politiche comprensoriali avviate, da alcuni anni, tra tutti i sindaci della Penisola sorrentina e che, nel mio piccolo, ho contribuito credendoci fortemente con tanto impegno a realizzare.
E così inizia una nuova storia fatta di scelte le cui conseguenze saranno misurate e valutate nei prossimi anni. Ma state certi che questa non è la fine della storia ….ma solo un nuovo inizio!!!!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


*