Sorrento

A proposito del brand Sorrento e di quello che c’è da fare per il salto di qualità

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di Gaetano Mastellone

Cosa manca a Sorrento? Sorrento ha un Brand riconosciuto e conosciuto da decenni. È già meta internazionale del turismo. Io sono sempre del parere che destinare risorse pubbliche per attività di comunicazione del brand serve a poco! Chi oggi cerca di autoappuntarsi medaglie varie sbaglia, lo sanno e dico tutti … in camera caritatis! Io lo dico a voce alta perché essendo uomo libero che non deve chiedere posso farlo: se lo faccio è solo nell’esclusivo interesse della comunità. Non cerco di appuntarmi medaglie, già ne ho diverse dovute alla professione sul campo.
Il Brand Sorrento, a mio parere, è associato, in primis, all’offerta di buona qualità delle strutture alberghiere. Il turismo sorrentino va a merito dei bravi dipendenti alberghieri e dei loro imprenditori che hanno saputo creare strutture di una elevata qualità. L’altra forza di Sorrento è la location: essere al centro di tante rinomate località turistiche, facilmente raggiungibili, è stato sempre, lo è oggi è lo sarà domani un punto di notevole vantaggio.  Abbiamo poi una ristorazione di buon livello con diverse eccellenze. Di altro c’è poco, se non il panorama.
Cosa manca? Lo dico e scrivo da anni.
1) Immaginare la Sorrento fra trent’anni.
2) Predisporre un adeguato Business Plan strategico ben impostato sulle infrastrutture, sulla viabilità, sui trasporti e sui sistemi sanitari.
3) Occorre che la politica (la buona politica) riprenda il sopravvento sulla media politica e sulla burocrazia.
4) Occorre dare ordine all’attuale caos esistente, e ben visibile a tutti, nelle strade della Città che sono diventate selvagge.
5) Occorre poi un riposizionamento del target turistico. Meno quantità (siamo arrivati agli eccessi dell’offerta di fascia bassa) e più qualità tendendo all’aumento del prezzo.
6) Occorre anche un Piano sul Commercio, attività che va ad ombre e luci (poche).

Ricordate che quando parlo di cercare un riposizionamento del target lo faccio a ragione perché oggi nel mondo i ricchi sono aumentati, la media borghesia, che prima poteva spendere, è diminuita e dispone di una fascia reddituale sempre più limitata. Chi non può permettersi vacanze con pernottamento sono aumentati e costoro sono diventate le masse di turisti giornalieri che portano poco PIL.
Con una politica dotata di visione strategica (che manca) c’è spazio per migliorare.
Ecco perchè dico che ci vuole una strategia, i soli messaggi roboanti e a volte pieni di auto celebrazione non servono!
È la Città, con le sue strutture, che deve essere messa nelle condizioni di saper attrarre.  Oggi siamo una casba!
Ve ne rendete conto?

Poi, una volta per tutte, e senza ipocrisie di basso livello, bisogna riformulare le attività e gli interventi della Fondazione Sorrento e dei vari Enti che gestiscono soldi publici.  A mio parere occorre anche altro. E non desidero dilungarmi da questi concetti che, inascoltato, vado distribuendo e ricordando da decenni! Purtroppo noto sempre lo stesso andazzo di basso profilo.  Spesso mi chiedo se ci sta davvero a cuore la salvezza futura di questo bel Paese!  Cari concittadini presto sarete interessati a condividere un semplice progetto-programma e vedremo poi se avrete-avremo poi il diritto a lamentarci!

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