Diario Politico©Raffaele Lauro,  Italia

“Suono del silenzio” di J.S. Bach. La testimonianza di Raffaele Lauro sulle stragi di mafia

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Si torni a parlare di lotta alla mafia, alle mafie e soprattutto si torni a farlo con la determinazione che solo uno Stato consapevole di questo cancro sociale ed economico sa mettere in campo a tutela di quella civiltà democratica senza la quale non c’è progresso nè benessere collettivo. Basta con le celebrazioni rituali, affidiamo al suono del silenzio di Bach il grido di dolore che emana dal paese reale: ce lo dice Raffaele Lauro che da capo gabinetto del ministro dell’interno ha vissuto gli anni delle tragedie che hanno cambiato il corso della storia in Italia. Un appello che non può, non deve cadere nel vuoto, quello di Lauro, che oggi da segretario generale di Unimpresa è impegnato a salvaguardare quell’economia sana che però ha bisogno di reali tutele per poter esprimere tutta la propria capacità produttiva e di crescita socio-economica. L’auspicio è che anche le forze politiche e sociali in questo momento così difficile per l’Italia sappiano trovare un’unità di intenti per guardare oltre gli interessi di parte e alzare la bandiera della lotta alle mafie quale terreno condiviso per fare il bene del Paese. ViC

“Dopo trent’anni dalle stragi di mafia, consumate a Capaci e a via D’Amelio, con il martirio di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino, nonché della moglie di Falcone, Francesca Morvillo, degli uomini e delle donne delle loro scorte, il ricordo nitido di quelle ore drammatiche, dell’angoscia, della rabbia, della disperazione e del senso di impotenza, vissute in prima persona, non ti abbandona mai. Le urla, le grida, le lacrime e il dolore di quelle due tragedie si rinnovano, nella mente e nel cuore, ancora oggi, nella constatazione amara che la lotta alla mafia, anche economico-finanziaria, sembra essere stata abbandonata dalla politica e che il sacrificio di tanti eroi innocenti, vittime della criminalità organizzata, sia ormai negletto. Ecco perché condivido la scelta, quest’anno, di evitare gli ormai vuoti rituali celebrativi delle parole inutili, e di affidare la memoria di quei tragici eventi al “suono del silenzio”: alla musica immortale di J.S. Bach, eseguita dal grande violoncellista, Luca Franzetti”.

Raffaele Lauro, Capo di Gabinetto del Ministero dell’Interno (1991-1993) e Segretario Generale di Unimpresa, Roma, 19 luglio 2022

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