Sorrento

Renzi proclama la crisi di governo per affondare Conte

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Si dimettono le ministre renziane Bellanova e Bonetti e il loro capo occupa il palcoscenico mediatico a “reti unificate” per infliggere l’umiliazione politica e anche personale al Presidente Giuseppe Conte che si ritrova, in piena emergenza pandemica, a dover fare i conti con una crisi di governo dagli sviluppi imprevedibi. Il sistema mass-mediatico asservito a Renzi e al centro-destra suona la carica per colpire al cuore un premier inviso che dalla sua però gode di una popolarità senza precedenti nella storia politica repubblicana come lo conferma la rivolta social contro l’iniziativa renziana che fa ricascare il Paese in una criticità di cui davvero non si sentiva alcun bisogno. Se da un lato nessun leader politico crede sulle elezioni anticipate, in primis proprio Renzi che le ha categoricamente smentite, dall’altro appare difficile ricomporre in modo indolore lo stesso quadro politico con una maggioranza guidata dallo stesso Conte.

Alla fine è il premier l’obiettivo di questa faida politica che unisce Renzi, l’opposizione di centro-destr, frange del PD e degli stessi 5 Stelle oltre a un sistema imprenditoriale e mediatico profondamente avverso al premier e ai 5 Stelle le cui riforme rappresentano una minaccia inaccettabile. Un uomo scomodo per una politica italiana talmente “sputtanata” da passare con sfacciata indifferenza sulla testa di un Paese stremato e preoccupato per il proprio presente e per il futuro a causa di una pandemia sempre più pervasiva e pericolosa. Noi crediamo fermamente che Conte resti il miglio premier per governare l’Italia fino alla naturale scadenza della legislatura, ma nello stesso tempo occorre mettere definitivamente al bando persone e partiti che hanno distrutto l’Italia e coltivano un unico intetesse: mettere le mani sui miliardi del recovery fund e farne scempio spacciandolo per rinascita socio-economica del Paese mentre camorre e mafie se la spassano per accaparrarsi la loro parte complice un sistema politico e istituzionale talmente corrotto da non meritare più fiducia e sostegno da parte dei cittadini e della stessa Europa che non ha garanzie sull’uso di tanto denaro! (PinP)

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