Diario Politico©Raffaele Lauro,  Piano di Sorrento,  Sorrento

Se la gente si ribella all’arroganza della Casta…

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bastaNello spazio di una settimana si sono verificati due episodi molto simili e molto gravi: le denunce pubbliche verso amministrazioni e amministratori locali. A rompere il ghiaccio è stato Antonio Elefante, assessore al Comune di Vico Equense, che con un post pubblicato sul suo profilo FB ha denunciato l’esistenza di un sistema al Comune di Piano di Sorrento che lui ha paragonato a quello romano. Forse non si giunge a tanto, ma la denuncia di Elefante non sarebbe generica, ma farebbe seguito a un esposto presentato all’Autorità Giudiziaria. Immediate le reazioni da parte del Sindaco Giovanni Ruggiero che ha preannunciato querela a difesa dell’Ente, a sua volta profferendo pesanti accuse all’indirizzo di Elefante che non solo ha ribadito la valenza del suo ragionamento, ma si sarebbe a sua volta riservato di agire nei confronti del Sindaco per i pesanti apprezzamenti di cui è stato fatto oggetto.

Non si conosce allo stato che cosa sia successo, ma sicuramente ci saranno degli sviluppi. A Sorrento la bomba l’ha fatta scoppiare Carlo Pane, noto per il suo impegno civico a tutela della gestione pubblica del Parcheggio Lauro, che ha reso noto di aver sporto denuncia all’Autorità Giudiziaria contro l’Assessore agli eventi Mario Gargiulo che l’avrebbe minacciato ponendo in essere comportamenti ritorsivi etc… Insomma sembra stia intervenendo un cambio di passo nella gente che, stanca di certi comportamenti della politica e della pubblica amministrazione, non è più disposta a sopportare e a subire e si rivolge direttamente alle Autorità per invocare tutela e giustizia. E’ chiaro che le parti interessate hanno pieno diritto di replica e di controbattere alle accuse, anche se questa volta non sembra trattarsi dei soliti battibecchi politici visto che esisterebbero formali denunce. La qual cosa cambia le carte in tavola, anche quelle dell’informazione che non può sottacere eventi così eclatanti!

Si tratta di capire se questa reazione sia frutto di una sopraggiunta intollerabilità verso situazioni che hanno superato il livello di guardia oppure siano la conseguenza di faide tra opposti interessi. Insomma la politica e il governo della cosa pubblica si sono trasformati in un campo di battaglia dove si gioca ormai una partita senza esclusione di colpi. Il problema non riguarda solo questi due Comuni, ma anche altri della Costiera dove sempre più spesso si registrano episodi quantomeno discutibili e si leggono sempre più frequentemente dichiarazioni di fuoco che coinvolgono direttamente o indirettamente amministratori e funzionari pubblici. E’ legittimo interrogarsi sulle ragioni per le quali si è giunti a tanto. Ad una prima analisi si può ascrivere il nuovo fenomeno alla presenza di una vera e propria Casta Politica che, insediatasi nei Municipi, non è disposta a mollare la presa per nessuna ragione e quindi pone in essere qualsiasi azione e comportamento, a volte addirittura senza rendersi conto della gravità della situazione, pur di conservare ed accrescere il potere di controllo sulla pubblica amministrazione e di riflesso sulla città. L’arroganza di un potere e di una burocrazia che fanno il bello e il cattivo tempo sulla pelle dei cittadini è diventata intollerabile e i casi di Piano di Sorrento e di Sorrento sono soltanto la punta dell’iceberg di quello che cova sotto la cenere e che c’è dietro l’angolo. Forse è il caso di cominciare a riflettere su come invertire rotta senza cadere nel facile errore di sottovalutare della situazione e chi deve faccia il proprio lavoro per accertare la verità e salvaguardare i diritti dei cittadini.

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