Sorrento

Quei silenzi di un PD incapace di diventare classe di governo affidabile

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consiglio di statoLa sentenza del Consiglio di Stato scaturita da un contenzioso amministrativo a Piano di Sorrento rappresenta quella novità giurisprudenziale in grado di arginare uno dei più gravi attentati al territorio della Costiera perpetrato dalle Amministrazioni locali e dai privati interessati al business dei box pertinenziali. Sull’argomento si è registrato un botta e risposta tra il WWF e i sostenitori della norma di salvaguardia che riconoscono il primato del PUT e quindi l’illegittimità delle opere realizzate in deroga (come confermato dalla sentenza del Consiglio di Stato) e il Sindaco e il Capo dell’UTC di Piano di Sorrento quali rappresentanti dell’Amministrazione direttamente chiamata in giudizio. Quello che però, in questa sede, ci interessa evidenziare è l’ingiustificato silenzio del Partito Democratico di Piano di Sorrento e della Penisola Sorrentina su questa vicenda proprio alla luce della sentenza del Consiglio di Stato che avvalorerebbe ulteriormente l’iniziativa legislativa regionale presentata qualche mese fa a Sant’Agnello proprio dal PD peninsulare con il proponente della legge, il consigliere regionale Pd Antonio Marciano.

A Piano di Sorrento la presenza e il ruolo del PD sono oggettivamente teorici non incidendo alcunchè nella politica locale. Ultimo esempio l’istituzione degli “orti urbani“, iniziativa approvata dalla Giunta (Delibera n°123 del 05/06/2014) con la quale il Comune di Piano di Sorrento ha definito le linee guida e le modalità procedurali per l’assegnazione degli orti urbani ricavati dal terreno, di proprietà comunale, in Via dei Platani a favore di privati cittadini. Iniziativa scaturita dal Consiglio comunale del 3 maggio scorso nel quale venne accolta la proposta del Consigliere di minoranza Antonio D’Aniello e venne stabilito di dare l’indirizzo per l’acquisizione delle manifestazioni d’interesse da parte dei cittadini. In che cosa consistono questi orti urbani tanto cari al PD? “Gli orti urbani da realizzarsi consistono in un appezzamento di terreno di dimensioni pari a 40/50mq destinati alle coltivazioni di ortaggi, piccoli frutti e fiori con metodi biologici, escludendo l’uso di concimi chimici e di prodotti inquinanti che possano, in qualche modo, arrecare danno all’ambiente.

È stato inoltre stabilito che gli orti non dovranno avere scopo di lucro e che i prodotti ottenuti potranno essere destinati solo al consumo familiare o donati a terzi”. In un Paese o, meglio, in una Costiera che ha letteralmente depredato il territorio e sacrificato i più antichi e più bei giardini naturali, si vogliono realizzare orti urbani addirittura spacciandoli per realtà produttive di tipo biologico. Praticamente un falso non sussistendo in suddette realtà le condizioni ambientali essenziali e di contesto per realizzare un’agricoltura biologica. Ma come fa il PD a fare queste sciocchezze? Come fa a tacere sulla sentenza del Consiglio di Stato che da sola rappresenta un argine all’ulteriore sacrificio di territorio? Ha ragione Rosario Fiorentino che, rivolgendosi a Renzi, evidenzia le contraddizioni del suo operato di capo del partito e premier italiano! Davvero non se ne può più di questa inconsistenza e ipocrisia politica da parte di questa forza politica che alle europee ha raccolto straordinari consensi, ma solo perchè Renzi è apparso come l’ultima spiaggia per l’Italia e perchè non c’erano reali alternative dopo l’implosione del centro-destra! PD, se ci sei batti un colpo…Ma quello giusto!

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