Diario Politico©Raffaele Lauro,  Italia

Buon Natale al 77% degli Italiani veri…

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di Gaetano Mastellone

Gaetano Mastellone

Questo prestigioso sito di economia-politica e fatti della penisola sorrentina ogni anno mi ospita per un messaggio di fine anno; anche quest’anno lo faccio volentieri. E’ un semplice e modesto pensiero di un Cittadino qualunque che ama il suo paese, l’Italia, ed è abituato ad esprimere la sua opinione con trasparenza e con libertà. Ovviamente non credo assolutamente di essere il portatore, come fanno tanti personaggi, del verbo della verità. Cerco di attenermi ai fatti ed ai numeri. Oramai sono anni che invoco IL CAMBIAMENTO. Oggi noto che tutti i politici sono alla ricerca della loro verginità perduta, è in atto un forte progetto di trasformismo. Però è tutto falso! Non basta cambiare pelle o atteggiamento televisivo o di comunicazione sui media. Bisogna cambiare completamente registro, cambiare modello di fare politica e di strategie. Bisogna cambiare per incrociare alcuni temi importantissimi fra i quali cito in cima alla lista i nuovi posti di lavoro, la crisi occupazionale, la crisi sociale che sta attraversando il nostro paese. Bisogna praticare una riconversione non soltanto dell’economia ma di tutta la società; e per farlo bisogna cambiare davvero. È per questo che non possono farlo i paladini, o presunti tali, che hanno governato il nostro paese. Bisogna avere gente capace di stare al di fuori di certe “logiche” di appartenenza e di casta, bisogna saper cambiare la destinazione delle risorse. Si tratta dunque di redistribuire le risorse, di cambiare la priorità. Una delle caratteristiche del cambiamento è quella di praticare una leadership diffusa, mettendo in pratica quello che dicono in molti da diversi anni: unirsi! Non riusciamo ad unirci solo perché “essi” non lo vogliono. In Italia c’è ancora tanta divisione e pochissima unione. Oggi senza una visione prospettica comune, ed europea, non si riesce ad incidere sulla politica che serve alla nostra nazione. Oggi la politica, italiana e di paese, è ancora decisa da persone, e gruppi di potere, che non la pensano allo stesso modo e pensano solo a “cullare” i propri interessi personali, e dei loro compari, invece di trovare gli strumenti adatti allo sviluppo del benessere dei Cittadini. Per attuare il cambiamento bisogna avere la schiena dritta e avere ben chiari i propri riferimenti sociali. Gli appartenenti alla vecchia politica, non possono fare questo lavoro. Il cambiamento è avvertito da buona parte della società civile, almeno quella “pensante” e libera da “interessi”. Sono diversi ormai gli italiani, fra i quali mi inserisco anch’io, che vogliono trovare una diversa proposta politica che raccolga le esperienze positive che si sono sommate sul territorio. Dobbiamo cambiare l’ordine delle cose e per farlo è necessario che ciascuno si prenda le proprie responsabilità perché non basta “un salvatore” della patria. So bene che le mie parole sono come gocce d’acqua nell’oceano, ma lo faccio lo stesso. La cattiva gestione della politica, e dell’apparato dello Stato, che abbiamo dovuto subire nell’ultimo ventennio ci hanno portato sull’orlo del baratro. E’ un fatto. Lo scorso anno questa inetta classe politica, appena accortasi di essere sull’orlo del baratro e con l’acqua alla gola, pensò che per loro era meglio scappare! Si sono “comodamente accomodati” sulla riva del “fiume Monti” da loro stessi chiamato al capezzale dell’Italia. Dopo averci fatto pagare le loro malefatte e le loro negligenze gestionali con un fiume di tasse, anche imposte dall’Europa, oggi che fanno? Come se nulla fosse accaduto cercano di rientrare, innalzando anche il vessillo dei salvatori della patria. Il discorso vale per la destra, per la sinistra o per il centro; sono tutti colpevoli. Ma cosa doveva fare il Governo dei tecnici? Sono tecnici, mica sono dei Maghi? Certamente hanno agito con la mannaia, l’IMU è stata una terribile mazzata data sulla testa dei soliti Cittadini. Di equità o meno delle manovre finanziarie dell’ultimo anno si è più volte dibattuto. In genere dimenticando che un criterio oggettivo su cui misurarle ci sarebbe. E’ anche un calcolo semplice. Siccome il 45% della ricchezza in Italia è detenuto dal 10% delle famiglie, una manovra equa avrebbe fatto pagare a quel 10% delle famiglie il 45% del peso dell’aggiustamento, e al restante 90% il resto. Non occorrono calcoli particolarmente sofisticati per capire che la proporzione è stata ben diversa. Sono gli stessi dati del Ministero dell’Economia a dirci come è stato ripartito il gettito nel 2011: su 412 miliardi totali, 320 sono stati costituiti da tasse dirette & indirette (il 77% del totale) su lavoratori dipendenti e pensionati, 78 da tasse sulle imprese, 14 miliardi dal gettito proveniente dai lavoratori indipendenti. Ora NOI CITTADINI – se lo vogliamo – abbiamo dalla nostra parte l’ultima occasione per dare un indirizzo di cambiamento. Scegliamo bene chi dover votare, la buona parte degli attuali politici è meglio che resti a casa! Hanno miseramente fallito! Personalmente vorrei, fra l’altro, un Parlamento di 200/250 persone massimo, non voglio le Province, voglio una gestione delle Regioni dimezzata nel budget, nei compiti e negli organici, voglio un serio piano di tagli dell’apparato statale, voglio una classe politica che mi sappia “illuminare e dare un visione”. Insomma voglio un’Italia diversa. Siamo arrivati al caffè! O lo prendiamo con lo zucchero, e ci salviamo, oppure lo prendiamo amaro e ci avveleniamo definitivamente. Questa è la reale situazione dei fatti. Nel dopoguerra in Italia non c’erano i soldi, ma c’era la vita! Oggi anche chi ha i soldi non li spende, perché ha paura e non paga le tasse come dovrebbe. E la paura cresce, a sua volta, se il denaro, fatto per circolare, in realtà non circola. Una volta si falliva per debiti, oggi si fallisce in una forma del tutto nuova: si fallisce per crediti! Un esempio sulla crisi che abbiamo sotto i nostri occhi tutti i giorni? Nelle nostre strade, e nelle pubblicità TV e sui quotidiani, si stanno diffondendo i cartelli “compro oro”. Ho detto tutto! Oggi la crisi ha colpito pesantemente il ceto medio, quello tartassato dalle tasse. Basta leggere il rapporto Censis 2012: 2,5 milioni di famiglie italiane hanno venduto oro e preziosi per vivere, per far la spesa. Quindi, concludo, affermando che la crisi la si supera solo con un radicale CAMBIAMENTO; non facciamoci incantare!! Auguro un Buon Natale a tutti coloro che soffrono ed al 77% degli Italiani che hanno “finanziato” lo Stato italiano. Al resto dell’Italia auguro di farsi un esame della coscienza.

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Siamo lieti di ospitare l’intervento del dott. Mastellone cui ricambiamo gli auguri condividendo la sua tenacia a resistere…per cambiare!

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