Diario Politico©Raffaele Lauro,  Sorrento

A Sorrento i rischi di altre infiltrazioni di camorra sono molto alti

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di Rosario Fiorentino

Rosario Fiorentino

La ripresa dell’azione sanguinosa della malavita organizzata con i gravi fatti di sangue  di Vico Equense  e con il delitto di C. Mare impongono a tutti una chiara e netta presa di posizione. Stranamente abbiamo due sindaci che ci dichiarano cose del tutto opposte. Il sindaco di C. Mare che  dall’inizio del mandato non ha fatto nulla di concreto e che all’improvviso ci dichiara che la città è completamente assediata dalla camorra che punta sui flussi di denaro in arrivo e quello di Vico che  afferma che la camorra non esiste o non c’è.  Due dichiarazioni diametralmente opposte  che fanno sicuramente riflettere e reagire. Un dato è certo  c’è una forte ripresa della presenza fisica sia con lo spaccio che con il riciclaggio di denaro sporco in operazioni economiche.

Recenti informazioni ricevute fanno seriamente preoccupare per i contenuti e la concreta possibilità di far avanzare e penetrare nel tessuto economico e sociale elementi collegati alla camorra dei clan della zona  della Provincia di Napoli. Imprenditori senza scrupoli che dopo aver saccheggiato e distrutto  agrumeti e risorse naturali uniche al mondo cercano di disfarsi dell’area contattando e trattando  affari di milioni di euro in barba alle leggi, al buon senso, alla trasparenza e legalità. Qui non si tratta di un’operazione solo economica. Qui ci va di mezzo l’economia sana fatta di impegni quotidiani, di sacrifici e abnegazione. Abbiamo il dovere di fermarli. Così come allarme è stato più volte lanciato dal senatore Raffaele Lauro  sulla strisciante azione della camorra e dei capitali ed investimenti anche  in Penisola Sorrentina zona  accerchiata e circondata da diversi clan che girono nell’orbita locale. Ma seria preoccupazione desta anche  l’uso disinvolto della cocaina e più in generale della droga sia essa leggera e non. Del silenzio di tanti ed in primo luogo della Chiesa locale che invece di  stare in trincea con le famiglie è difficile comprendere cosa concretamente faccia al riguardo. Ma un esempio concreto di comportamento può farlo la nuova Giunta Municipale rispolverando una proposta fatta qualche tempo fa  da rappresentanti dell‘UDC e del PDL che, manco a farlo a posto, a Sorrento amministrano insieme.  Il test antidroga di noi amministratori a partire dalla nuova Giunta fino all’ultimo consigliere cosi per una volta siamo noi rappresentanti eletti  a dare l’esempio e non i ragazzi. Per una volta siamo noi che ci sottoponiamo al test antidroga anche  per sgombrare il campo da insinuazioni e maldicenze che circolano e dimostrare ai ragazzi che si può vivere senza sballarsi. Auspico  e faccio appello al Piano Sociale di Zona perché incalzi con iniziative e sensibilizzazione la comunità ed i rappresentanti delle Istituzioni locali e sindacali per una comune presa in carico.
Insieme per Sorrento starà a fianco dell’Amministrazione comunale di Sorrento per ogni utile e urgente iniziativa al riguardo. In questo ibrido contesto  la crisi amministrativa con l’azzeramento della Giunta Municipale è un elemento che va repentinamente risolto. Vero è che la squadra se opera bene non si cambia. Ed infatti l’analisi di due anni e sei mesi di conduzione del Comune di Sorrento non è stato soddisfacente al punto di sostituire ben tre assessori il 50% e non è detto che nel prosieguo circostanze, fatti e situazioni imporranno nuovi e più significativi aggiustamenti anche non voluti. L’importante che  non venga premiato l’appartenenza a scapito della competenza e delle capacità di condurre e guidare la città di Sorrento. Il sindaco deve capire e comprendere che, ripeto, deve sprigionare l’ autorevolezza di un sindaco  per il bene comune, il bene pubblico. Non si tratta di esercitare il potere a favore o contro qualcuno o peggio a discapito della rappresentanza che gli elettori hanno riconosciuto ad ognuno delle liste presenti, ma, almeno, per la carica istituzionale di aprire una consultazione che vada oltre gli steccati della maggioranza e che venga scelto un candidato espressione di un più ampia intesa e condivisione sempre che bisogna procedere alla sostituzione. All’atto dell’insediamento  di Mario Acampora  la posizione della lista è stata chiara e limpida. Un voto ed un atto di responsabilità  a favore della città senza preoccuparci di votare un componente di maggioranza . Oggi la candidatura di Insieme per Sorrento  ha cercato e cerca di aprire scenari nuovi mantenendo inalterato il rapporto tra minoranza e maggioranza cosi come  del resto si è sentito dire in giro.
Quello che appare invece è una mediocre ed insufficiente operazione di basso livello.

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