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A Sorrento ordinanza sindacale sulle sale giochi, ma resta alta la tensione politica

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una sala gioco

SORRENTO – Continua a restare elevata l’attenzione sulle implicazioni sociali ed economiche connesse all’apertura e al funzionamento delle sale gioco, strutture all’origine di un vero e proprio problema definito “ludopatia“, ovvero la dipendenza da gioco che sta impattando in modo devastante su persone e famiglie che finiscono letteralmente sul lastrico. Il problema nella Penisola Sorrentina è particolarmente sentito sia per il proliferare di questi centri di gioco, sia per il tentativo posto in essere dalle Amministrazioni di regolamentare il funzionamento di queste sale, sia e soprattutto per la tenace campagna posta in essere a livello nazionale dal Parlamentare del PDL Raffaele Lauro che della lotta al gioco in tutte le sue forme ne ha fatto una “missione della legislatura“. Il problema è riesploso virulento in questi primi giorni del 2012 a seguito dell’apertura di una nuova sala gioco a Massalubrense nei pressi di una scuola, circostanza che ha spinto il consigliere di opposizione Vincenzo Carratù a presentare un’articolata interrogazione nella quale evidenzia anche il mancato rispetto della normativa in materia di “distanze minime” da rispettarsi in questi casi oltre a inviare una nota allo stesso Senatore che ha replicato prospettando l’ipotesi di promuovere un referendum popolare per abrogare la normativa nazionale sul gioco. Ultima in ordine di tempo è stata l’iniziativa dello stesso Laurodi indirizzare un duro attacco all’ex ministro dell’economia Giulio Tremonti per un intervista rilasciata al Corriere della Sera. Queste le parole di Lauro: “L’intervista di Tremonti equivale ad una seduta psicoanalitica. Cerca di difendersi dalle accuse, ma le conferma ad ogni risposta, tutte di puro antiberlusconismo, fino al siluro finale di un futuro politico senza ‘one man company’ e liste antropomorfe. Ne viene fuori: un premier ridotto a segretario da informare, una collegialità del Governo inesistente, l’elenco degli errori di Berlusconi (la rottura con Fini, i responsabili, l’illusione di governare con un voto), un Bossi intelligentissimo. Gli rinnovo il consiglio di parlare il meno possibile, senza vaticinare il futuro del nostro Paese, che ha contribuito a rovinare anche con il mercato del gioco d’azzardo“. Un affondo, quello di Lauro, senza se e senza ma e che mette sul tavolo degli imputati direttamente Tremonti reo di aver ampliato il mercato del gioco d’azzardo nel nostro Paese. Sempre in materia di regolamentazione delle sale si è registrata, ultima in ordine di tempo, l’ordinanza del sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo che fissa nuovi orari di apertura e chiusura e le sanzioni per i contravventori. “Nel periodo compreso tra maggio ed ottobre l’apertura è fissata alle ore 10 e la chiusura alla mezzanotte. Da novembre ad aprile la chiusura è invece prevista alle ore 22. La mancata osservanza del provvedimento comporterà una sanzione da un minino di 100 euro ad un massimo di 250 euro e la chiusura da uno a tre giorni in caso di due o più violazioni commesse nell’arco dell’anno. Le sale giochi – si legge nel documento – per la loro tipologia possono arrecare disturbo alla quiete pubblica non solo per l’utilizzo di videogiochi troppo spesso rumorosi, ma anche per l’afflusso di avventori che stazionano sia all’interno che all’estero dei locali. L’ordinanza sindacale intende quindi creare un equo contemperamento tra le esigenze delle attività imprenditoriali e quelle di tutela dell’ordine pubblico e del diritto alla quiete e al riposo“. Nel provvedimento adottato dall’Amministrazione sorrentina, di cui abbiamo riportato il comunicato, non si fa però alcuna menzione, tra gli obiettivi dell’ordinanza, della tutela degli interessi delle famiglie e quindi della comunità rispetto a questa vera e propria piaga sociale. Dimenticanza o insensibilità verso il problema? Sarà interessante conoscere l’opinione del primo cittadino sull’argomento. Sulla questione abbiamo già registrato il commento del consigliere di minoranza Rosario Fiorentino che ha dichiarato: “...il sindaco di Sorrento emana un ordinanza che addirittura consente l’apertura dalle ore 10 alle ore 24. L’iniziativa di contrasto e di regolamentazione della materia ha visto alcuni anni fa il sottoscritto e l’allora consigliere comunale De Rosa Antonino a sollevare la questione. Oggi purtroppo è una piaga che non risparmia nessuno nemmeno i pubblici amministratori. Un ennesimo autogol del sindaco dopo un anno 2011 che verrà ricordato come un anno nefasto per la scuola pubblica di Sorrento Vittorio Veneto, dove a distanza di oltre due anni dal sequestro dell’Autorità Giudiziaria non sono ancora iniziati i lavori della messa in sicurezza”. Fino ad oggi in Penisola Sorrentina su questo argomento si sono registrate due prese di posizione ben delineate: quelle del sindaco di Sant’Agnello Gian Michele Orlando e del sindaco di Piano di Sorrento Giovanni Ruggiero nettamente schierati contro questo tipo di iniziative per i pesanti effetti che producono sul piano sociale. Considerato il tema e soprattutto la crisi economica che stiamo attraversando, è chiaro che questo tema continuerà a tenere banco nel dibattito politico locale e nazionale.

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