Diario Politico©Raffaele Lauro

La terapia della “resilienza” per affrontare il 2012 con ottimismo

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Gaetano Mastellone

di Gaetano Mastellone

Come solito, da privato cittadino, ogni inizio anno rivolgo un messaggio ai cittadini peninsulari, come me, che hanno dentro l’orgoglio e la passione per questo bel territorio. Già lo scorso anno il sito politicainpenisola.it cortesemente mi ospitò, e ringrazio il Direttore e la Redazione. In questo sito non esiste la parola “censura” che è invece attuata da altro settimanale peninsulare su pressioni esterne che lasciano il tempo che trova! Cari amici, per iniziare, vorrei sfogliare con voi, in rapida carrellata, l’album dei ricordi dell’anno 2011, partendo dal fotografare un’Italia insicura, demotivata dai continui attacchi speculativi, da una classe politica impreparata e dalle tante tasse applicate. Vorrei fare delle analisi e commenti. No, non ne vale la pena. Ho deciso di non guardarmi alle spalle. Invito a farlo anche Voi! Guardiamo, con ottimismo, avanti! La strada da percorrere sarà dura e irta di ostacoli, però ce la faremo. Prego i Signori della politica, anche quella nazionale, di capire che “per cambiare e migliorare” c’è assolutamente bisogno che anche loro “cambino atteggiamento” e “migliorino le performance”; non è una critica ma un semplice suggerimento. Tutto qui! Rilancio attraverso il cambiamento e il rinnovamento programmato. Queste, a mio parere, sono le macro direttrici da percorrere per il futuro prossimo. A Sorrento veniamo da due anni di forte contrazione del PIL, nel 2009  – 6,72%  e nel 2010  – 3,18%. Dal 2006 al 2010 la città di Sorrento ha perso ricchezza prodotta  per ben 86 milioni di Euro. Le previsioni OBI del Pil per il 2015 sono di raggiungimento di valori leggermente superiori a + 0,50%. Insomma luci e ombre, solo un leggero recupero se saremo capaci di raggiungere il segno positivo. E’ difficile poiché bisogna combattere contro diverse variabili esterne, la prima lotta da fare è combattere contro i mercati e il mercato. Per Sorrento il trend prospettico, in Valore Aggiunto, dal 2010 al 2015, evidenzia una perdita di altri 11milioni di ricchezza prodotta nel paese. Il miglioramento potrà esserci se ci sarà, fra l’altro, anche un cambio immediato di strategia territoriale peninsulare e si governi con una “visione di cambiamento” e con un approccio più di sistema peninsulare; occorre integrazione coordinata. Bisogna fare quello che serve realmente alla città, a iniziare a programmare l’allungamento della stagionalità, dall’istituzione e la progettazione dell’Ente Fiera Sorrento e Penisola. Programmare anche eventi di spessore e di forte richiamo che siano indirizzati, piuttosto che a caratterizzare il “brand” che è già ben noto in Italia e nel mondo, a creare maggiore business d’incoming. Oltre a risolvere il problema immediato del 2015 (raggiungere un Pil positivo, secondo le previsioni) c’è da decidere come dovrà essere la “penisola sorrentina del 2020 e del 2030”! Sembrano date assai lontane, ma credetemi sono date assi vicine. Bisogna fare un Mega Business Plan che ci indichi la “rotta”, un mega piano con contenuti di sviluppo e miglioramento della qualità totale di vita, di strutture, di servizi. Bisogna anche puntare sulla realizzazione d’infrastrutture, in aggiunta a quelle già in progettazione, che servono allo scopo e integrate nel piano su accennato. Il primo handicap che ha la penisola è la viabilità e il caos del traffico. Mega autobus e trasporti con camion, che pur servono alla vita delle città peninsulari, devono essere “trattati” in modo diverso. Il problema del traffico e della mobilità non è di facile soluzione con i soliti interventi “tampone” ai quali siamo oramai abituati a veder fare. C’è bisogno di scelte innovative e audaci. Bisognerà forse predisporre un Piano Urbano del Traffico Peninsulare che, insieme al potenziamento e al controllo del sistema dei trasporti pubblici urbani e intercomunali, diano maggiore affidabilità. Circumvesuviana e Aliscafi sono problemi da risolvere, senza indugi perché vitali per la penisola sorrentina. È fin troppo evidente quanto le città peninsulari si sono “concentrate su se stesse” senza tenere in alcun conto di eventuali progetti delle municipalità confinanti. È il momento di fare sistema fra tutte le altre Amministrazioni, prefigurando uno scenario di sviluppo sinergico da conseguire attraverso il coordinamento degli interventi e la concentrazione dei finanziamenti. Dobbiamo tener conto anche della conformazione del territorio peninsulare, fatto di montagne e mare con strade stette e scavate nella roccia. Pertanto si dovranno necessariamente potenziare le “vie del mare” e le strutture a essa connesse (ottimo il sistema ascensori in progress su Sorrento); si dovranno potenziare le “vie ferrate” e si dovrà realizzare una sorta di “metro bus” circolare cittadino, a basso inquinamento, in funzione per tutto l’anno. Bisogna abituare e spingere i cittadini a usare mezzi alternativi alle auto private, fa bene alla salute e alla tasca vista il prezzo attuale della benzina o gasolio! La nuova “infrastruttura trasporti”, infatti, dovrà essere adeguata alle esigenze di mobilità della città in modo tale che la distribuzione razionale delle fermate, la comoda accessibilità e il rapido collegamento disincentivino l’utilizzo del mezzo privato a vantaggio del mezzo pubblico. Ci vorrà tempo ma bisogna spingere! E’ necessario anche intervenire con un progetto importante individuando aree idonee ad accogliere il servizio pubblico, i bus turistici e le autolinee; Correale & Stazione non bastano, ci vogliono altri siti di “carico & scarico” turistico e mercantile. Pertanto è necessario anche intervenire nel settore delle logistiche merci con un progetto che consenta il carico & scarico senza intralciare la quiete della nostra cittadina turistica. Ciò permetterà di conseguire, oltre che un decongestionamento del traffico, un miglioramento della qualità dell’aria del territorio che oggi è assai inquinato dai gas di scarico proprio perché è un territorio che, in circa dieci chilometri lineari, presenta ben sei Comuni. L’anno 2011 ha consentito un leggero recupero delle posizioni, tranne che per il commercio. Abbiamo avuto più turisti, però di qualità ancora più scadente e con giorni di soggiorno in contrazione. Per effetto di ciò “i fatturati” del solo segmento hotellerie (non si considerano le feste, i matrimoni e i banchetti) ne hanno risentito. Ovviamente parlo di “media settore”, perché poi ci sono sempre delle eccezioni.  Di positivo c’è un sistema di aziende sorrentine che, dal punto di vista patrimoniale, sono ben strutturate. Per “riprendersi” il sistema imprenditoriale & commerciale ha assoluta necessità dell’aiuto della località (il paese turistico) che deve “supportare, creare e soprattutto attrarre”. Si consigliano azioni professionali di web marketing, di marketing territoriale e di prodotto segmentato. Bene il clima di collaborazione diverso che si è registrato fra i vari governi locali delle amministrazioni pubbliche; occorre dare di più in tal senso. Bene i corretti, e correnti, rapporti fra governo locale e le associazioni di categoria, gli enti vari, gli imprenditori e la cittadinanza. Occorre però fare di più, non isolarsi e ampliare l’ascolto dei vari suggerimenti. Dall’esterno si ha però la sensazione che sul “Turismo & Servizi” manchi una “cabina di regia comune” in grado di svolgere analisi, di formulare proposte al governo locale e agli stessi imprenditori. Bisogna iniziare dalla “progettazione”. Mi permetto di suggerire di iniziare a sperimentare, oltre il già citato Ente Fiera, questi due Progetti. PROGETTO DI SISTEMA, ossia azioni e strumenti di riorganizzazione dell’offerta turistica. PROGETTO DI MERCATO, ossia campagne di promozione (marketing sistemico su segmenti o nicchie di prodotto-mercato per fidelizzare e attirare clientela. Certamente scopro l’acqua calda nell’affermare, per semplificare i vari striminziti concetti espressi che “PIU’ TURISMO=PIU’ SVILUPPO=PIU’ BENESSERE”.  Come stile di vita dei momenti difficili vi suggerisco di approfondire, e applicare, la tecnica della RESILIENZA. Questa parola oggi è ancora oscura, poco conosciuta, e come tecnica poco applicata. Ho avuto modo di conoscerla come tecnica d’applicazione nei vari processi & cambiamenti dell’organizzazione bancaria e alberghiera (le resistenze interne alle difficoltà del mercato) e ve la consiglio. E’ un qualche cosa che possiamo fare tutti, cittadini – imprese – politica. Le persone con un alto livello di resilienza riescono a fronteggiare efficacemente le contrarietà, a dare nuovo slancio alla propria esistenza e perfino a raggiungere mete importanti. Secondo Susanna Kobasa, una psicologa dell’università di Chicago, le persone che meglio riescono a fronteggiare le contrarietà della vita, quelle più resilienti appunto, mostrano contemporaneamente tre tratti di personalità: l’impegno; il controllo; il gusto per le sfide. La Resilienza è la “capacità di far fronte a situazioni di stress (la crisi produce stress), essa è una competenza da trasmettere alle persone e alle organizzazioni; ha come terreno elettivo IL CAMBIAMENTO. Quali possono essere le qualità da applicare, giornalmente, da parte dei vari soggetti? Flessibilità, duttilità, adattamento costruttivo e produttivo. La Resilienza è anche un OBIETTIVO, un MEZZO, una PRATICA. Non si diventa “resilienti” dall’oggi al domani; è un percorso culturale, oltre che psicologico. La resilienza nei governi delle aziende e delle città deve iniziare dall’approccio che riesce a dare, visivamente e sostanzialmente, il vertice del management. L’esempio! Oggi il capo deve essere “empatico”, non serve più il capo-padrone, e deve essere un capo responsabile e capace di dire anche cose crude.
Per terminare direi che lo spirito giusto per affrontare questo 2012 è l’ottimismo. Dobbiamo continuare a investire energie e risorse per migliorare lo stato delle nostre aziende alberghiere, commerciali e dei nostri Comuni. Iniziare quindi il 2012 con un po’ di sano ottimismo fa sicuramente bene, e fa star meglio dell’essere negativi. Non facciamoci condizionare dalle tante profezie negative, leggiamole con fare informato, ma distaccato. Reagire, reagire e reagire. Vi siete guardati attorno? Io l’ho fatto, volutamente, ieri passeggiando per qualche Comune della Penisola Sorrentina. Ho chiesto a tante persone “che aria tira sul 2012”? Forse ho la memoria appannata, ma non ricordo una marcia di avvicinamento all’anno nuovo così mesta e scoraggiata. Io rispondo invitandovi a ricordare sempre una citazione di Albert Einstein: «È meglio essere ottimisti e avere torto piuttosto che pessimisti e avere ragione». Se non altro perché chi è ottimista vive meglio. Certo, non è facile cercare di vedere rosa nel buio. Tra il superministro Corrado Passera che dice: «Siamo in recessione» e il suo predecessore Giulio Tremonti che dice: «Presto ci saranno altre tasse», ci vuole una bella dose di coraggio per affrontare il 2012 col sorriso stampato in faccia. Sono certo che ce la faremo. Lavoriamo (di più) a testa alta, investiamo (di più) nelle aziende e traformiamole, riscopriamo la vera passione della penisola sorrentina che, vi assicuro, sono ancora dei forti valori che abbiamo dentro, anche se dobbiamo superare il credere che siamo “i migliori” perché guardare cosa fanno “gli altri” serve a crescere. La Penisola Sorrentina ha tutte le caratteristiche e qualità per trasformarsi in una vera e propria “macchina da guerra” del Turismo & Commercio e dell’economia a loro associate (indotto), siamo “in guerra”; allora cerchiamo con elmetto e baionetta di assalire il mercato! Buon 2012, e scusate se sono stato troppo lungo nello scritto!

2 commenti

  • De Vita Eduardo

    Caro Gaetano,questa dose di ottimismo certamente fà bene perchè costituisce una positiva tensione verso il superamento dei problemi che viviamo e verso il necessario miglioramento successivo.Sul piano tecnico,concordo circa strumenti,metodologie e strategie da seguire,ben conosciute da chi come noi ha trascorsi professionali in grandi aziende.Mi sento,però,di rilevare una criticità difficile da colmare:la risorsa tempo non è a nostro favore.Infatti sono tanti i ritardi accumulati da tutti gli attori del processo “produttivo” e mi riferisco,in particolare ad Amministratori ed Imprenditori,che si sono cullati nello splendore di un tempo e su posizioni di vantaggio lasciate in eredità dal passato e via via ridottesi.Come varie volte ci siamo detti esistono ancora posizioni di rendita destinate a scomparire se,appunto,non si avvia una fase virtuosa di ripresa.Però,ai fini della ripresa,gli strumenti,le metodologie e le strategie citate devono essere acquisite prima dagli attori del processo e devono permeare un “sociale” che,al momento, appare inaridito e privo della necessaria vitalità.Io sono stato e continuo ad essere molto critico verso le Amministrazioni peninsulari,perchè hanno sempre mostrato scarsa attenzione,fino a non parteciparvi,verso meetings,anche di particolare rilievo,promossi anche da te su questi temi.La discussione sarebbe lunga……e per i più,forse,noiosa e mi limito a dire con speranza e,nello stesso tempo con tristezza,……”Io speriamo che me la cavo”…….

  • Gaetano Mastellone

    Carissimo dott. De Vita, caro Edo. Noi due siamo vecchi amici di tante battaglie calcistiche del grande Sorrento di Lauro e Torino. Poi tu hai fatto la tua strada in Telecom con incarichi dirigenziali, quindi hai la sensibilità del “capire”. Tutto vero quello che dici, però si parla sempre del passato, si accusa (certamente quelli meriterebbero di essere accusati..ed oltre)e noto che pochi fanno proposte. Io, nel mio piccolo, cerco di farle. La situazione, come tu saprai bene, è assai delicata! Ecco perchè io parlo di ottimismo e di resilienza. Stimoli. Ci vogliono stimoli! Poi se non ci ascoltano, anche se non siamo portatori del verbo della verità, peggio per loro! Siamo fiduciosi. Si parla tanto di Monti, ma domano un tecnico chiamato al capezzale di un paziente dissanguato che doveva fare? Dare ossigeno! In poco tempo ha fatto quello che poteva, anzi quello che era più facile fare! Vediamo nel breve periodo che saprà fare. Oggi, ad esempio, ho colto un segnale forte di questo governo. Una buona notizia! Il Ministero dello Sviluppo blocca COLORO i quali (…chissà chi erano!!) volevano le frequenze GRATIS!! Si pagano!! Ecco iniziamo da quì! Un abbraccio ottimista. Gaetano.

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