Piano di Sorrento

Piano di Sorrento, l’ex assessore Geppino Russo replica sul “tesoretto”

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Geppino Russo

PIANO DI SORRENTO – Certamente non si è fatto pregare l’ex assessore al bilancio Geppino Russo ritrovatosi al centro di infuocate polemiche per la notizia diffusa dall’opposizione consiliare che il Comune di Piano di Sorrento sforerà il patto di stabilità con tutte le conseguenze annesse e connesse che ne deriveranno per l’Amministrazione comunale e per i cittadini. Sotto il fuoco incrociato della minoranza – che ha visto le carte – dei media e anche di ex colleghi di maggioranza che hanno lasciato trapelare “…di non aver mai ficcato il naso nel bilancio comunale nella passata amministrazione fidandosi ciecamente del collega più anziano ed esperto...”, Geppino Russo ha rilasciato una puntuale intervista a Salvatore Dare che l’ha pubblicato oggi sul quotidiano Metropolis e che vi proponiamo per aggiornare i lettori su una vicenda destinata comunque a tenere vivo il dibattito politico a Piano di Sorrento. C’è chi parla di uno sforamento di 1 milione di euro, chi invece addirittura paventa che lo squilibrio raggiunga i 6 milioni di euro. Nell’attesa che l’assessore al bilancio Maurizio Gargiulo fornisca i numeri esatti si susseguono le indiscrezioni e i commenti che non risparmiano neanche l’ex opposizione consiliare, oggi in gran parte passata con la maggioranza, per non aver saputo verificare a tempo debito la situazione finanziaria dell’Ente. Piano di Sorrento. “Basta bugie ed attacchi gratuiti. Il tesoretto del Comune, che ho detto fosse esistente dopo il mio ritiro dalla scena politica, c’è per davvero ed ammonta ad oltre 16 milioni di euro”. Geppino Russo parla chiaro. L’ex assessore al bilancio, dopo aver detto basta alla politica la scorsa primavera alla vigilia delle elezioni che hanno visto confermare come sindaco Giovanni Ruggiero, interviene in tackle sull’attacco lanciatogli giorni fa dall’ex difensore civico del Comune, Gaetano Maresca, attualmente leader di “In città c’è movimento”.
“Il Comune sforerà il patto di stabilità per colpa dell’ex assessore al bilancio Russo che ha millantato l’esistenza di un tesoretto di cui non ve n’è traccia” fu la frecciata di Maresca.
Ma il diretto interessato non ci sta e risponde per le rime: “Accuse false – spiega l’ex assessore al bilancio -. L’esistenza nelle casse comunali di un tesoretto di 15 milioni di euro non è millanteria, ma realtà! Il tesoretto esiste tuttora ed ammonta a 16milioni ed 808mila euro. Inoltre, non ho determinato le premesse per il possibile sforamento del patto di stabilità per il 2011”.
L’ex assessore parla numeri alla mano: “Residui di mutui pregressi o contratti e non spesi 6 milioni e 126mila. Finanziamento regionale per fognatura, isola ecologica e villa Fondi rispettivamente 640mila, 264mila e 950mila euro. Proventi dalle concessione di nuovi suoli e loculi cimiteriali 3 milioni e 750mila euro. Ricavo dalla vendita di immobili comunali un milione e 20mila euro. Proventi dai condoni edilizi un milione e 375mila euro. Residui legge 219/81 per 225mila euro. Avanzi di amministrazione bilancio consuntivo 2010 un milione ed 838mila euro. Dulcis in fundo credito dalla Gori per quota parte della galleria fognaria 620mila euro”.
Ecco dunque il famoso tesoretto. “Sono oltre 16milioni di euro – continua l’ex assessore al bilancio -. Tutti i dati succitati non sono frutto della mia fantasia, ma sono reali e verificabili in qualsiasi momento presso gli uffici del Comune”.
L’ex assessore è un fiume in piena. E parla anche dell’ultimo bilancio della sua gestione: “Al 31 dicembre 2010 il fondo cassa giacente presso l’esattoria comunale ammontava a 4 milioni e 832mila euro. Il saldo finanziario attivo inerente la gestione della spesa corrente risultava di 251mila euro e quello della spesa in conto capitale di 253mila euro. In merito alla lotta all’evasione fiscale di Ici e Tarsu, nel solo 2010, sono stati recuperati 470mila euro”.

Un commento

  • De Vita Eduardo

    Ma,a prescindere dall’esistenza o meno di questo tesoretto,il patto di stabilità è sforato o no?Certo in questi casi ciascun amministratore,come si è soliti fare in Italia,vigliaccamente,prende le distanze personali da situazioni gravi.Quello che conta nella sostanza è che i Cittadini,già vessati da angherie a livello nazionale,non possono assolutamente affrontare situazioni economiche difficili a livello locale.Pertanto se il patto è sforato il Sindaco Ruggiero,peraltro in carica anche nei cinque anni precedenti,deve rassegnare le dimissioni,per evidente incapacità di gestione della cosa pubblica.

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