Sant'Agnello

Interviene Gianni Salvati sull’uscita dalla maggioranza di Attilio Massa e attacca Orlando

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SANT’AGNELLO – Si prevedeva un settembre ad alta tensione e così è stato: prima l’azzeramento delle deleghe assessoriali e il restyling amministrativo annunciato dal Sindaco Gian Michele Orlando, poi la decisione del consigliere Attilio Massa di uscire dalla maggioranza di Orlando per dissapori in merito ai suoi spazi di operatività amministrativi.

Gianni Salvati (liberi cittadini)

L’argomento, com’è giutsto, è finito in prima pagina suscitando una serie di reazioni di cui provvederemo a dar conto proprio per l’interesse specifico e anche un po’ più generale della problematica sollevata dalla decisione di Massa. Pubblichiamo l’intervento dell’ex presidente del consiglio comunale Gianni Salvati, leader del gruppo di opposizione “Liberi Cittadini” che commenta questi fatti: “Il nostro Sindaco è un amante di termini stranieri e caratteristici: basti pensare alle parole glanost o restyling, usate per indicare più semplicemente una stagione all’insegna della trasparenza e rimpasto o rivisitazione! Per alcuni politici l’uso di termini stranieri significa far bella mostra di cultura personale sfoggiando sinonimi che la popolazione  comune non comprende. In questo modo il cittadino resta estasiato e meravigliato ed anche se non ne ha compreso appieno il significato, avrà, in futuro, una considerazione del politico piuttosto alta. Altri invece usano  un linguaggio astruso e piuttosto complicato (cosiddetto politichese) al fine di confondere volutamente le idee al cittadino e farlo disinteressare ai problemi reali del paese. A tal fine sono passate alla storia le cosiddette “convergenze parallele”, che sono una pura contraddizione ma tant’è! Ho volutamente tirato in ballo il linguaggio usato da Orlando per le dimissioni dalla maggioranza del consigliere Attilio Massa con il quale il primo cittadino non è stato per nulla tenero. Il più giovane amministratore del Comune, che aveva dimostrato le sue capacità nell’organizzazione di eventi e manifestazioni pubbliche,  è stato valido sin quando è rimasto in maggioranza, nel momento in cui ha ritenuto che non vi fossero più le condizioni politiche per appoggiare Orlando, il primo cittadino lo ha ritenuto non libero e rispondente ad ordini di scuderia esterni all’amministrazione, usando termini molto ingenerosi. Mai che il primo cittadino faccia un po’ di sana autocritica: certo non è possibile che lui sia l’unico buono e gli altri tutti in cattiva fede ed obbedienti a forze esterne all’Amministrazione Comunale! Ma poi mi chiedo se non siano state le forze esterne all’Amministrazione Comunale (tanto per non far nomi, Sagristani) a sederlo su quella poltrona di primo cittadino! Non ha detto a tutto il mondo,in campagna elettorale, di rappresentare la continuità del sindacato di Sagristani? Non è stato insieme con lui sul palco, in campagna elettorale? Non lo ha nominato, nei primi mesi del suo sindacato, assessore esterno all’attuazione del programma? Ora, dopo tre anni e mezzo, parla di condizionamenti esterni sin dall’inizio della consiliatura? Credo, senza ombra di dubbio che Orlando abbia le idee confuse e questa brutta parentesi sindacale nella storia di S.Agnello, ne è piena conferma! Mi auguro che anche la cittadinanza sappia regolarsi di conseguenza, nel prossimo futuro”.

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