Diario Politico©Raffaele Lauro,  Italia

Londra in rivolta…E se la protesta scoppiasse anche a Roma?

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La politica, quella locale, va in vacanza…A Roma continuano a discutere di come fare a salvare il Paese dal collasso socio-economico.

Londra in rivolta

Berlusconi ha paura di anticipare la manovra lacrime e sangue che colpirà i ceti più deboli, senza togliere nulla alla casta…Anzi preparando qualche condono utile a premiare i soliti evasori! Una paura non tanto per gli effetti che la manovra produrrà sulle famiglie, quanto per il voto che prima o poi queste saranno chiamate a esprimere. Allora pagherà caro, molto caro, il disastro che ha costruito in questi anni. Intanto prende ordini, col suo Governo, dall’Europa che ha privato l’Italia della sua sovranità democratica! Bella faccenda da spiegare agli italiani che, nonostante le sistematica manipolazione e alterazione dell’informazione, si stanno rendendo conto che siamo seduti su una bomba ad orologeria. Stiamo vedendo tutti sui Tg l’esplosione di una violenza inaudita a Londra da parte di giovani che hanno colto l’incidente dell’assassinio da parte della polizia di un loro coetaneo in fuga da un controllo, per scatenare la rivolta, per mettere a ferro e fuoco Londra da 48 ore a questa parte, trasformando la City in un campo di guerra. Un vero e proprio inferno, inimmaginabile fino a qualche giorno fa…Eppure si è scatenato e ora gli Inglesi, il Governo, devono fare i conti con questa emergenza sociale gravissima e dagli sbocchi imprevedibili!Violenza e ancora violenza che non può lasciarci indifferenti e soprattutto non può illuderci, vista alla Tv, che ne siamo immuni! Forse solo la politica non si rende conto dell’esasperazione che cova negli animi di troppa gente, di troppi giovani che all’improvviso possono scatenarsi per naturale contaminazione generazionale di fronte all’assenza di futuro. Togliere la speranza nel futuro vuol dire accendere la miccia della rivoluzione che dalle parole, dagli annunci su facebook può tradursi all’improvviso in violenza urbana…E allora occorre sedare negli animi questo disagio che monta, che affligge i sentimenti, costringe i cuori e rischia di avviluppare le cervella…Attenzione, quindi, i fatti di Londra diventino un campanello d’allarme per questa povera Italia, davvero povera e fuor di metafora! Quello che occorre in questi casi è immolare sull’altare dell’interesse nazionale i simboli del disastro…sperando che basti per sedare gli animi e per ricostruire il Paese.

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