Sorrento

Ludopatia, il male della società contemporanea…Sul Corriere la lotta iniziata dal Sen. Lauro

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Sulla prima pagina del “Corriere della Sera” di oggi troviamo un interessante servizio dedicato alla ludopatia dal titolo: “L’ossessione del poker online” di Goffredo Buccini. Un’ampia e documentata analisi su una delle piaghe sociali contemporanee più gravi e minacciose per migliaia e migliaia di famiglie che, in modo sempre più ossessivo, si trovano a dover concivere con questa dipendenza da gioco che colpisce uomini e donne di qualsiasi età in modo compulsivo. Il fatto ancor più grave è che si tratta di giochi legalizzati dallo Stato che lucra abbondantemente su di essi. Su questo fenomeno da tempo si sono accesi i riflettori per i danni devastanti che produce all’intera società, grazie alle iniziative parlamentari promosse dal Sen. Raffaele Lauro (Pdl), cui l’articolo fa riferimento per le proposte legislative restrittive che sono all’esame del Parlamento su proposta della Commissione Antimafia di cui Lauro è componente. Ricordiamo che proprio in Penisola Sorrentina, alcuni mesi fa, il Sen. Lauro si fece promotore di un’iniziativa informativa a Piano di Sorrento su questo tema che coinvolse le amministrazioni locali e gli operatori sociali proprio allo scopo di sensibilizzare le autorità amministrative sulla necessità di correre ai ripari, di adottare provvedimenti in grado di arginare l’espandersi di questa piaga che distrugge interi nuclei familiari e che si propone come una nuova emergenza dell’Italia contemporanea alle prese con gli effetti di una crisi che non accenna a passare e che, anzi, rischia di produrre proprio in questo momento gli effetti più devastanti anche per la critica situazione politica nazionale che si riflette direttamente sui mercati nazionali ed internazionali. All’epoca solo il Comune di Sant’Agnello, col sindaco Gian Michele Orlando, diede seguito all’iniziativa con l’adozione di una severa ordinanza atta a disciplinare l’apertura e il funzionamento dele sale giochi sorte ormai come funghi in ogni  angolo della costiera. Qualche giorno fa anche il sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo sembra essersi mosso sulla stessa frequenza. E’ evidente che soprattutto gli amministratori locali riescono ad avere meglio degli altri il polso della situazione anche su questo fronte perchè sempre più gente ricorre al Comune e al Piano sociale di zona per invocare aiuto dopo aver dilapidato interi patrimoni familiari. La malattia da gioco, appunto ludopatia, insieme alla droga e all’usura è perciò uno dei gravi problemi della nostra comunità con la quale occorre confrontarsi con coraggio e agendo sia sul fronte della prevenzione sia su quello della repressione. A questo riguardo è necessario che parta dai Comuni una decisa e costante azione di controllo su questi centri di gioco, per verificare che osservino rigorosamente le regole di legge e che non consentano soprattutto ai minori di accedervi e di scommettere. Troppi minori infatti giocano anche con le scommesse oltre che con le slot machine e le altre perversioni tecnologiche che giungono ormai fin dentro casa grazie a internet. Insomma, in attesa che il Parlamento vari questa normativa sarebbe utile che le autorità locali si avvalessero sempre di più dei suggerimenti e del supporto del Sen. Lauro che di questa battaglia è diventato paladino, anche contro quella propria parte politica che non ne sostiene l’attività. Questo perchè la lotta alla ludopatia salva, oltre alle famiglie, l’intera comunità sempre più contaminata dagli interessi criminali che attorno al gioco, legale e d’azzardo, sviluppa business miliardari. La Penisola potrebbe diventare un’oasi dove questo tipo di attività vengano messe al bando nel supremo interesse del territorio. Si tratta di una di quelle sfide che l’unione dei Sindaci peninsulari potrebbe davvero lanciare dando seguito una buona volta a tante dichiarazioni d’intenti che, per la verità, restano quasi sempre sulla carta o servono solo a riempire le rassegne stampa senza mai tradursi in azioni concrete ed efficaci, visibili e misurabili nei risultati che producono.

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