Diario Politico©Raffaele Lauro

Ripartiamo dai Sindaci e dall’Unione Peninsulare

Stampa

Con l’ampia riconferma elettorale dei sindaci Giovanni Ruggiero (Piano di Sorrento) e Gennaro Cinque (Vico Equense) si è ricomposto il quadro amministrativo precedente alle elezioni per cui è possibile rimettersi a lavoro per riprendere e per rilanciare le iniziative politiche a carattere sovraccomunale che hanno contraddistinto soprattutto l’ultimo anno di politica locale. Prima fra tutte la formalizzazione di quella “conferenza dei sindaci“, alias unione dei comuni peninsulari, il cui statuto era stato predisposto dal primo cittadino di Massalubrense Leone Gargiulo sulla base di un progetto condiviso con gli altri colleghi e fortemente sostenuto dal Sen. Raffaele Lauro. Non c’è ragione per disperdere il prezioso lavoro sin qui prodotto visto che i Sindaci continuano a incontrarsi e a confrontarsi su tanti temi di interesse comune: ultimo l’emergenza mobilità sulla statale sorrentina vittima dei blocchi stradali. Inquadrare la conferenza nell’ambito di una direttorio sovraccomunale che gli conferisca anche una legittimità istituzionale, significa operare decisamente un salto di qualità nella maturazione politica di questo territorio di cui i Sindaci sono indubbiamente le più dirette e più autorevoli voci e rappresentanze. In queste ore si sta votando per i turni di ballottaggio nelle due più grandi città d’Italia, Roma esclusa, e sicuramente l’esito delle urne assumerà un significato anche politico per i riflessi che comunque produrrà sugli equilibri politici nazionali, oltre che su quelli specificamente amministrativi. Milano e Napoli rappresentano i due estremi, le due contraddizioni dell’Italia contemporanea e attorno a loro occorre ricostruire il protagonismo del Paese, della sua classe dirigente, del suo ceto imprenditoriale, delle nuove generazioni che vogliono guardare a un futuro diverso da quello che si prospetta oggi. In questo ottica la Penisola Sorrentina ha anch’essa qualcosa da dire e da fare sugli scenari nazionali e internazionali, soprattutto per quanto concerne la possibilità di tornare ad essere pienamente protagonista in termini di competitività territoriale. Ciò non può avvenire al di fuori di una strategia unitaria dei suoi enti locali e senza condividere gli obiettivi da perseguire con le parti sociali ed economiche visto che, volente o nolente, il destino di quest’area è unico. La proposta di affrontare questa delicatissima stagione con una visione e un impegno unitario da parte dei Capi delle amministrazioni peninsulari è quella politicamente più credibile e più forte: scongiuriamo che gli interessi politici di pochi prevalgano su quelli più generali. L’auspicio è quello che i neo eletti Sindaci, forti del consenso e dell’entusiasmo che sicuramente li anima nell’espletamento del loro secondo mandato, sappiano dedicarsi a questo progetto insieme agli altri primi cittadini:  ciò gli consente anche di essere più preparati ad affrontare le sfide che avanzano su tutti i livelli. Mai come in questo momento i Sindaci hanno voglia, volontà e disponibilità a operare un cambiamento di cui tutta la Penisola ha bisogno per dare risposte definitive a problemi impellenti come la mobilità, la salvaguardia del patrimonio ambientale e del territorio quale risorsa economica irrinunciabile, la tutela delle acque marine e della costa, la lotta all’inquinamento e alla contaminazione ambientale, la promozione del brand peninsulare al di fuori delle solite improvvisazioni o iniziative individuali nonchè straordianri sperperi di risorse economiche. Insomma c’è bisogno di lavorare insieme e di conseguire risultati condivisi mettendo ognuno in campo il meglio di sè. Chi ostacola questo progetto insegue un solo imperativo, quello del “dividit et impera“. Noi invece propendiamo per quel “condividit” grazie al quale la Penisola Sorrentina può finalmente voltar pagina e puntare a far nascere una classe dirigente nuova, capace e libera, una classe dirigente veramente all’altezza di quello che la Costiera rappresenta agli occhi di tutti, non solo in Italia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


*