Come si può leggere dai commenti pubblicati in
home in merito all’istituenda
associazione intercomunale dei Comuni peninsulari il
PD fa dei
distinguo con una serie di interventi cui, ci auguriamo, possa far seguito una più articolata argomentazione e proposta alla quale saremo lieti di dare ampio risalto.
Luigi Mauro, stizzoso, sostiene che “
come al solito prendete lucciole per lanterne“, ma, ci consenta il consigliere, non comprendiamo quel
solito a che cosa si riferisca visto che non ci risultano pregresse contestazioni da parte dell’esponente
PD di
Sorrento.
Comunque questo spazio è fatto proprio per opporre idee e ragionamenti, che possono anche essere forti e contrastanti, ma che chiunque vuole può arricchire del proprio contributo, della propria critica, della propria ideologia, possibilità preziosa e da utilizzare assolutamente. E veniamo allora a dare un giusto riscontro alle legittime considerazioni degli esponenti PD. A nostro avviso, se ripercorriamo a ritroso gli eventi politico-elettorali almeno fino alle pregresse elezioni politiche, la proposta di attuare una politica di livello comprensoriale ha trovato tra i primi e più solerti ispiratori il Sen.
Raffaele Lauro durante la campagna elettorale (e quelle successive). All’indomani della sua
elezione parlamentare, Lauro si è dichiarato in tutte le sedi sempre pronto a supportare i
Sindaci, e quindi le
Amministrazioni locali, nell’attuazione di progetti, di iniziative di comune interesse e sempre a prescindere dalla
colorazione politica delle maggioranze. (
Se oggi provassimo a “colorare” politicamente sindaci, assessori e amministratori in carica ci accorgeremmo che è esercizio piuttosto complesso!) Si tratta di un dato di fatto, temporalmente e giornalisticamente riscontrabile e che sicuramente rende merito all’esponente del
PDL che, a prescindere dalle proprie valutazioni e dalla propria collocazione politica, non ha mai negato interessamento e sostegno a una qualsiasi amministrazione locale dell’area che gliene abbia fatto richiesto. Se poi i
primi cittadini di questi comuni si muovono, con tante sfumature, più o meno tutti nell’ambito del
centro-destra questo è un fatto che nulla toglie nè aggiunge al ragionamento per il quale lavorare tutti insieme per la Penisola Sorrentina non può che essere un dato positivo e che il processo, per come è nato e per come si sta positivamente sviluppando, deve prioritariamente interessare i sindaci quali capi delle rispettive amministrazioni e maggioranze: a prescindere dalla presenza di anime o di rappresentanze partitiche non omogenee o contrapposte. E’ giusto a nostro avviso sviluppare anche un ragionamento che coinvolga le assemblee civiche ed anzi sarebbe auspicabile che i
consigli comunali, dove troppo spesso si discute e ci si conttrappone senza costrutto su svariati temi, siano coinvolti in una riflessione sul tema che possa fornire ulteriori indciazioni ai Sindaci. Recentemente sull’argomento si è registrata un’iniziativa, abortita, di istituire un’organizzazione a carattere sovraccomunale da parte del
Piano Sociale di Zona e su una proposta che è stata anche oggetto di analisi da parte delle varie assemblee e forze politiche. Il progetto però non è andato avanti perchè crediamo che se ne sia fatto promotore, forse con l’intento di diventarne artefice e gestore, un istituto improprio qual è appunto il
Piano Sociale di Zona che avrebbe avuto scarso o nessun titolo per fungere da ente coordinare delle Amministrazioni locali della Penisola Sorrentina. Invece l’
assemblea dei Sindaci ha un valore molto importante, circoscrive ai legittimi rappresentanti degli Enti locali coinvolti il diritto alla partecipazione attiva e ne impegna le rispettive maggioranze nell’attuazione di iniziative e di politiche necessariamente da concertarsi se davvero si ambisce a conseguire qualche buon risultato. Sorvoliamo sui temi e sugli argomenti a carattere sovraccomunale perchè sono arcinoti. Il
PD in questi anni è rimasto ancorato a un vecchio e desuto modo di intendere e interpretare, anche a livello territoriale, l’amministrazione della cosa pubblica; anzi ostaggio di alcuni figuri che non sono stati capaci di farne crescere la presenza e renderne efficace l’azione. Circostanza che si è tradotta in un calo enorme di consensi e nella conseguente assenza nei centri amminsitrativi dove si assumono le decisioni di governo di rappresentanti del centro-sinistra. Chi, del PD, si trova a governare, lo fa più per propri meriti elettorali che per considerazioni e peso politico degli elettori. Chi timidamente si affaccia sulla scena resta presto ostaggio di un sistema partitico che scoraggia l’iniziativa individuale e collettiva nel senso della novità. Purtroppo la stagione del
centro-sinistra di governo anche in
Penisola Sorrentina è tramontata anche grazie alla
perenne litigiosità che si registra da sempre in seno a quest’area e, lasciatecelo dire, a un’
atavica ambiguità di rapporti che lo stesso
centro-sinistra intrattiene con esponenti del
centro-destra su questioni che esorbitano dalla politica, ancorchè legittime! I irisultati perciò non possono essere che quelli di un’emarginazione dall’amministrazione attiva della cosa pubblica. Basta guardare alla rinuncia a confrontarsi seriamente sulla
questione ambientale in questo territorio devastato dal cemento e dalla speculazione imprenditrice, per rendersi conto che una proposta alternativa al
centro-destra questo
centro-sinistra o le sue spoglie non ce l’ha o non la sa presentare a un’opinione pubblica comunque attenta e sensibile. Neanche a
Vico Equense dove pure ques’area ha riscoperto una figura storica del PCI, DS, PPD e PD, l’avv.
Aldo Starace per candidarlo a sindaco, senza considerare il fatto, quantunque del tutto legittimamente, l’Avv. Starace è stato insieme al collega
Ferdinando Pinto di Sorrento tra i legali amministrativisti più impegnati econsultati professionalmente dai Comuni peninsulari, fino al più recente parere espresso proprio da
Starace sul caso
Boxlandia a Sorrento e che il WWF ha contestato in quanto non esaustivo dello stato dell’arte. Tanto per dire che certe scelte politiche si percuotono anche sul piano professionale e difficilmente si riesce ad essere buoni per tutto e per tutti! Lo stesso dicasi per le lampanti situazioni di “conflitto d’interessi2 che animano amministratori e funzionari pubblici in alcune realtà, casi che giammai il centro-sinistra ha ritenuto di sollevare e magari di rimuovere con gli strumenti di cui si può disporre da parte di una minoranza. I problemi del
centro-sinistra in
Penisola Sorrentina sono
atavici e purtroppo fino a oggi quasi nessuno si è davvero cimentato nell’impresa di ricostruire un’
area politico-culturale dove le migliori intelligenze ed energie sono state tenute rigorosamente ai margini della politica attiva! Allora ben venga l’iniziativa istituzionale del Sen.
Lauro che almeno è trasparente nel coinvolgimento di soggetti istituzionali come i Sindaci peninsulari, innescando un pubblico dibattito che ci auguriamo possa essere ricco ed eterogeneo di idee, documentato e proiettato nel futuro di una
Costiera che, non sembri azzardata la valutazione,
ha davanti a sè ancora solo qualche anno per tentare di cambiare passo e di intraprendere la strada più giusta per affermarne identità, immagine e competitività
nell’interesse delle popolazioni locali e soprattutto dei giovani.
3 commenti
fm
articolo ignobile, se avete smesso di prostrarvi al senatore lauro vi invito ad una riflessione:
l’ultimo, ed unico, consiglio comunale allargato a tutte le amministrazioni della penisola risale al periodo del governo Pinto a Sorrento, quindi di centro-sinistra…altro che “tra i primi e più solerti ispiratori il Sen. Raffaele Lauro durante la campagna elettorale”…
Starace, scrive oggi su positanonews, non è il candidato del PD, bensì di un movimento civico: di certo non si possono imputare al PD il suo mestiere e le sue consulenze!!
Da lettore vi invito ad essere maggiormente imparziali, e non lasciarvi andare a facili spot elettorali
marco
ma politica in penisola è diventata una testata di partito…da lettore da sempre molto interessato ai fatti della penisola vedo in quest’articolo tanta propaganda e pochi fatti(raccontati in modo quanto meno discutibile)… attribuire al centro-sinistra alcune colpe sembra assurdo visto lo stato comatoso(o forse embrionale) in cui versano le forze riformiste peninsulari….questo non è giornalismo(purtroppo però le maggiori testate di telegiornali nazionali fanno scuola a quanto pare)
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