Sant'Agnello

Sant’Agnello, la maggioranza sfiducia il Presidente Salvati

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Giovanni Salvati

SANT’AGNELLO – Torna a riscaldarsi il clima politico santanellese e questa volta il Sindaco e la sua maggioranza sembrano decisi ad andare fino in fondo nella rimozione dalla carica di presidente del consiglio comunale di Gianni Salvati. Ieri mattina l’epilogo di una storia che sembrava chiusa, mentre il gruppo di maggioranza ha sottoscritto l’atto di sfiducia che sarà discusso nel prossimo consiglio comunale e che è stato inoltrato anche al Prefetto di Napoli. “A seguito della riunione del Gruppo Consiliare di maggioranza per valutare l’andamento dell’azione amministrativa e il funzionamento degli organi anche alla luce delle più recenti iniziative intraprese in sede di consiglio comunale – spiega il Sindaco Gianmichele Orlando –  è stata formalizzata la decisione di presentare al prossimo consiglio comunale mozione di sfiducia nei riguardi del Presidente del Consiglio Gianni Salvati. Sempre il Sindaco Orlando: “Già un anno fa la maggioranza, considerando il modo di interpretare il ruolo della presidenza del consiglio e di gestire i lavori del civico consesso da parte del presidente Gianni Salvati, aveva assunto questa iniziativa sulla quale si era poi deciso di soprassedere confidando nella presa di coscienza da parte dell’interessato sul modo di adempiere al proprio incarico senza arrecare danno all’Amministrazione con il proprio modo di agire. Ormai invece è palese a tutti che il Presidente, consigliere Salvati, non assicura quell’imparzialità del ruolo e un’adeguata e corretta conduzione dei lavori del Consiglio, né garantisce l’indispensabile concertazione che dev’essere insita nel ruolo rispetto all’intero Consiglio e al Sindaco quale capo dell’Amministrazione Comunale, e in primo luogo rispetto alla maggioranza che, col modo di operare di Salvati, viene deliberatamente messa in difficoltà col chiaro intento politico di ostacolarne e comprometterne l’operato e di danneggiarne l’immagine rispetto al Paese e sui media. Ecco perché abbiamo presentato la mozione di sfiducia, specificamente argomentando le motivazioni con le quali sfiduceremo il presidente Salvati nel prossimo consiglio comunale avendo provveduto già ad informare il Prefetto di Napoli della situazione e dovendo l’Amministrazione poter fare il proprio lavoro con serenità, trasparenza e coerenza rispetto ai programmi senza vederlo compromesso da questo ingiustificabile comportamento. In sede di dibattito ci riserviamo di ulteriormente articolare e inquadrare in un contesto addirittura più ampio la situazione di inagibilità istituzionale provocata dal comportamento di Salvati e da cui si evincono chiaramente gli intenti perseguiti e che si risolvono con danno al Paese: altro che amore per Sant’Agnello, sentimento sbandierato in ogni momento da parte di Salvati e dagli altri Consiglieri, ma solo quale scudo per le proprie azioni”. Il Capogruppo consiliare di maggioranza, Gaetano Maresca, d’intesa con gli altri Consiglieri ha inoltre formalizzato una serie di interrogazioni e mozioni dirette “…ad affrontare alcuni temi importanti e a chiarire alcune situazioni su cui si continua a speculare da parte dell’opposizione, nonché procedere alla rivisitazione e all’aggiornamento dello statuto comunale, del regolamento consiliare nonché ricostituire le commissioni consiliari che rappresentano un importante strumento di partecipazione da parte del consiglio alla vita amministrativa”.

SINTESI DELLA MOZIONE DI SFIDUCIA

La mozione è stata presentata ai sensi dell’art. 15 comma 3 dello statuto comunale richiedendosi al Consiglio la revoca della nomina del Presidente Giovanni Salvati, censurandone il comportamento e le modalità con le quali adempie alla propria funzione istituzionale.

Nello specifico:

1 – convocando frettolosamente e in assenza di urgenti motivazioni il civico consesso in assenza del sindaco che aveva chiesto di posticipare di qualche giorno la seduta atteso il carattere non urgente degli argomenti da trattare;

2 – mancanza della necessaria e preventiva intesa tra i gruppi consiliari e in particolare senza consultare il gruppo di maggioranza con il preciso intento di mettere così in difficoltà lo stesso e per esso il Sindaco;

3 – ammettendo all’esame del Consiglio richieste di convocazione dei gruppi di minoranza formulate in modo assolutamente irrituale e non contemplato dal vigente regolamento per il funzionamento del consiglio comunale e relative ad argomenti non rientranti tra gli atti fondamentali elencati all’rt. 42 del TUEL e pertanto non di competenza del consiglio comunale;

4 – inserendo inipintamente all’ordine del giorno da lui sottoscritto e protocollato in data 29.12.2010 un’ulteriore richiesta dei consiglieri di minoranza acquisita al protocollo in data 27.12.2010 e quindi appena due giorni dopo la presentazione della nota che peraltro non era stata ancora smistata e pertanto senza che la maggioranza avesse avuto neanche il tempo materiale per esaminarla e valutarla preventivamente;

5 – omettendo in dispregio di qualsiasi regola di correttezza istituzionale che dovrebbe invece connotare il ruolo del presidente di dare notizia al gruppo di maggioranza prima della seduta consiliare del 4.1.2011 della nota trasmessa dallo studio legale Pinto prot. 59 del 3.1.11 laddove la minoranza era evidentemente e inspiegabilmente già a conoscenza di tale missiva, come dimostra il fatto con un consigliere di un gruppo di minoranza al termine della lettura in aula della stessa da parte del presidente, ha dato lettura di una risposta alla nota dello studio legale che ne presupponeva la conoscenza;

6 – disapplicando palesemente il regolamento per il funzionamento del consiglio comunale anche in riferimento alla disordinata conduzione dei lavori ed alla confusa discussione, consentendo interventi continui e ripetuti da parte dei consiglieri;

7 – svolgendo il presidente un esuberante quanto improprio protagonismo nella conduzione dei lavori assembleari che mortifica pesantemente le prerogative del sindaco, degli assessori e degli altri consiglieri soprattutto della maggioranza.

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