Campania,  Massalubrense,  Meta,  Piano di Sorrento,  Sant'Agnello,  Sorrento,  Vico Equense

Ospedale Unico: l’ex sindaco Orlando “rinnega” le scelte passate, il M5S si contraddice…

Stampa

Premesso che è legittimo cambiare idea, ma bisogna avere l’onestà intellettuale di riconoscerlo e di non rinnegare il “pregresso pensiero“, tanto più quando lo stesso è espressione di funzioni pubbliche e in tali vesti hanno prodotto atti formali oltre alle dichiarazioni pubbliche. Allo stesso modo prima di “montare un caso” a livello parlamentare è quanto mai opportuno attingere a molteplici fonti, in primis a quelle di “casa propria” per non farla fuori dal vaso, nel senso di apparire completamente avulsi dal contesto di cui ci si occupa prestando la propria funzione alla causa di terzi.

IL CASO DELL’EX SINDACO GIANMICHELE ORLANDO

Il primo caso è quello dell’ex sindaco di Sant’Agnello, l’ing. Gianmichele Orlando, colui che ha gestito la fase iniziale del progetto “Ospedale Unico” come ampiamente documentato con delibere, affidamenti di incarico (al proprio UTC diretto dal geom. Franco Ambrosio) convegni, cerimonie pubbliche, sottoscrivendo la nota ufficiale insieme agli altri sindaci della Penisola Sorrentina e Positano con cui si indica specificamente nell’attuale sede del distretto sanitario l’ubicazione dell’Ospedale Unico. In occasione della cerimonia di inaugurazione della lapide in memoria di Mariano Lauro (“capitano marittimo e armatore che destinò la sua casa e tutti i suoi beni alla fondazione di questo ospedale a beneficio degli infermi indigenti della Penisola Sorrentina” si legge testualmente sulla lapide) e di Luigi Cappiello (“che prestò la sua opera di chirurgo e diresse l’Opedale Lauro dal 1948 al 1968 con alta competenza, spirito di sacrificio, indimenticabile umanità“), il primo cittadino Orlando, insieme all’allora assessore (e oggi sindaco) Antonino Coppola e l’allora assessore (e oggi consigliere di maggioranza) Pietro Gnarra, pronunciò un breve intervento che non solo l’abbiamo ascoltato, ma l’abbiamo riportato anche nella pubblicazione “Salute&Sanità” del 2021 e che dedica un’ampia sezione proprio al costruendo Ospedale Unico.

Val la pena rileggerla perchè contraddice quanto affermato da Orlando nell’intervento pubblicato su Positanonews: “Vogliamo dimostrare quanto la nostra comunità e l’intera penisola sono legate al ricordo del dr. Cappiello – evidenziava il Sindaco Orlando – e sulla memoria guardare al futuro della nostra sanità che vede ancora una volta la nostra cittadina in primo piano visto che qui sorgerà l’Ospedale Unico della Penisola Sorrentina. Anzi posso preannunciare che la prossima settimana, venerdì 14 ottobre 2011 alle ore 17 proprio presso la sede del Distretto, si svolgerà un incontro pubblico con i vertici della sanità regionale, i due sub commissari regionali per l’Asl Na3 Sud per fare il punto sullo stato dell’arte relativo al progetto ospedale unico cui sta sovrintendendo per conto dei comuni peninsulari il vice sindaco di Piano di Sorrento Vincenzo Iaccarino insieme a Michele Schiano di Visconti, presidente della V Commissione regionale sulla Sanità e al Sen. Raffaele Lauro che è stato l’ispiratore, anche su questo importante argomento, di una politica e di un’azione unitaria da parte dei sindaci della Penisola”. Orlando poteva semplicemente affermare di aver cambiato idea rispetto ad allora, assumendosi le proprie responsabilità politiche, ma affermare il contrario per sostenere il sindaco Coppola in questa controversia politica non è una bella cosa!

IL CASO DEL SENATORE CINQUESTELLE ORFEO MAZZELLA

Il secondo caso è quello del Sen. Orfeo Mazzella, capogruppo del M5S in Commissione Affari Sociali, che ha annunciato la presentazione di un’interrogazione parlamentare sull’Ospedale Unico evidentemente compulsato dal territorio con l’intento di elevare il confronto sul tema. Ebbene il Sen. Mazzella non si è premurato di verificare che i suoi consiglieri regionali appena otto mesi fa proprio su questo argomento, per bocca del consigliere pentastellato Vincenzo Ciampi dichiaravano in consiglio regionale: “Siamo favorevoli agli interventi in ambito sanitario che tutelano la salute dei cittadini, ma il nostro voto di astensione nasce dal fatto che assistiamo ad una compressione della tutela del diritto alla salute soprattutto nelle aree interne. La nostra posizione vuole essere da sprone affinché, come si sta facendo per la Penisola Sorrentina, si rafforzi l’offerta sanitaria anche nelle aree interne“. Un’astensione motivata dall’auspicio che, anche nelle aree interne della Campania, si varino progetti analoghi a quello della Penisola. Siamo all’assurdo!

Una delle ragioni per cui sempre più cittadini si allontanano dalla partecipazione attiva alla vita pubblica è proprio la totale inaffidabilità della classe politica in generale, capace di dire e di fare tutto e il contrario di tutto senza remore. Questo, complice i social, ingenera uno pseudo protagonismo democratico fondato, nella stragrande maggioranza dei casi, sull’ignoranza di tutto o quasi quello di cui si parla, sulla suggestione creata da chi, per diverse ragioni, assume determinati comportamenti senza preoccuparsi di tutto quello che veramente c’è in gioco, magari solo per difendere privati interessi di natura logistica, anche a costo di compromettere definitivamente la prospettiva di una migliore sanità ospedaliera nella realtà peninsulare.

Oggi si tratta soltanto di mettere il sigillo sul lungo iter che ha portato alla progettazione esecutiva e al finanziamento dell’opera pubblica. L’alternativa è di negare questa chance e di non averne più per il futuro e quindi nessun miglioramento della sanità ospedaliera come concepita e come ci si accinge a realizzare nel nostro distretto.

Pubblico a Villa Fondi per presentazione progetto (Sett. 2021)

E’ una grandissima responsabilità che il preposto consiglio comunale di Sant’Agnello si assume in nome e per conto anche degli altri sei comuni del territorio direttamente interessati. Trasformare una scelta così delicata e decisiva in uno scontro tra tifoserie rischia di compromettere la credibilità e l’affidabilità dell’istituzione e di chi la rappresenta perchè quando si tratta di interessi generali e di denaro pubblico bisogna agire in scienza e coscienza tenendo presente non tanto la politica, quanto le conseguenze che da un semplice voto ne possono derivare alla penisola e a chi si è assunto certe responsabilità.

Oggi piuttosto che esasperare lo scontro, occorre sostenere il sindaco Coppola in questa decisione certamente per lui difficile da prendere in virtù dei trascorsi, recenti proclami elettorali, ma che oggi deve fare i conti con una realtà molto più complessa che non può richiedere la soddisfazione del proprio elettorato, ma il rispetto di una scelta di generale interesse per tutta la Penisola Sorrentina e che non comprometta quelle tanto invocate politiche unitarie del territorio chiamato ad assumere altre, importanti e divisive decisioni: come per esempio può spiegare l’Assessore all’Ambiente del Comune di Massa Lubrense, Sonia Bernardo, che rappresenta la penisola sorrentina nell’Ente d’Ambito Territoriale Ottimale Napoli 3, dove si sta discutendo di un problema “prosaico“: dove realizzare il centro di smaltimento dei rifiuti peninsulari (cosa ben diversa dalle isole ecologiche) per gestire in casa nostra i rifiuti del territorio visto che i “comuni pattumeria” non solo hanno esaurito le capacità di assorbimento delle nostre scorie, ma si sono stancati di incamerare immondizia dalla Penisola Sorrentina.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


*