Sant'Agnello

Ospedale Unico…Effetti Collaterali!

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Sindaco Antonino Coppola

Antonino Coppola, oltre che sindaco, è un medico e ha familiarità con i cosiddetti “effetti collaterali” descritti nei bugiardini dei farmaci in modo così dettagliato che spesso ti scoraggiano dall’assumere la medicina per timore proprio dei possibili effetti collaterali. Così nell’esasperante opposizione al progetto del nuovo Ospedale, di cui proprio l’attuale sindaco è stato portabandiera in campagna elettorale, il variegato fronte del NO sta portando alla luce con ossessiva insistenza un serie di preoccupanti circostanze amplificate dalle Associazioni Ambientaliste, dai media e dai social, che non possono essere sottaciute e che soprattutto il primo cittadino non può non prendere seriamente in considerazione anche in qualità di responsabile numero uno della Protezione Civile.

Antonino De Angelis

E’ lo stesso Antonino De Angelis (autore di un documento di osservazioni sul progetto) a chiarire l’aspetto delle criticità idrogeologiche che sicuramente non portano acqua al mulino degli oppositori visto che De Angelis evidenzia che la zona interessata, cioè quella della sede del distretto, non presenta i rischi paventati, piuttosto le aree circostanti: praticamente il centro di Sant’Agnello che il sindaco dovrebbe interdire ad horas al transito di auto e bus per scongiurare possibili calamità come quella verificatasi l’anno scorso a piedi della discesa della stazione circum, a ridosso del Municipio.

Altro che fastidio delle sirene delle ambulanze! Qui il rischio, a prescindere dall’opera, è esistente e dev’essere oggetto di provvedimenti da parte del Sindaco che, diversamente, in caso di disastri, rischierebbe sul serio di non aver compiuto le azioni preventive atte a scongiurare il verificarsi di un disastro.

Questo rischio lo espone chiaramente proprio Antonino De Angelis nel suo ultimo post pubblicato su facebook: “…in realtà quella riportata dal relatore è la descrizione del sistema di fondazione dell’edificio (10.000 mq.) su cui, benché ricada in “Zona A3 di rischio elevato” non ci sono stati mai dubbi circa la sua buona tenuta statica. Nessuno ha mai detto o scritto che il grande edificio (come pure quello esistente) sarebbe esposto a rischio di dissesto proprio perché il progetto è stato redatto da professionisti qualificati… Viceversa, i problemi e i rischi reali sono altrove, esattamente nelle aree esterne di accesso (Via Balsamo, Piazza Liberta’ e Viale dei pini) che ricadono interamente in ‘’Zona Rossa R4 di rischio molto elevato’’. Su tale area, su cui vi è l’unico accesso possibile alla nuova struttura non è stata svolta nessuna indagine da parte degli specialisti di caratura nazionale. Ne su quell’area, e nemmeno nella colmata su cui, peraltro, non è previsto nessun intervento nel Progetto definitivo elaborato e proposto dall’Asl Napoli3 Sud.
Inoltre benché strettamente collegata e interconnessa all’area di sedime del fabbricato e alle gallerie sottostanti, la colmata del vecchio Vallone è stata inspiegabilmente (?) eliminata dalla cartografia di progetto e nessuna indagine, è stata fatta sulla natura dei ricorrenti sprofondamenti nei detti spazi, da Piazza Municipio a Viale dei Pini. Ciò è confermato dallo stesso gruppo di progettazione che ha affermato: ‘’Si precisa che l’RTP è incaricato della progettazione del solo presidio ospedaliero NEI LIMITI DI PERTINENZA dell’area di proprietà dell’Asl Napoli 3 Sud…”.

C’è infine un aspetto tutt’altro che secondario e riguarda la demolizione dell’attuale fabbricato per costruire il nuovo ospedale. L’ha ben spiegato l’ing. Graziano Maresca: la struttura esistente oltre ad essere inadeguata strutturalmente ad accogliere l’ospedale manca di una condizione essenziale: non è antisismica come invece dovrebbe esserlo un ospedale in ossequio alle vigenti normative, a garanzia di chi ci lavora e degli utenti che lo frequentano.
Insomma, gratta gratta, per il sindaco Coppola i problemi vanno ben al di là di un Si o un No al nuovo ospedale, perchè indipendentemente da quello che deciderà il consiglio comunale, con tutti gli allarmi lanciati e documentati dovrà assumersi le conseguenti responsabilità perchè in ballo c’è la sicurezza pubblica nel cuore di Sant’Agnello.

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