Massalubrense,  Meta,  Piano di Sorrento,  Sant'Agnello,  Sorrento,  Vico Equense

Di che vi lamentate cari Sorrentini?

Stampa

di Luigi Poi

Politica in Penisola ha appena pubblicato una minuziosa e perfetta analisi “degli urgenti problemi della Penisola Sorrentina“, non per stilarne una graduatoria ma per ricordarli e farli ricordare e ha per di più avanzato un invito alla riflessione su una serie di soluzioni proposte. Oggi, 16 luglio, è il giorno del viaggio inaugurale, con Freccia Rossa Roma-Pompei, un collegamento veloce, senza soste (solo una utile fermata a Napoli Centrale) e senza cambi della durata di un ora e 47 minuti. Vantaggi in termini ambientali, di economia turistica, d immagine per l’ Italia. Tanti mezzi su gomma sottratti alla circolazione stradale, giovamento per il traffico ed il relativo inquinamento da esso causato. Qualche turista in meno in Penisola Sorrentina ma anche meno auto e bus sulle autostrade. Poca cosa, ma certamente un passo avanti sulla sostenibilità del turismo e sul contenimento del deterioramento ambientale. Insomma un buon segnale! Del resto sappiamo bene che il degrado ambientale ed il degrado sociale camminano di pari passi, anzi secondo alcuni sociologi sono due fenomeni correlati e spesso in osmosi tra di loro.

Entrambi influenzati anche dalle condizioni economiche. Si possono addirittura fare dei paralleli tra abusi contro l’ambiente e quelli commessi contro le persone, specie quelle più deboli, quelle che vivono in ambienti più degradati, quelle più giovani! Ci sono studi che lo dimostrano ed entrano nel merito:  “Non è una regola, ma se il contesto è degradato le forme di intolleranza, di aggressività e violenze si amplificano” (Giampiero Catone – 2 luglio 2023 – Ambiente). Uno degli esempi più significativi e calzanti è il nesso tra facile e criminoso arricchimento con il commercio illegale di rifiuti e l’inquinamento del suolo e delle falde acquifere e le immissioni pericolose nell’atmosfera attraverso roghi di materiali e sostanze che riducono lo strato di ozono. Dove questo avviene si assiste a un aumento dei reati, un aumento della violenza fisica e di attività illegali, una assuefazione a comportamenti che vanno dai delitti più comuni all’abbandono scolastico. Dall’abuso di stupefacenti a quello di alcol, dalla manomissione delle filiere agroalimentari al racket ed alla eliminazione del tessuto economico sano. Basti pensare che, nonostante tutte le inchieste e gli interventi delle forze dell’ordine, ancora ad oggi il fatturato eco-mafioso viene stimato superiore agli 8 miliardi di euro. Noi “fortunati” abitanti della Penisola Sorrentina e Costiera Amalfitana (come ci ha recentemente definito una giornalista sportiva) assistiamo con occhio e mente distaccati perché non sembra che questa decadenza sociale e ambientale ci tocchi da vicino. Anche se, a ben guardare e di riflesso ne soffriamo.

Ancora in piccola parte per quando riguarda la criminalità comune ma già sensibilmente per il degrado ambientale, per inquinamento atmosferico e acustico e per la perdita di “verde“ con conseguente aumento della impermeabilizzazione del suolo. Vedi dolorosa, significativa ed avvilente vicenda della Pineta del monte Le Tore (comune di Sorrento) e il rischio distruzione altra area agrumaria per eventuale costruzione dell’Ospedale di Sant’Agnello. E a pensarci bene non possiamo presuntuosamente pensare di essere fuori dalle incertezze dell’economia globale, dalla possibile crescita dei debiti deteriorati, dall’affievolirsi dell’impulso della domanda, dal deterioramento e dall’ incapacità a stare sul mercato di tante attività tradizionali, dalla violenza di improvvisi fenomeni atmosferici, dalle difficoltà ad accedere ad un credito sostenibile (“umano“) e compatibile con il bilancio familiare e con i risultati economici delle piccole imprese, dalla dinamica dei prezzi di gas e petrolio, dal pericolo di un ulteriore allargamento del fronte di guerra visto la decisione Usa di fornire bombe a grappoli alla sventurata Ucraina. Pochi giorni fa Banca d’Italia ha espresso serie preoccupazioni per l’impennata dei debiti bancari inesigibili e più in generale per “la non rassicurante analisi sulla situazione economica generale“. Intanto Inps e Istat incominciano a parlare di “rischio senza assunzioni Pmi“. In parole povere presto ci saranno più pensionati che occupati e con la spesa complessiva per pensioni in aumento le attuali risorse non basteranno. Il divario tra l’importo complessivo per le pensioni pagate e il valore dei contributi incassati dall’ente previdenziale si allarga sempre più. In venti anni è passato da 7 miliardi annui a 31 miliardi nel 2021.

In prospettiva breve ci vorrebbero più occupati nel settore privato e professionale, in prospettiva futura più nascite e più lavoro per i nostri giovani, in particolar modo privato e autonomo. E in tutto questo non aiuta l’attuale politica della Banca Europea che con il rialzo dei tassi, al momento, sta solo determinando una riduzione dei depositi e creando una serie di difficoltà agli intestatari di mutui e finanziamenti a tasso variabile. Secondo la Fabi sono un milione le famiglie italiane oramai non più in grado di onorare le rate dei mutui e di altri impegni bancari; si parla complessivamente di 15 miliardi di rate non saldate, 6,8 miliardi di rate di mutui non onorate, 3,7 miliardi per scadenze insolute relative ai crediti al consumo e 4,3 miliardi di arretrati per tutte le altre forme di prestiti. In Campania, seconda in questa brutta classifica, sono 1,4 miliardi. Tale deterioramento delle esposizioni bancarie e la contemporanea diminuzione dei depositi sono indubbiamente legati a doppio filo al carro dell’inflazione, all’aumento delle spese di ristrutturazione e gestione dell’abitazione e all’acquisto di elettrodomestici, macchine e quant’altro; in minima parte anche alla disperata mania del voler apparire che spesso spinge a fare il passo più lungo. Ma fondamentalmente tale fenomeno (che ricorda un poco quanto avvenne nel 2008) è legato alla stretta monetaria decisa oramai da più di un anno dalla signora Christine Lagarde e dai suoi suggeritori. Sicuramente anche molte famiglie e molte piccole imprese di Sorrento e dintorni sono tra quelle nell’occhio del ciclone. Sarebbe interessante conoscere quante di esse ricorreranno alla tessera “Dedicata a te“. Quindi rispondendo anche alla bella giornalista che se ne è uscita con la solita, invidiosa e generica battuta “voi a Sorrento che problemi avete?“ (si parlava di spese per organizzare la festa dello scudetto), che è lo specchio di una diffusa mentalità oltre il tunnel di Seiano, potremmo a nostra volta rilanciare con una battuta tipo: “Chi vale non ha bisogno di spendere la luce degli altri per brillare“ oppure “Certe persone non ti odiano perché hai fatto qualcosa di male ma solo perché hai fatto qualcosa meglio di loro”.

Forse è preferibile tenere i piedi ben saldi a terra e concentrarsi sulle criticità che dovremo affrontare, come quelle generali già espresse e quelle particolari che ci riguardano da vicino. Non ultimi gli allarmi che mettono in rilievo le prime avvisaglie di inquinamento delle acque marine, senza ombra di dubbia causati dall’overtourism e dall’antiquato sistema fognario. Stabilizzazione dell’offerta di posti letto in un ottica di sviluppo sostenibile, recupero di suolo e verde, difesa ad oltranza delle poche attività della tradizione sopravvissute, sicurezza, applicazione del nuovo ordinamento giurisprudenziale in materia di disturbo alla quiete pubblica (sentenza di Cassazione), coordinamento sovracomunale per divieti di sosta e sensi unici e vigilanza degli incroci e dei punti critici, insistere (senza farsi mettere sotto dalle assurdità delle pretese dei Sindaci vesuviani – “Muoia Sansone e tutti i filistei“ ) per la velocizzazione e la sicurezza della Circum tra Napoli-Ercolano-Pompei-Castellammare –Sorrento.
Importante sarebbe rivedere la scelta per un nuovo Ospedale in considerazione che ne nascerà uno altrettanto importante in un area bella e già edificata (le nuove terme di Castellammare). Magari invece dell’ospedale tre o quattro punti di atterraggio e di sosta di Elisoccorso in modo che nei casi più gravi non si rischia la pelle nel traffico. Collegare le frazione e le cittadine della zona alta della Penisola con funivie e funicolare, si toglierebbero circa mille auto e 40-50 bus al giorno sul micidiale tratto Meta–Capo di Sorrento. Recuperare tutti i beni culturali, archeologici e ambientali della nostra area. Ridare alle giovani coppie che vogliono affrontare il futuro insieme ed in compagnia di tanti “bebè“ la opportunità di una casa, una abitazione nella terra di origine, con fitti agevolati e magari riutilizzo di tutti gli edifici abbandonati (anche monasteri e conventi) e alberghi che non riescono o non vogliono più continuare l’attività. Tanti problemi? vero! Ma anche tante soluzioni possibili! I politici della Penisola devono darsi una regolata e capire che oggi sono ben pagati e che quindi oltre al dovere morale e all’onore della carica hanno anche il dovere civile di impegnarsi, se si è all’altezza, e guadagnarsi la pagnotta.
Il solito libro dei sogni? Allora che fare? Toccare ferro o mettere in essere un altro rito di scongiuri, oppure per i più religiosi implorare un intervento sopranaturale? Come molti fanno quando rimangono imprigionati nelle gallerie.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


*