Piano alle urne/Un voto che deciderà tra il ritorno al passato o la continuità guardando al futuro
Oggi la parola passa ai Cittadini che dopo 4 settimane di campagna elettorale esprimeranno col loro voto la preferenza nei confronti di uno dei due candidati sindaci: Vincenzo Iaccarino (sindaco uscente) e Salvatore Cappiello. Di conseguenza sceglieranno a chi dei candidati delle rispettive liste attribuire il voto di preferenza, o i voti di preferenza se opteranno per un voto a un uomo e a una donna. Si chiude alle 23 e si riprende domani fino alle 15 poi seguirà lo spoglio delle schede. Piano di Sorrento si trova innanzi a un bivio: scegliere la continuità sostenendo Vincenzo Iaccarino e la sua lista depurata dagli “infiltrati” che dopo aver amministrato per 5 anni sono passati sul fronte opposto rinnegando il lavoro fatto e il senso di un’esperienza forse unica per i fatti che l’hanno contraddistinta; oppure Salvatore Cappiello alla testa dei reduci di trent’anni di esperienze amministrative e guidati dall’ex sindaco Giovanni Ruggiero che, animato da un evidente quanto ingiustificato rancore nei confronti di Iaccarino, ha condotto la lotta forte anche di “supporti celesti“.
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Che cosa rappresenti per Piano di Sorrento la possibile vittoria di Cappiello è fotografato in un’istantanea del comizio conclusivo della campagna elettorale dei “Fortemente Piano” in Piazza Cota dove hanno fatto bella mostra di sè due ex responsabili dell’UTC carottese: l’ing. Graziano Maresca e l’ing. Antonio Elefante, una volta acerrimi nemici oggi fiancheggiatori della lista dei reduci e ansiosi di tornare a far sentire la propria voce nel palazzo. Come si sia potuto realizzare un coacervo di interessi, per esempio, fra tutti questi personaggi e il piddino (?) Antonio D’Aniello, il grillino (?) Salvatore Mare e l’Anna Iaccarino (che scongiurava l’operazione Lap Immobiliare inducendo Ruggiero&Cappiello al dietro front su quella che, fuor di dubbio, è stata la più discutibile iniziativa amministrativa della storia di Piano di Sorrento almeno degli ultimi trent’anni) non è dato sapere e forse neanche immaginarlo. L’incontro di questi interessi e di questi personaggi legittima preoccupazioni su quello che potrebbe essere un’amministrazione targata Cappiello che, tra l’altro, porta con sè tutte le contraddizioni in capo a un 50% dei suoi candidati… e non si tratta soltanto di questioni di natura politica.
D’altro canto la riconferma di Iaccarino consente all’Amministrazione di proseguire lungo un percorso di cambiamento ancora più marcato e rispondente alle aspettative dei Cittadini libero come sarà il sindaco da condizionamenti con cui, nonostante tutto, ha dovuto confrontarsi in questi cinque anni rispetto a coloro che praticamente nel 2016 entrarono nella sua lista come si sale a volo su un tram per non perdere la corsa, ma, arrivati a destinazione si va dove li porta il loro cuore! E questa sarà una novità salutare per la Città che avrà scongiurato il ritorno di quell’araba fenice che da trent’anni risorge sempre e a farne le spese è soltanto il Paese.
Sarà il responso delle urne a decretare chi avrà la maggioranza dei voti (ne basta 1 in più per vincere) e di conseguneza quale strada imboccherà il Paese. Tutto il resto fa parte di quelle verità nascoste e in parte negate che è un libro ancora da scrivere!