Sorrento

Al voto per il secondo turno, per Coppola e Gargiulo la “prova di maturità”

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La facoltà per i candidati al ballottaggio elettorale di dichiarare “apparentamento” con una o più liste che ne sono state escluse non rappresenta il semplice tentativo di acquisire consensi aggiuntivi utili ad aggiudicarsi il secondo, decisivo round, ma è innanzitutto un’assunzione di responsabilità politica che l’aspirante sindaco compie nei confronti di un’altra fascia di elettorato cui dichiara di assumersi la rappresentanza nella logica di acquisire concretamente una funzione pubblica che va oltre la portata del primo turno. Non si tratta perciò di un accordo per spostare voti a proprio vantaggio, ma di farsi carico di garantire una più ampia rappresentanza del consenso della città che si intende andare ad amministrare. Un atto di responsabilità e di maturità politica che richiede “trasparenza”, cioe formalità, proprio per il significato che implica. Chi poi lo banalizza al semplice valore di un “pronto soccorso” elettorale da potersi gestire a tavolino o sottobanco oppure una facoltà da escludere in partenza quasi che il tenzone tra i due contendenti fosse soltanto “cosa loro”, compie un atto di arroganza inconcepibile se, come poi spesso accade, il vincitore dichiara di voler essere il “sindaco di tutti”. Di ballottaggio a Sorrento non c’e esperienza visti i risultati delle ultime tornate elettorali e anche questo rappresenta un precedente. Nel senso che ci si muove su un terreno diverso e di cui bisogna capire bene significato e conseguenza! Ora che però manca una settimana al voto e che scadono i termini per le dichiarazioni formali previste dalla legge, Massimo Coppola e Mario Gariulo si trovano di fronte al bivio: correre con la sicumera di vincere da soli l’uno sull’altro, oppure farsi carico di rappresentare anche l’elettorato che al primo turno ha votato per Marco Fiorentino e che potrebbe risultare decisivo per la vittoria di uno di loro al di là dei risultati di domenica scorsa e in considerazione del fatto che nel ballottaggio entrano in gioco tutta un’altra serie di fattori che non vanno assolutamente sottovalutati dagli aspiranti sindaci. Per quanto concerne l’altro candidato, Ciccio Gargiulo, ha già annunciato che non sosterrà nessuno dei due candidati che rappresentano praticamente l’antitesi del suo progetto per liberare Sorrento da un “sistema” contro il quale il suo Movimento è nato e si è presentato alle elezioni. Il pregio di una trasparenza politica coerente quello di Gargiulo che continuerà le sue battaglie al servizio della città come ha fatto fino a oggi.

Vista l’aria che tira in Comune per una serie di inchieste giudiziarie in corso e altre dietro l’angolo, ma soprattutto per la forte impennata dell’emergenza covid (2° fase) che prospetta momenti neri per le nuove criticità che si manifesteranno e che sono in grado di condizionare pesantemente anche il 2021, per il nuovo sindaco la prospettiva di ritrovarsi a fronteggiare una situazione complicata e che lo metterà a dura prova insieme alla nuova Amministrazione è un dato da dare per acquisito già oggi.

Riusciranno i “nostri eroi” a imprimere questa svolta politica al ballottaggio del 4 e 5 ottobre? Dipende da loro e dai loro “consigliori”.

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