Massalubrense

Massa Lubrense, “Torre Turbolo 2017: la brutta copia”

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Lello Staiano
Lello Staiano

Dal Gruppo Consiliare “Insieme per Massa Lubrense” riceviamo e pubblichiamo

Riportiamo come premessa al nostro articolo, una delle svariate dichiarazioni dei massimi esperti del comune di Massa Lubrense, in materia turismo: “Dopo una lunga gara di appalto che ha visto impegnata la nostra struttura comunale siamo in grado di presentare il programma di Torre Turbolo 2017 la manifestazione che con Sergio Fiorentino abbiamo con tutte le forze voluto rilanciare – dichiara l’assessore al Turismo Giovanna Staiano – credo si tratti di un giusto mix di teatro e di musica che sicuramente i turisti ed i nostri concittadini apprezzeranno, in una location d’eccezione come il Largo Murat all’Annunziata, l’incantevole terrazza sul Golfo di Napoli e su Capri ”.

Oggi noi di Insieme per Massa Lubrense ci chiediamo e vi chiediamo: dopo tanto clamore e proclami, che cosa ne pensate? Com’è andata Torre Turbolo 2017? Si è conclusa la rassegna, o meglio la serie di spettacoli estivi che ha visto promotori ed organizzatori gli assessori al turismo e al bilancio del comune di Massa Lubrense. Lungi da noi l’essere polemici, ma a sipario chiuso, dopo le tante parole spese, chi amministra ed investe denaro pubblico dovrebbe quantomeno dare un’idea dei fatti in base agli obiettivi che ci si era prefissati, nonché dei numeri raggiunti. Altrimenti, è lecito dubitare che le conclamate parole siano state nient’altro che chiacchiere…
Sarà un caso, ma scorrendo le pagine delle varie testate online si evidenzia come a riguardo si sia parlato di eventi, spettacoli, nel migliore dei casi manifestazioni estive. Probabilmente era nell’aria che lo spessore culturale e la qualità del restyling di Torre Turbolo avrebbero generato nient’altro che un calderone di appuntamenti, uno a ridosso dell’altro, per motivi apparentemente inspiegabili.

Questo succede quando l’egocentrismo supera addirittura la saccenteria di chi non solo non ha competenze, ma pretende di dettare legge anche su materie di cui è all’asciutto. Senza entrare nei tecnicismi del settore teatrale, di cui siamo fruitori ed amatori, ma non esperti, ci chiediamo e vi chiediamo: qual è il filo conduttore che lega le rappresentazioni inscenate? Che cos’hanno in comune Biagio Izzo, Frida Kahlo, Pulcinella, Ulisse, Nino Buonocore e Totò? Plausibile che ci si sia accontentati di ciò che passava la compagnia? Quale il legame con il territorio di Massa Lubrense, le nostre tradizioni e la nostra cultura? Forse solo la provenienza campana degli attori della compagnia. Dunque è lecito supporre che anche per il settore turismo e cultura, valga la mancanza di una visione a medio-lungo termine di chi amministra; il che si concretizza nel dare contentini alla cittadinanza piuttosto che un punto di partenza ed obiettivi da sviluppare attraverso un piano di lavoro concreto e idoneo per il nostro territorio.

Apriamo una parentesi sul bando della gara di appalto. Il servizio richiesto per Torre Turbolo si compone di:
a) organizzazione di un programma con n. 5 spettacoli con le seguenti caratteristiche: rappresentazioni teatrali/cabaret/commedia musicale
b) allestimento della location, in località Annunziata, con: palco di almeno 6×8; platea con n. 200 posti a sedere; addobbi floreali e artistici; perfetto funzionamento camerini, servizi igienici, botteghino, servizio d’ordine, servizio di sala; campagna pubblicitaria adeguata all’evento; oneri SIAE; sbigliettamento per ogni serata con il prezzo massimo di € 15,00.
Lecito supporre che il punto a) che mixa – termine caro all’assessore –rappresentazioni teatrali, cabaret e commedia musicale abbia provocato la pelle d’oca a direttori artistici di fatto. Nello sviluppo del programma presentato, qual è la tematica portante delle rappresentazioni inscenate? Il cambiamento?

Completamento assoggettato alla libera interpretazione del lettore il punto b) che in meno di quattro righe spiega tutto e niente. Soffermiamoci sui ticket: ingresso singolo € 15.00; abbonamento per tutta la rassegna € 85,00; abbonamento per i primi 4 spettacoli (senza quindi possibilità di scelta) € 50,00; abbonamento per i secondi 4 spettacoli (senza quindi possibilità di scelta) € 50,00. Ora, dal momento che le date degli spettacoli a pagamento sono state sparate tipo colpi in serie – 10, 11, 12, 13, 16, 17, 18, 20 agosto – saremmo curiosi di sapere quanti abbonamenti siano stati venduti; altresì interessante sapere quanti siano stati i biglietti singoli effettivamente venduti. Non sarebbe stato più opportuno fissare un costo di ingresso più basso, per incentivare la partecipazione, nonché favorire economicamente residenti, studenti, anziani e famiglie numerose? Evidentemente l’Assessore ha peccato nuovamente di presunzione, pensando che con 200 posti a sedere si sarebbe fatto il pieno con il cambiamento!

Ancora, ci chiediamo e vi chiediamo perché piuttosto che una platea da 200 posti, non sono state dispostele oltre 300 sedute di un tempo, con i relativi piani di sicurezza – che ad oggi la normativa impone, in seguito ai fatti di Torino? Forse perché tecnicamente sono necessarie delle competenze e delle capacità organizzative non proprie a coloro che si sono cimentati. Ci chiediamo poi, come mai le date siano state fissate a raffica? Probabilmente era troppo impegnativo sgomberare la piazza dalle sedie e risistemarle all’occorrenza?
Sebbene sia stato il primo, in termini temporali, abbiamo tenuto per ultimo il commento, allo spettacolo di Biagio Izzo; con caratteristiche organizzative del tutto eccezionali, rispetto al resto della programmazione, lo show si è svolto nella piazza principale di Massa Lubrense, a titolo completamente gratuito. Perché? Non vi suona strano che la serata di apertura, che avrebbe potuto portare un afflusso e conseguente introito economicamente significativo sia stata libera? Sarebbe interessante capire se chi ha previsto il sistema di bigliettazione ha anche capito come funziona!”.

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