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Colpo di scena a Meta, il Sindaco Tito azzera la Giunta. Resta in carica solo il vice Cacace

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Giuseppe Tito e Biancamaria Balzano
Giuseppe Tito e Biancamaria Balzano

META – Portato a casa un consiglio comunale delicato, il sindaco Giuseppe Tito ha spiazzato un po’ tutti concretizzando quello che era un proposito coltivato da tempo, ma su cui aveva deciso di soprassedere per le recenti vicende politico-giudiziarie che, a distanza di mesi, restano comunque una spada di damocle sulla sua testa e su quella dell’Amministrazione.

Angela Aiello
Angela Aiello

Con decreto (N°15) firmato e pubblicato oggi all’albo pretorio Tito ha revocato le nomine assessoriali ad Angela Aiello, Massimo Starita e Biancamaria Balzano. Resta al suo posto, e si conferma l’uomo forte della maggioranza, il vice sindaco Pasquale Cacace.

Nel decreto sono esplicitate le motivazioni che hanno spinto il primo cittadino a decapitare l’esecutivo. Leggiamole:

Massimo Starita
Massimo Starita

CONSIDERATO che necessita una verifica politica e una riconsiderazione complessiva degli assetti di governo, nella prospettiva di un effettivo e concreto rilancio dell’azione politica amministrativa, che risulta di fondamentale importanza per il conseguimento degli obiettivi di fine mandato;
CHE tuttavia, per assicurare gli adempimenti istituzionali e l’esercizio delle prerogative sindacali in caso di assenza del sindaco, necessita confermare l’incarico di assessore con nomina di vicesindaco;

Pasquale Cacace
Pasquale Cacace

ATTESO che, per raggiungere l’obiettivo di cui sopra, si ritiene opportuno revocare tutti i decreti di nomina degli assessori attualmente in carica;
EVIDENZIATA l’importanza e l’urgenza di garantire al Sindaco la possibilità di proseguire il programma politico e di assicurare la coesione e l’unità di indirizzo della Giunta;
Dato atto che il provvedimento di revoca degli assessori non richiede comunicazione di avvio del procedimento ai sensi della L. 241/90, come confermato anche dalla recente giurisprudenza amministrativa: “la revoca dell’incarico di Assessore è immune dalla previa comunicazione dell’avvio del procedimento in considerazione della specifica disciplina normativa vigente, giacché le prerogative della partecipazione possono essere invocate quando l’ordinamento prende in qualche modo in considerazione gli interessi privati, in quanto ritenuti idonei ad incidere sull’esito finale per il migliore perseguimento dell’interesse pubblico, mentre tale partecipazione diventa indifferente in un contesto normativo nel quale la valutazione degli interessi coinvolti è rimessa in modo esclusivo al Sindaco, cui compete in via autonoma la scelta e la responsabilità della compagine di cui avvalersi, per l’amministrazione del Comune nell’interesse della comunità locale, con sottoposizione del merito del relativo operato unicamente alla valutazione del Consiglio Comunale”;
di RISERVARSI la nomina della nuova Giunta con successivo e separato provvedimento.

Fin qui parlano gli atti, ma non possono sfuggire alcune considerazioni di carattere squisitamente politico addotte dal Sindaco a supporto della sua decisione: la necessità di procedere a una verifica politica con una rivisitazione degli assetti di giunta per proseguire il programma con la coesione e l’unità di indirizzo della Giunta. Alla luce di quanto sopra è logico dedurre che l’attuale esecutivo, fatta eccezione per il vice sindaco (?) Cacace, non è più in grado o non vuole assicurare al sindaco il conseguimento degli obiettivi programmatici evidentemente per il venir meno o l’affievolirsi della necessaria coesione e unità di intenti per portare a termine la consiliatura. Qualcuno ha commentato la decisione di Tito alla stregua di un vero e proprio coupe de theatre messo a segno dal Sindaco ribaltando le criticità dei suoi problemi di natura politico-giudiziaria sull’inadeguatezza della Giunta a fronteggiare l’ultima fase della consiliatura.

Come si muoverà il Sindaco per scegliere i nuovi Assessori? Qualche voce di palazzo riferisce dell’intenzione di attingere anche tra i banchi dell’Opposizione realizzando di fatto un allargamento della maggioranza utile nell’immediato per non sottostare agli aut-aut interni e gettare le basi per future intese elettorali visto che il clima politico con la minoranza è improntato alla massima cordialità amministrativa e personale. Intanto stasera si riunisce il Direttivo del Partito Democratico per discutere del nuovo tesseramento e sicuramente sarà l’occasione per valutare queste decisioni dell’ultim’ora che in ogni caso chiamano in causa lo stesso PD visto che due componenti della maggioranza – l’Aiello e Raffaele Russo – sono iscritti al partito.

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4 commenti

  • Un tifoso di Tito

    Grande Tito,sindaco del Popolo energia e coraggio da vendere, speriamo che tutta la faccenda giudiziaria vada a buon fine

  • Giuseppe

    E’ l’inizio della fine, isolato cerca di trovare nel cappello di prestigiatore una soluzione che porterà solo ad uno scioglimento anticipato della legislatura

  • Antonio

    Meta ha un grande sindaco e se va via vedrete che fine farà, tutti incapaci gli altri, poi ve ne accorgerete. Forza Tito sindaco del popolo

  • Giannino

    Abbiamo timore che già abbiamo pensato a chi sostituire, ma i cittadini non hanno bisogno di questo vogliono la soluzione dei problemi

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