Sorrento

Politica&Amministrazione…Certi “distinguo” fanno bene alla causa!

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L’esercizio più complesso per assurgere a classe dirigente di una comunità è quello di riuscire ad amalgamare una miscela fatta di consapevolezza del ruolo, assunzione di responsabilità, capacità di confrontarsi con i problemi e con gli altri e infine, nel rispetto della legge, escogitare le soluzioni appropriate e più confacenti agli obbiettivi prefissati e alle aspettative dei cittadini.  Dopodichè si può passare alla fase attuativa di progetti e di iniziative. Semplice a dirsi, tutt’altro che a farsi! Solo chi è privo di buon senso e di dimestichezza con la realtà la può pensare diversamente e può permettersi il lusso di predicare! Gli altri sono in malafede.

Amministrare un Comune, un qualsiasi Comune, è impresa improba per chiunque! Figurarsi per chi non sa neanche lontanamente di che cosa stiamo parlando e di quanto questa “miscela” sia difficile a comporsi nei tempi, nei modi e nelle proporzioni adeguate all’abbisogna! Eppure si tratta, o dovrebbe trattarsi, di una pre-condizione rispetto all’intento di voler coltivare il pubblico interesse cui dovrebbe ispirarsi l’azione sia di chi governa sia di chi sta all’opposizione. Il processo democratico vuole che sia il corpo elettorale a scegliere chi debba assumersi la responsabilità di governare e chi, invece, di stare all’opposizione. Opporsi però non significa avversare pregiudizialmente l’operato di chi amministra perchè a pagarne le conseguenze sarebbero poi gli amministrati, cioè la comunità, il paese.

Non mancano gli esempi di opposizione responsabile che, pur non riununciando nella forma e nella sostanza al proprio ruolo istituzionale, sa farsi apprezzare per le competenze e per la capacità con cui si confronta sui problemi reali proponendo soluzioni alternative e comunque confrontandosi nel merito delle questioni. Ciò anche rispetto alla pubblica opinione che in questo modo riesce a sviluppare senso critico fatto di valutazione oggettiva sui fatti e sulle persone. I cittadini, come qualunque altro portatore di interesse attivo in una qualsiasi comunità, devono essere messi in condizione di comprendere la situazione e di condividere il senso di certe esperienze con l’onestà intellettuale di chi non riflette e agisce secondo pregiudizio o calcolo. In entrambe le circostanze e a prescindere dai ruoli ricoperti, siamo innanzi a quei fenomeni degenerativi del sistema politico-istituzionale che troppo spesso vengono spacciati per “cura del pubblico interesse“. Di questi soggetti se ne può, e se ne deve, sicuramente fare a meno!

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