Piano di Sorrento

Piano di Sorrento alla “guerra degli alberi” tra Comune e WWF

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Sindaco V.Iaccarino
Sindaco V.Iaccarino

Claudio d'Esposito
Claudio d’Esposito

PIANO DI SORRENTO – Tra Comune e l’Associazione WWF è di nuovo guerra per l’abbattimento degli alberi a Villa Fondi deciso dal sindaco Vincenzo Iaccarino con un’ordinanza che dà mandato all’UTC di procedere con l’intervento. Il WWF non ci sta e ieri ha depositato una richiesta di sospensiva dell’ordinanza sindacale e di accesso agli atti per conoscere la documentazione e per visionare le piante. Insomma si ritorna al passato, praticamente al 2014 quando le perizie tecnico-agronomiche commissionate dall’allora Sindaco Giovanni Ruggiero suggerivano l’abbattimento degli alberi giudicati irrecuperabili. Anche allora ci fu mobilitazione non solo del WWF ma anche civica per evitare che una decisione considerata affrettata privasse il parco di questi pini.

alberi-villa-fondiPer precauzione tutta l’area del parco interessata dal possibile crollo degl alberi fu interdetta all’uso pubblico (e lo è ancora oggi) col risultato che la Villa è aperta per metà con impossibilità di utilizzare il manufatto come bar. Intanto l’amministrazione-Ruggiero è scaduta, si sono svolte nuove elezioni ed è diventato sindaco Vincenzo Iaccarino che l’altro ieri ha firmato l’ordinanza di abbattimento avverso la quale il WWF ha fatto ricorso. Va detto che sin dai primi giorni della nuova Amministrazione è iniziato il confronto tra il Sindaco e il WWF con uno spirito propositivo proprio sulla situazione dei pini di Villa Fondi, con alcuni sopralluoghi che hanno indotto Iaccarino ad accogliere le richieste dell’Associazione e a rinviare l’ordine di abbattimento pur in presenza di perizie dell’UTC, dell’agronomo incaricato Elena De Marco, dell’Università di Napoli e dell’Orto Botanico che lasciavano pochi dubbi sul da farsi: gli alberi sono insicuri e devono essere abbattuti.

Il WWF si era riservato la facoltà di controperiziare le piante con l’intento di dimostrare l’infondatezza del pericolo crollo. Sono trascorsi diversi mesi, ma la perizia dell’Associazione non è giunta in Comune e d’Esposito sostiene di non essere stato messo in condizione di accedere a tutti gli atti per poter procedere. Si soprassiede fino a quando non si verifica lo schianto di un grosso ramo di uno dei pini da abbattere. Sembra proprio la conferma del paventato rischio crollo per cui l’UTC ribadisce la necesssità di abbattere gli alberi per la messa in sicurezza di tutta l’area e per scongiurare danni anche all’immobile ad uso bar. Nel frattempo il Sindaco, di concerto con la Sovrintendenza Archeologica che gestisce il Museo “George Vallet” sta lavorando per la riapertura del complesso mueseale con l’allestimento di una Mostra di reperti archeologici fino a oggi mai esposti al pubblico.

Pino crollato sulla ss 163
Pino crollato sulla ss 163

Inoltre si progetta di migliorare il servizio dei matrimoni vista la crescente richiesta di celebrare i riti civili nel parco della Villa e restituire alla Cittadinanza la libera fruizione dell’intero area parco per cui è necessario eliminare il pericolo rappresentato dai pini. Ci ha pensato madre natura a dare in questo senso l’input decisivo con l’eccezionale bufera di vento che ha colpito l’intera costiera arrecando danni ingentissimi, tra l’altro, al patrimonio arboreo. Nella Villa Fondi uno dei pini da abbattere addirittura si è spezzato, un altra pianta si è spaccata in due parti con rischio crollo nel sottostante vallone. Ma l’evento più grave si è registrato sulla statale 163 all’altezza del famoso “Pino dell’anfora” che pure doveva essere abbattuto secondo i tecnici e che alla fine veniva donato dalla proprietaria la Contessa Colonna proprio al WWF di Claudio d’Esposito che si impegnava a mettere in sicurezza l’albero per scongiurarne l’abbattimento e creare una specie di piccola oasi naturalistica in loco.

Su questo Pino della statale 163 gravava un’altra ordinanza del Sindaco Iaccarino rivolta proprio al WWF e a d’Esposito affinchè procedessero con urgenza alla messa in sicurezza dell’albero perchè, gravando sulla pubblica strada, rappresentava indubbiamente un rischio se davvero se ne fosse verificato il cedimento. Il WWF non faceva in tempo a predisporre l’intervento di messa in sicurezza che la burrasca di vento ha stroncato il pino che è crollato sulla statale, per fortuna, senza colpire nessuna auto in transito nè pedoni. Un vero miracolo che però ha provocato una serie di contestazioni proprio al WWF per la mancata messa in sicurezza della pianta con la difesa dell’Associazione che ha spiegato di aver dovuto sorpassedere all’intervento causa maltempo e che il crollo è stato determinato dal vento e non già dal cedimento radicale di cui parlavano i tecnici. Dettagli a parte che qualche problema lo creano all’Associazione per il mancato rispetto dell’ordinanza sindacale. Secondo il Comune non si può più perdere tempo e i pini devono essere abbattuti per scongiurare altri crolli e per recuperare la completa fruibilità del Parco comunale, ma nello stesso tempo il Sindaco ha spiegato che al posto dei vecchi pini ne saranno ripiantati di nuovi conservandosi quindi l’identità arborea e paesaggistica del luogo.

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