Diario Politico©Raffaele Lauro,  Napoli

Castellammare saluta il notaio Ferdinando Spagnuolo…E si scopre più povera!

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Ferdinando Spagnuolo
Ferdinando Spagnuolo

Stamattina si sono celebrate a Castellammare di Stabia le esequie del notaio Ferdinando Spagnuolo scomparso all’età di 68 anni vinto da un male che non gli ha lasciato scampo, mandando in frantumi i sogni, anzi il sogno cui aveva dedicato l’ultima parte della sua vita: la Restoring Ancient Stabiae Foundation di cui è stato il fondatore ed era amministratore delegato presso il Centro Salesiano trasformato in un polo multiculturale di livello internazionale, anzi mondiale.

Un’operazione imprenditoriale in chiave squisitamente culturale che, probabilmente, non è stata compresa nè dalla politica nè da quanti, a vario titolo, hanno preso parte ad un’avventura che, in ogni caso, ha svolto un ruolo determinante, nel bene come nel male, nei suoi ultimi anni di vita privandolo della gioia di veder finalmente decollare la sua creatura che negli intenti avrebbe dovuto dare lustro a Castellammare. Così come era avvenuto per il Porto di Stabia di cui Spagnuolo è stato il grande artefice e che ha trasformato il volto della Stabia marittima. Nel cuore coltivava il sogno di una Castellammare nuova, capace di voltare pagina e di assurgere a livello delle grandi città turistiche del mezzogiorno d’Italia forte di uno straordinario patrimonio archeologico e cultuale, delle Terme e dal Faito. Ma non solo… Perchè la sua creatura, la Fondazione, era riuscita in breve tempo ad imporsi a livello mondiale come un grande attrattore artistico-archeologico-museale tanto apprezzato e invidiato oltreoceano.

Con Spagnuolo la città di Castellammare perde una figura schiva di protagonismo e di quell’ambizione individuale che tanti danni ha prodotto all’immagine di una terra dalle straordinarie potenzialità turistiche e non solo! Lontano dalla politica, Spagnuolo è stato un vero cultore del diritto, un intelletuale nel vero senso del termine, uno specialista dell’associazionismo in grado di trasformarsi in impresa culturale per generare profitto ed esaltare peculiarità che ancora tanti si ostinano a non vedere. Buon viaggio Notaio… Forse un giorno ci sarà qualcuno che saprà raccontare meglio di queste poche parole la sua storia e le sue intuizioni per una Stabia d’eccellenza! ViC

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