Sorrento

Rosario Fiorentino, appello a don Antonino Persico perchè il “silenzio non diventi omertà”

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di Rosario Fiorentino

frana capo di sorrento foto PinPAi tempi che ero Amministratore (a Sorrento, ndr) non mancava occasione che alcuni Presbiteri giustamente criticavano l’operato dell’Amministrazione Comunale perché non dava quella giusta attenzione alle problematiche evidenziate in documenti della Chiesa Sorrentina. Ora, pur con il dovuto rispetto e con garbo, debbo rilevare che il silenzio in questi 5 anni vi rende complici e poiché il grado delle responsabilità sono di tutti, se stiamo nel fango e nella melma, ad iniziare da me che ho fatto poca opposizione e poche denunzie alla Autorità Giudiziaria, mi sono riproposto di esaminare la realtà del Capo con la frana e con i pesanti disagi in cui sono costretti a convivere diversi nostri concittadini senza che abbia potuto leggere che don Antonino Persico abbia messo in campo tutta sua sua autorevolezza per sollecitare il sindaco Cuomo Giuseppe.

E non venite a dirmi che ci sta una amicizia solida tra sindaco e parroco, perché tale aspetto impone ancora di più di fare presto e bene. Poiché al Capo non ci sta solo il problema dello stato di dissesto idrogeologico, ma diverse e più complesse sono le condizioni di vita di tante realtà per cui auspico con rispetto e devozione alla Madonna del Rosario del Capo di Sorrento che sia padre Antonino Persico ad enucleare uno per uno i guasti, l’inerzia la disattenzione e le tante e ripetute dimenticanze. In modo che il “gregge” si senta almeno protetto dal proprio pastore……. passano gli anni ed il silenzio diventa omertà.

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