Meta,  Napoli,  Piano di Sorrento,  Sant'Agnello,  Sorrento,  Vico Equense

Opinioni/Sagristani alla Camera dei Deputati? Scusate ma Tito ci fa o ci è?

Stampa
Giuseppe Tito foto©ViC
Giuseppe Tito foto©ViC

Pietro Sagristani
Pietro Sagristani

Egregio Direttore,
stiamo assistendo a un dibattito surreale sulla stampa e sui siti web, da circa una settimana, sullo scambio di favori tra il sindaco di Meta fresco di elezione alla Città Metropolitana Giuseppe Tito e il sindaco di Sant’Agnello Piergiorgio Sagristani. Paginoni che, stringi stringi, non dicono nulla di concreto perchè, questo è il mio modesto parere, non dipende da Tito assegnare la candidatura alle elezioni politiche che dopo tutto sono lontane quasi due anni (2018) e non si sa ancora con quale legge si andrà a votare. Tito sicuramente può spendere una parola pro-qualcuno purchè si candidi nella lista del PD ma non risulta che Sagristani sia passato o stia per tornare al PD! Allora parliamo di aria fritta! Se Tito avesse davvero questo potere, mi dovete spiegare per quale ragione non dovrebbe comportarsi come ha fatto con la città metropolitana e “chiaitarsi” per lui la candidatura al Parlamento. Ma chi gliela darebbe un’altra occasione del genere? Non scherziamo proprio, perchè tutto si può dire del sindaco di Meta tranne che è uno sprovveduto! E gli altri che fanno? Stanno sempre lì a guardare? Il Sindaco di Sorrento Peppe Cuomo che gli dice ai Sorrentini? Che fa il portatore d’acqua per due sindaci di Comuni che sono 3 volte più piccoli di Sorrento! Per me già ha fatto una brutta figura col suo partito a votare il PD alle elezioni metropolitane e non parlo di quelli del PD di Sorrento che ormai non contano proprio nulla e sono del tutto scomparsi.

Tanto vale che se ne va pure lui nel PD lasciando spazio nel centro-destra che così si può riorganizzare e trovare persone nuove, più affidabili di questi personaggi che passano continuamente da una parte all’altra! E poi Direttore spiegatemi la ragione per cui, come pure mi sembra avete scritto, la politica in Penisola la decidono solo loro due: Tito e Sagristani, sindaci di Comuni che contano davvero poco o nulla sul piano elettorale! Tito ha dalla sua una storia e una militanza oltre ai collegamenti giusti per stare in corsa e oggi ancora di più visto che è consigliere metropolitano, anche se eletto da altri amministratori e non certo dai cittadini! Ma gli altri! Pensate a amministrare i vostri Comuni dove non mi sembra che tutto fili liscio! A Roma, poi, si va per governare il Paese non per parlare di Sant’Agnello o di Meta!

G.E.

PinP

Anche io penso che sia assolutamente precoce discutere di questo argomento, tanto più che c’è di mezzo il Referendum che, se come mi auguro vincerà il NO, cambierà totalmente le carte in tavola. Inoltre credo che quando si parla di questi argomenti si debba necessariamente parlare del contesto politico cui si fa riferimento da parte dei potenziali candidati perchè non può essere una scelta dell’ultimo minuto a seconda della convenienza. Forse non è molto chiaro che cosa si va a fare a Roma, mi risulta che ci si occupadi questioni nazionali e internazionali, non di realtà territoriali. Meglio sarebbe lavorare per una candidatura alla Regione dove si può fare realmente politica anche per il proprio territorio e comune. Per ora in consiglio regionale c’è la vicana Flora Beneduce di Forza Italia, sembra però che la politica locale non la consideri un riferimento e che quindi la snobbi. Il che comunque è un errore, indipendentemente dal fatto che sta all’opposizione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


*