Piano di Sorrento,  Sorrento

Quando una foto può essere premonitrice di eventi…

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Pasquale D'Aniello e Vincenzo Iaccarino (2014)
Pasquale D’Aniello e Vincenzo Iaccarino (2014)

Rivedendole oggi ci sono alcune fotografie dei protagonisti di questa competizione elettorale che hanno un significato premonitore, scattate in epoca non sospetta. I protagonisti sono loro: Vincenzo Iaccarino e Pasquale D’Aniello con Rossella Russo. Cioè tre big della prima stagione dell’Amministrazione-Ruggiero che si sono ritrovati fianco a fianco dopo l’ecatombe provocata dal suicidio elettorale della stragrande maggioranza degli uscenti. Quando Vincenzo Iaccarino, due anni fa, usciva dalla maggioranza iniziando il percorso che l’ha portato alla leadership della lista “Piano nel Cuore“, al suo fianco si schierava Pasquale D’Aniello, anch’egli assessore escluso da Ruggiero e resosi indipendente per tutta la seconda parte della consiliatura che volge al termine.

Rossella Russo e Pasquale D'Aniello
Rossella Russo e Pasquale D’Aniello

IaccarinoD’Aniello intraprendevano un percorso congiunto che è stato duraturo e solido, anche se ha conservato un tattico profilo basso, senza mai entrare in discussione. Sulla scena e fino all’inaspettato e traumatico “divorzio” in prima fila con Vincenzo Iaccarino c’è sempre stata Anna Iaccarino costruendo un percorso che consolidava più di quanto immaginassero gli stessi protagonisti e antagonisti la posizione del Dottore col pallino di diventare sindaco del suo Paese. Sul finire della corsa la Iaccarino ha deciso di cambiare percorso e alleati, ritrovandosi in un vortice che ne ha letteralmente massacrato ogni prospettiva elettorale determinandone il ritiro dopo una sola consiliatura.

Vincenzo Iaccarino e Rossella Russo
Vincenzo Iaccarino e Rossella Russo

Scavando in archivio sono emerse altre due foto significative, quella di Pasquale D’Aniello con Rossella Russo e di Vincenzo Iaccarino con Rossella subito dopo le elezioni di cinque anni fa e che sono state premonitrici della futura intesa. L’Assessora rispetto ai suoi oramai ex Colleghi si è invece dimostrata attenta a non pregiudicare il proprio futuro amministrativo e non si è lasciata travolgere dal “cupio dissolvi” che alla fine ha colpito tutti gli amministratori uscenti in una paradossale, anzi delirante gestione della formazione di una lista alternativa a quella di Vincenzo Iaccarino, alimentando una girandola di candidature che nascevano e morivano e si riproponevano per morire di nuovo e svuotarsi di ogni significato fino all’aborto finale consumatosi alla corte di Rosellina Russo individuata come ultima ipotesi per tentare in extremis un accordo e candidarla sindaco.

Rosellina Russo
Rosellina Russo

Non c’è stato nulla da fare, anche perchè il cronometro si è bloccato sul “fine corsa” e la sola scelta rimasta è stata quella di alzare bandiera bianca. Ogni commento e ogni parola rischiano di risultare inadeguate, anzi insufficiente, per capire e per spiegare la debacle di questo ceto politico. La storia di queste settimane (a prescindere dall’esito della competizione) dovrà però essere documentata perchè costituisce un passaggio storicamente significativo sul piano politico-amministrativo pianese e può fungere da monito per le altre realtà, come per esempio Sorrento, dove gli scenari in vista delle prossime amministrative (fra 4 anni) rischiano di essere i medesimi di Piano di Sorrento, anche se sull’Amministrazione di Giuseppe Cuomo, giunto al secondo mandato, pende una spada di Damocle che potrebbe cadere da un momento all’altro scompaginando piani e scenari.

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