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A Meta si rinvia il Direttivo PD per indisponibilità del Sindaco Tito

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Giuseppe Tito
Giuseppe Tito

META – “Si comunica che stante impegni istituzionali già assunti ed improcrastinabili non è possibile presenziare al direttivo nella giornata stabilita, pertanto se ne chiede il rinvio ad altra data. F.to Giuseppe Tito Sindaco Meta“. Con questa mail inviata a Paolo Trapani, segretario cittadino PD, Tito ha chiesto di aggiornare la riunione del Direttivo del Partito Democratico convocata per questa sera avente per oggetto la discussione sulla linea politica del partito rispetto all’Amministrazione Comunale. Il Segretario ha quindi comunicato ai componenti della direzione la circostanza fissando un nuovo appuntamento per la prossima settimana: “Si rinvia la riunione del Direttivo al 22 febbraio p. v. alle ore 19.00. Si invita il Sindaco in caso di impedimento a comunicare il giorno in cui è disponibile a partecipare alla riunione del Direttivo. F.to Paolo Trapani Segretario Cittadino Circolo PD Meta“.

All’indomani dell’elezione del nuovo Direttivo, della chiusura del tesseramento e dell’insediamento dell’organo dirigente del partito entra nel vivo l’attività politica nella sola cittadina della Penisola Sorrentina che può vantare un’Amministrazione manifestamente targata PD stante la storia e la militanza del primo cittadino in carica e dei numerosi amministratori che hanno sottoscritto l’adesione al partito. Proprio in virtù di questa situazione la discussione del ruolo del partito a Meta e del suo rapporto con l’Amministrazione Comunale è un passaggio nello stesso tempo strategico, ma anche obbligato considerando gli effetti che l’azione dell’uno e dell’altro produce sulla comunità locale e i riflessi che ne conseguono sull’immagine del Partito e sull’operatività dell’Amministrazione.

Paolo Trapani
Paolo Trapani

Per Trapani, neo segretario ed ex sindaco che vanta una pluriennale esperienza amministrativa, il confronto tra Partito e Comune rappresenta “…il senso autentico dell’impegno politico e pubblico… Un partito organizzato in una realtà dove suoi esponenti ricoprono ruoli chiave nel governo locale ha l’obbligo di interrogarsi sull’azione svolta e sui risulatati che ne conseguono anche per supportare validamente chi sta in prima linea nel governo della cosa pubblica e rappresentare le aspettative di una comunità e di un elettorato che evidentemente ripongono fiducia nell’opera del PD, soprattutto quando si sono ottenuti ottimi risultati in termini di adesioni e si avvia un percorso politico per ulteriormente affermare, in una stagione di cambiamento, le linee del PD a tutti i livelli e in sinergia con essi“.

Raffaele Russo
Pasquale Cacace V. Sind

Qualche stupore ha suscitato, non solo nel PD, ma anche nell’opinione pubblica metese la recente decisione del Sindaco Tito di rimuovere dalla carica di assessore Raffaele Russo, tra l’altro iscritto al partito, e sostituirlo con Biancamaria Balzano che non è un’iscritta al PD. E’ vero che si è trattata di una decisione quasi obbligata per Tito per riequilibrare il rapporto di genere in seno all’esecutivo all’indomani della revoca dell’assessore Susanna Barba sostituita con Massimo Starita, ma la decisione del primo cittadino, anche per quel che Russo rappresenta, ha fatto storcere qualche muso e posto qualche interrogativo anche sul piano politico visto che trattasi di un esponente del PDsacrificato” senza neanche un informale confronto con la segreteria cittadina. Irritazione e disagio politico per la decisione assunta da Tito? “Rispettiamo l’autonomia del Sindaco che dal Partito può soltanto ricevere, attraverso un confronto critico, conforto e ulteriore sostegno affinchè le decisioni e l’azione amministrativa siano ancora più efficaci e positive anche sul piano politico” ha commentato Trapani.

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