Sant'Agnello,  Sorrento

Sanità in Costiera, malati oncologici sulle barricate per difendere il reparto a Sant’Agnello

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ospedale sant'agnelloSANT’AGNELLO – Nell’Asl Distretto 59 – Sorrento – si sta consumando uno scontro all’arma bianca sul trasferimento del servizio di Centro Raccolta Sangue dall’Ospedale di Sorrento alla struttura sanitaria di Sant’Agnello dove è stato deciso di ridimensionare i già ridotti spazi riservati dall’ormai lontano 2005 al reparto di Oncologia diretto dalla dottoressa Ester Di Palma. Una decisione che i vertici Asl Na3 Sud distretto 59 hanno assunto con una delibera –  N.54 del 26/02/2015 – di cui nessuno era a conoscenza, tanto più la responsabile del reparto che ieri mattina si è vista costretta a chiamare i Carabinieri per cercare di impedire un trasloco quasi forzato posto in essere da personale Asl senza che nessuna comunicazione formale e preventiva le fosse stata fatta quale responsabile. Per di più mentre erano in corso le visite ai pazienti che hanno assisitito direttamente e sconvolti a quanto è accaduto.

Quasi un parapiglia che ha coinvolto anche i vertici sanitari. In effetti è stato deciso di adibire due delle tre stanze in uso ai malati oncologici presso la struttura socio-sanitaria di Sant’Agnello al Centro di Raccolta Sangue che quindi lascerebbe Sorrento per trasferirsi a Sant’Agnello. Il reparto nel 2005 è stato attivato e destinato ai malati oncologici proprio in virtù delle risorse specificamente destinate a questa tipologia di assistenza socio-sanitaria cui hanno concorso gli stessi pazienti con donazioni volontarie. La conferma anche del forte legame che si è creato con la struttura e con la stessa responsabile che da dieci anni è stata preposta al delicato servizio di cura e riabilitazione di questi malati che hanno creato anche un’ Associazione, “Diamo vita ai giorni“, presieduta dalla prof. Angela Crimi. Alla notizia del trasloco si sono mobilitati pazienti, familiari, volontari e operatori per difendere questo spazio vitale istituito dalla stessa Asl con specifica destinazione.

Ieri mattina però la tensione è salita alle stelle sfociando addirittura in un vero e proprio parapiglia con l’intervento dei Carabinieri che, contrariamente a quanto si sta cercando di accreditare, sono stati allertati proprio dalla responsabile del Centro di Oncologia, la dottoressa Ester Di Palma: “Sono arrivati degli operai con scatole e mobilia per occupare le stanze in uso ai malati mentre visitavo i pazienti. Ho fatto presente che in qualità di responsabile non ho mai ricevuto formale notizia e disposizione di questa decisione per cui ho invitato a soprassedere al trasloco fino a quando non si chiariscono i fatti. Poiché si intendeva procedere comunque ho ritenuto fosse mio dovere chiamare i Carabinieri anche a tutela dei pazienti in quel momento presenti e quinti testimoni di tutto quanto è accaduto”. La situazione presto è degenerata anche per il forte disappunto manifestato dagli stessi malati a sostegno della Di Palma a sua volta accusata di ostacolare la decisione dell’Asl.

Alcuni testimoni hanno riferito che sia intervenuto anche il Sindaco di Sant’Agnello, Pietro Sagristani, presso il direttore Sanitario Giuseppe Boccia che è sopraggiunto nel reparto rendendosi protagonista di un vivace scambio di battute con una paziente, successivamente ricomposto per iniziativa dello stesso direttore che ha indetto un incontro per questa mattina alle 12 con l’intento di trovare una composizione della vertenza. “E’ paradossale quello che sta accadendo – spiega la dottoressa Di Palma – è mio dovere tutelare i pazienti e questo reparto che è nato ed è stato attrezzato con i fondi per l’oncologia e con le donazioni degli stessi malati e pazienti”. Oltre mille persone hanno sottoscritto una petizione per scongiurare il trasloco della struttura per far posto al servizio ematologico che lascerebbe l’Ospedale di Sorrento dove crescono disagi e malumori.

Anche perchè si sta registrando un processo di trasferimento di personale ospedaliero a quello distrettuale al di fuori di una specifica riorganizzazione interna. A pagare il prezzo più salato è il reparto di medicina dell’Ospedale di Sorrento e svolgendo qualche ricerca più approfondita, sembrerebbe che la politica non sia estranea a tutte queste operazioni. Ora si tratta di capire quali sono le reali motivazioni e chi spinge per trasferire questo Centro da Sorrento dove gli spazi disponibili stanno addirittura crescendo. Angela Crimi, presidente dell’Associazione “Diamo vita ai giorni”, suona il campanello d’allarme: “Da parte delle Autorità ci aspetteremmo un sostegno vista anche la tipologia di malati con cui ci interfacciamo. Invece sta accadendo inspiegabilmente il contrario e per questo siamo tutti molto preoccupati, anche perchè avvertiamo un clima ostile e la determinazione a portare a termine questo trasferimento”.

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