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Sorrento, Cuomo fa approvare una delibera per tentare di “far fuori” Fiorentino

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Giuseppe Cuomo
Giuseppe Cuomo

Marco Fiorentino
Marco Fiorentino

SORRENTO – Chi lo conosce parla di un Giuseppe Cuomo spaventato, anzi terrorizzato dalla paura di uscire sconfitto dal confronto elettorale con Marco Fiorentino di cui teme l’ascendente su un elettorato che ogni giorno che passa avverte sempre di più l’inadeguatezza dell’esecutivo uscente e manifesta l’ansia di un’inversione di rotta che rischia di mandare gambe all’aria il progetto di Cuomo&Co di aggiudicarsi la partita elettorale del 31 maggio. Solo così può spiegarsi la decisione di Cuomo di far approvare alla Giunta (mancano i voti degli Assessori Giuseppe Stinga e Federico Gargiulo) una delibera che dà mandato al dirigente Donato Sarno di procedere alla richiesta di risarcimento danni a carico di Fiorentino per la tragedia del primo maggio il cui giudizio, per la cronaca, è ancora pendente in Cassazione e vede il Comune di Sorrento estraneo al contenzioso come più volto evidenziato da Fiorentino anche in virtù della linea difensiva sin qui adottata dagli stessi legali di fiducia del Comune.

L’improvvisa sterzata rappresenta davvero l’ultima mossa tentata da Cuomo per cercare di sfuggire al confronto nelle urne. L’approvazione di questa delibera e degli atti conseguenti costituiscono anche la prova di un uso improprio da parte dei vertici amministrativi della funzione pubblica ricoperta. Se infatti un Sindaco e una Giunta, pur non ricorrendone le condizioni, adottano atti con l’intento di instaurare un contenzioso col l’auspicio che possano inficiare la candidatura di un concorrente, (non solo Fiorentino, ma un qualsiasi cittadino considerato scomodo) allora ci si trova di fronte a un uso, anzi a un abuso della funzione istituzionale in grado addirittura di ingenerare danno allo stesso Ente per i possibili risvolti giudiziari.

Cinque anni di gestione assoluta e posta al di fuori di qualsiasi serio controllo, una spesa pubblica fuori misura finalizzata ad alimentare prevalentemente un circuito del consenso neanche gli  sono sufficienti per fargli affrontare con fiducia la campagna elettorale? Possibile che un Sindaco debba aggrapparsi a una vicenda tragica, quanto indipendente dalla volontà di chicchessia e che, fatalità ha voluto, provocasse due vittime innocenti, per tentare di restare in sella al Comune? Qui non si sta parlando di cattiva o perversa amministrazione, quanto di morti accidentali per le quali il Sindaco dell’epoca si è ritrovato a risponderne, man on nella qualità di primo cittadino, quanto di ufficiale di governo. Pertanto il Comune è estraneo al contenzioso e neanche è in grado, se non commettendo un abuso ingiustificabile, di addebitare l’eventuale risarcimento in capo al solo Fiorentino!

Veramente si sta scherzando col fuoco e senza riguardo, speculando su una vicenda che avrà il suo iter giudiziario con tutte le conseguenze e relative responsabilità a prescindere da quanto Cuomo&Co hanno armeggiato con l’unico intento di danneggiare la candidatura di Fiorentino. Nell’esposto presentato da un altro Fiorentino, Rosario, contro l’attuale primo cittadino vengono riferite vicende e cointeressi che hanno un valore e implicazioni molto più gravi di tutto il resto e su cui sarà sempre troppo tardi far piena luce. Nonostante tutto da parte di Marco Fiorentino non sono venute mai strumentalizzazioni di sorta e personali nei confronti di Cuomo o di altri Assessori.

Il confronto che Fiorentino sta promuovendo in questa tornata elettorale è fondato sull’esito di questi 5 anni di amministrazione, sui risultati conseguiti e i fallimenti incassati, null’altro! Forse è proprio per sottrarsi a un giudizio impietoso e a un esame senz’appello che Cuomo ha giocato l’ultima carta! Se qualcuno gliel’ha consigliato, forse non deve volergli molto bene! Quel che è certo è che se ne vedranno delle belle in questi sessanta giorni di campagna elettorale, visto che le schermaglie mediatiche alla fine hanno lasciato spazio ai veri mandanti di un’operazione di killeraggio politico-elettorale senza eguali e il cui esito può rivelarsi un boomerang per Cuomo e per il suo entourage.

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