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A Meta è scontro sul destino del PD tra Giuseppe Tito e Paolo Trapani

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Paolo Trapani
Paolo Trapani

Giuseppe Tito
Giuseppe Tito

META – Non si è fatta attendere la replica di Paolo Trapani, ex sindaco e reggente del circolo cittadino PD, agli annunci di commissariamento della sezione metese pervenuti a mezzo stampa da parte di Giuseppe Tito sindaco della città dalla scorsa primavera che su Agorà di sabato 13 dicembre ha fatto filtrare la notizia di un avvenuto commissariamento del circolo metese. L’ex primo cittadino Trapani che è subentrato, in qualità di presidente del circolo, a Nicola Mollica segretario cittadino dimessosi dopo l’insuccesso alle elezioni amministrative, ha scritto a Venanzio Carpentieri, coordinatore provinciale di Napoli del PD, per chiedere lumi sulla situazione del circolo e per intraprendere una seria rioganizzazione del partito da troppo tempo abbandonato a sè stesso mentre aumetano le tensioni e le contraddizioni interne al partito.

Scrive Trapani: “In qualità di reggente del circolo PD di Meta a seguito delle dimissioni del coordinatore locale Nicola Mollica, avendo appreso dalla stampa del commissariamento del circolo di Meta, invece che come tutti noi auspicavamo la convocazione del congresso straordinario, faccio presente quanto segue: premesso che  lo statuto regionale del nostro partito all’art. 12 recita testualmente che “ Il Coordinamento può approvare una motivata mozione di sfiducia nei confronti del Coordinatore con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei componenti. In tal caso, entro e non oltre trenta giorni, il Segretario provinciale procederà alla convocazione dell’Assemblea del Circolo per l’elezione del Coordinamento e del Coordinatore”; il Coordinatore del circolo di Meta si è dimesso il 6 giugno scorso e sono trascorsi quindi sei mesi senza alcuna convocazione dell’Assemblea del Circolo; la nostra base da mesi attende di tornare protagonista dei processi decisionali del PD locale, motivo per cui da più parti e da tempo si è annunciato il congresso straordinario e si attende la convocazione prevista dallo Statuto Regionale; la stampa locale ha riportato che il congresso si sarebbe svolto nel mese di dicembre, alimentando le aspettative di molti iscritti; visto che questa vacatio non è più tollerabile, ed è urgente e necessario restituire agli iscritti il loro potere di decidere il nuovo gruppo dirigente locale; sussistono le condizioni politiche per celebrare entro la fine dell’anno il tanto atteso congresso, confido nella sensibilità politica del Coordinatore Provinciale, perché possa essere convocato il Congresso straordinario al più presto. Restando in attesa di un sollecito riscontro e a disposizione per ogni eventuale chiarimento”

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