Diario Politico©Raffaele Lauro,  Sorrento

Mastellone, appello alle forze della politica territoriale

Stampa

di Gaetano Mastellone

mastelloneOBIPer il bene dell’intera Comunità peninsulare mi auguro che la classe politica si avvii verso un ricambio generazionale e che si apra ai pareri dei tecnici non politicizzati e alla società civile. Mi auguro che le varie strutture associative di categoria dimostrino più interesse e disponibilità a “fare strategia”, invece di gestire solo attività e tessere. Oggi si cresce lavorando e discutendo insieme, uniti in un ”team di lavoro”. Con i dati economici peninsulari così negativi che partono sin dal lontano 2005, anche il 2013 ha visto il PIL regredire, e con l’impressione che ancora oggi non siano stati “ben metabolizzati”, si avverte che, senza una precisa strategia di cambiamento, non si va da nessuna parte. Si sprofonderà ancora di più. Non bastano gli incrementi a due cifre su arrivi-presenze turistiche quando i fatturati restano fermi, o crescono poco.

La crisi è stata scaricata sull’occupazione determinando meno ricchezza. Il commercio è in fase di stallo. Non appare esserci una visione d’insieme. I macro problemi delle città della penisola sono sempre gli stessi e irrisolti da anni. E’ necessario fare “squadra”, e fare “punto e a capo”. Non basta scrivere che, tutto sommato, “viviamo in un bel posto“, occorre avviare un forte cambiamento. Non voglio sta qui a fare l’elenco dei problemi che abbiamo, vorrei che si risolvessero. Non vorrei più vedere Cittadini “zerbini” che ringrazia leccando quell’assessore che gli concede un qualcosa che, nella maggior parte dei casi, è dovuto. Oltre a risolvere il problema immediato del 2015, c’è da risolvere, e decidere, come dovrà essere la penisola sorrentina del 2030! Sembrano date assai lontane, ma credetemi sono date assai vicine. Ci vuole un antidoto ai mali endemici riassumibili nei seguenti difetti da cui guardarsi e abbattere: pressappochismo, infantilismo, incompetenza, arroganza, familismo, clientelismo, rozzezza estetica, trasformismo, provincialismo, disfattismo, sospetto, dietrologia, irriconoscenza, individualismo, rassegnazione.

Nei momenti difficili le città turistiche, o i territori turistici, almeno quelli organizzati e dotati di visione, studiano e assumono approfondite riflessioni al fine di compiere le scelte coraggiose, e strategiche, per il loro futuro e per il loro sviluppo territoriale. Oggi siamo nel pieno del tunnel della crisi, almeno questo lo sappiamo tutti, e purtroppo noto che la viviamo in modo completamente disorganizzato. Gli atteggiamenti che abbiamo verso i vari, enormi, problemi sono sempre gli stessi; attesa e disinteresse al nuovo. Bisognerebbe cercare di attuare anche una strategia di marketing territoriale efficace, a ombrello. Su quest’argomento sappiamo di cosa si tratta? Troppo dilettantismo. Bisognerebbe avere un unico documento strategico di sviluppo territoriale, magari sotto “il cappello” di tutti i Comuni della Penisola Sorrentina. Noto invece, e lo dico da anni, troppe iniziative volenterose ma scoordinate fra loro. Iniziative che prese singolarmente possono apparire valide, però inserite in un contesto unico di territorio sono assolutamente da rivedere perché spesso in contraddizione fra loro. In un periodo dove soldi pubblici, o privati, ce ne sono pochi, bisogna saper programmare con visione, e oculatezza, per fare quel che serve allo scopo. Bisognerebbe anche capire, in modo definitivo, qual è il ruolo della Fondazione Sorrento, che di “roboante” ha solamente il nome e il grandissimo Presidente.

Un commento

  • Gaetano d'esposito

    Approfittiamo dell’articolo del Sig. Mastellone e della redazione del portale, per rinnovare pubblicamente la disponibilità della nostra organizzazione per la realizzazione (GRATUITA) di un piano strategico di sviluppo basato sul “DESTINATION MARKETING” per la nostra amata città: Sorrento.
    Siamo pronti per sviluppare uno studio strategico (e successiva implementazione) per lo sviluppo turistico reale della città, ascoltando le esigenze ed esperienze dei turisti, le loro difficolta nel vivere la nostra amata Sorrento. Un piano di sviluppo strategico che tenga presente di TUTTI gli attori coinvolti nella creazione dell’offerta turistica, senza tralasciare il ruolo fondamentale dei lavoratori impegnati nel settore e dei cittadini che in modo indiretto devono convivere con la quotidianità del flusso turistico locale.
    Ecco di cosa si tratta in breve:
    Il destination management richiede una coalizione di varie organizzazioni ed interessi verso un obiettivo comune. Il ruolo di una Destination Management Organization dovrebbe essere quello di guidare e coordinare le attività nel contesto di una strategia coerente. NON CONTROLLA le attività dei partner ma raggruppa RISORSE ed ESPERIENZA, oltre ad un grado di INDIPENDENZA ed OBIETTIVITA’, per indicare la strada verso la crescita.
    Il Destination Management è la strategia di gestione coordinata di tutti gli elementi che compongono una destinazione (attrazioni, amenità, accessibilità, marketing e pricing), e pertanto richiede un approccio determinante per collegare tutte queste entità, talvolta molto DISTANTI tra loro, al fine di garantire una MIGLIORE gestione della destinazione. Un management coordinato può aiutare ad evitare uno SPRECO di forze nell’ambito della promozione, dei servizi offerti, della formazione, del business support ed identifica eventuali lacune non ancora colmate.
    Sin dalla prima fase del processo di pianificazione strategica, è importante che la DMO costruisca solide basi per il futuro, valutando l’attuale situazione e fissando una VISIONE ispiratrice e TRAGUARDI per il futuro.
    Nel corso della fase di analisi della situazione, una accurata valutazione della competitività della destinazione può essere operata grazie al metodo SWOT (Strength, Weaknesses, Opportunities and Threats)
    • Ricerca ed analisi del mercato e della concorrenza
    • Analisi SWOT (punti di forza, debolezze, opportunità e pericoli)
    • Sviluppo della visione, degli obiettivi e delle azioni da intraprendere

    Tale ricerca deve essere orientata inizialmente al mercato e sotto molti aspetti è parte integrante del processo di marketing:
    • Identifica potenziali opportunità di mercato per la destinazione
    • Valuta realisticamente le risorse disponibili
    • Include una stima delle altre destinazioni in modo tale da favorire un’analisi competitiva

    Condurre un’adeguata analisi significa investire sulla qualità della ricerca: alcune questioni preliminari aiutano a delineare un quadro più preciso del settore che si va ad analizzare:
    • Come si comporta il prodotto turistico?
    • Quali sono le dimensioni complessive della domanda turistica e del suo impatto?
    • Performance di mercato (come occupazione, numero dei visitatori)
    • Guadagni e redditività
    • Alti e bassi della domanda, periodi di diseguaglianza tra domanda e offerta…….

    Senza dilungarci ulteriormente …..

    Restiamo a disposizione dell’amministrazione comunale di Sorrento
    Gaetano d’Esposito
    http://www.destinationmarketing.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


*