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Sorrento: Marco Fiorentino si può candidare…In appello due anni senza interdizione

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Marco Fiorentino
Marco Fiorentino

SORRENTO – La sentenza d’appello che dimezza la condanna per omicidio colposo a carico di Marco Fiorentino – due anni con pena sospesa – ha un effetto “politico” diretto: Fiorentino si può ricandidare alle elezioni qualora decidesse di farlo. Infatti non è contemplata l’interdzione dai pubblici uffici statuita dal primo grado: quando il Tribunale gli comminò una pena di 4 anni e 2 mesi oltre l’interdizione di 1 anno e 2 mesi. Il caso giudiziario, ricordiamolo, riguarda l’incidente del 1 maggio a Piazza Sant’Antoninio quando l’improvviso crollo di una gru provocò la morte di Teresa Reale e Claudia Fattorusso Morelli. Imputato per omicidio colposo nella sua veste di sindaco (tra gli altri imputati anche il parroco e il titolare della ditta che, nel frattempo, è deceduto) Fiorentino ha ingaggiato senza dar adito a clamori la lunga battaglia legale per il cui esito c’era grande attesa soprattutto da parte dei suoi avversari politici che ne temono il ritorno sulla scena elettorale alla scadenza del mandato di Giuseppe Cuomo.

L’INTERDIZIONE DAI PUBBLICI UFFICI

In effetti la sentenza di appello sgombera il campo dall’ipotesi di un “riposo elettorale forzato” per Fiorentino che, qualora lo volesse, può riaccendere i motori e mettere in campo la squadra che lo accompagnerà nella grande sfida a Cuomo. Come funziona l’interdizione dai pubblici uffici? Rientra tra le pene accessorie e, in quanto tale, segue la definitività della pena principale. Può essere perpetua o temporanea. L’’interdizione perpetua consegue alla condanna all’ergastolo oppure ad una condanna non superiore ai cinque anni di reclusione, mentre l’interdizione temporanea consegue ad una condanna non inferiore ad anni tre. In ordine alla durata dell’interdizione temporanea essa non può avere una durata inferiore ad un anno nè superiore a cinque. Praticamente se ne è discusso in tutte le salse in occasione della condanna definitiva subita da Silvio Berlusconi in Cassazione. Per quanto concerne gli effetti che scaturiscono dall’interdizione dai pubblici uffici essi sono indicati nell’art 28 c.p. e pregiudicano i seguenti diritti:

  • diritto di elettorato o di eleggibilità in qualsiasi comizio elettorale e di ogni altro diritto politico
  • ufficio di tutore o di curatore
  • gradi e dignità accademiche
  • stipendi, pensioni ed ogni altro assegno a carico dello Stato

Quando saranno pubblicate le motivazioni della sentenza sarà chiaro il contesto nel quale è maturato il giudizio d’appello. Per tutto il resto spetta soltanto a Marco Fiorentino (e agli elettori) decidere sul proprio futuro politico a Sorrento.

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