Piano di Sorrento

Villa Fondi, Ruggiero “bloccato” dagli interessi incrociati e trasversali!

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Metropolis 19 settembre 2013
Metropolis 19 settembre 2013

PIANO DI SORRENTO – Per farsi un’idea attendibile sulla “querelle Villa Fondi” suggeriamo la lettura dello speciale pubblicato oggi da Salvatore Dare sul quotidiano Metropolis che ricostruisce puntualmente il caso e riepiloga le posizioni, sull’argomento, dei tanti protagonisti tra amministratori locali, imprenditori privati, rappresentanti del comitato civico. Intanto dal Comune, almeno fino a questo momento, non è partita la lettera all’indirizzo del Comitato (che martedì 24 settembre terrà una nuova assemblea pubblica al Centro Culturale, ndr) come aveva annunciato il sindaco Giovanni Ruggiero. Il quale stamattina ha pure incontrato Gianni Iaccarino che l’ha sollecitato a dare riscontro a quanto scaturito dall’assemblea evidenziando che, all’occorrenza, l’opposizione si potrebbe far carico di convocare il Consiglio comunale per respingere la proposta di project.

Salvatore Cappiello
Salvatore Cappiello

In effetti nella maggioranza il silenzio del vice sindaco Salvatore Cappiello equivale alla conferma di un suo impegno costante per uscire dall’impasse in cui sembra essersi cacciato il primo cittadino scatenando diverse reazioni interne al gruppo di maggioranza dove si sono registrate varie prese di posizione. In privato l’orientamento a sostenere il project conta molti più numeri di quelli che in pubblico si dichiarano contrari alla privatizzazione. In effetti quasi tutti davano per scontata l’operazione (pensate ai 14 posti di lavoro che si creano!), ma l’improvviso stop imposto al progetto dai mal di pancia interni e poi dal Comitato Civico hanno finito col cambiare le carte in tavola! Sono emerse differenziazioni, sottili distinguo giocati con la sintassi e con la punteggiatura nei comunicati ufficiali o con i silenzi stampa, ma anche con le contraddizioni frutto forse anche del pressing dei privati ansiosi di avere una risposta definitiva favorevole al progetto che hanno redatto e presentato. Allora ci si chiede: perchè c’è tanto imbarazzo nel Sindaco e nella sua maggioranza nel dichiarare tramontata ogni ipotesi di privatizzazione se questa è la determinazione cui in effetti dicono di essere già giunti? Dove sta scritto che il Comune, a prescindere dal caso specifico, debba per forza accogliere le proposte che liberamente riceve da parte privata per realizzare un’iniziativa imprenditoriale avvalendosi di un bene pubblico? Se la proposta non è preconfezionata e se non sussistono precedenti impegni assunti da parte di Amministratori nei confronti dei privati, il problema non si pone perchè è evidente che su quest’ipotesi la libera iniziativa imprenditoriale non ha riscosso l’interesse e la convenienza dell’Ente. Per questo non è fattibile! Se invece, come alcuni sono portati a credere, l‘input ai privati potrebbe essere venuto proprio da parte pubblica, allora il discorso cambia così come cambiano gli scenari e le implicazioni sotto tanti punti di vista. In questo senso proprio Cappiello, peraltro nominato vice sindaco per fare qualcosa di più rispetto a quanto fatto fin’ora, ha l’obbligo di uscire allo scoperto! Nel frattempo si dice stia portando a termine la “rivoluzione” degli uffici e del personale scatenando però una serie di forti reazionimalcontenti tradottisi, per il momento, nella sospensione dell’approvazione della delibera di giunta per il cui varo l’assessore Rossella Russo avrebbe chiesto la presenza e la sottoscrizione da parte di tutti i componenti della Giunta (al momento è assente Vincenzo Iaccarino, ndr). Infine, come nota giustamente l’articolista di Metropolis, la presa di posizione del consigliere di opposizione Antonio D’Aniello accresce gli equivoci e soprattutto evidenzia l’esistenza di quella tarsversalità di interessi sin’ora mai dichiarata e che stona rispetto a quanto lo stesso esponente del PD ha scritto sul proprio blog indossando le vesti di “paladino” dei privati e tutor di Cappiello!

Un commento

  • Gennaro

    14 posti in palio da spartire, ecco cosa tiene saldamente uniti, in un patto di sangue, i proponenti, e quanti trasversalmente(tra assessori e consiglieri) fanno “il tifo” per il progetto ….altro che interesse per la cultura e per il bene pubblico…75% di voti non si prendono a chiacchiere ma promettendo concretamente posti di lavoro…E gli impegni, i patti vanno mantenuti…Ma dietro ci dev’essere ben altro…E’ del tutto evidente che attualmente come è strutturata la Villa non potrebbe rendere nulla… Per trasformare però Villa Fondi nella gallina dalle uova d’oro, occorrono necessarie e sostanziali trasformazioni urbanistiche, radicali, un vero cambiamento di destinazione d’uso (molto di più di quanto proposto nello stesso “prudente” project financing)con il beneplacito della Sovrintendenza(assai silenziosa finora sulla vicenda, che pure la riguarda non fosse altro per la presenza di un Museo, un suo ufficio e tanto di personale distaccato ). Si andrebbe a creare un unicum che si completerebbe con l’area parcheggio a Via Delle Rose e il rinnovato Porto di Marina di Cassano? A quel punto i tanti tasselli sparpagliati formeranno un unico puzzle…Ed allora sì che l’affare diventerebbe appetibile …Riusciranno i nostri eroi del Comitato civico a fermare questo piano perfetto? Chissà? Chi vivrà vedrà…

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