Sorrento

Piano Sociale di Zona, Izzo confermato coordinatore, per ora fuori Meta e Vico

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SORRENTO – Si è riunito questa mattina a Sorrento il Coordinamento Istituzionale dell’ambito territoriale Napoli 33 per la gestione in forma associata del Piano Sociale di Zona a seguito dell’approvazione da parte dei Consiglio Comunali dello schema di convenzione. Gennaro Izzo, già coordinatore di piano, è stato riconfermato nel ruolo dai Sindaci e Assessori convenuti, ad eccezione dei Comuni di Vico Equense e di Meta che non hanno approvato nei tempi prescritti l’adesione alla convenzione. Il Comune di Meta, con un comunicato stampa, ha annunciato che l’adesione è stata rinviata al “…Consiglio comunale che sarà convocato per lunedì prossimo l’approvazione della Convenzione riguardante l’adesione di Meta al nuovo ambito del Piano sociale di zona.
Tuttavia, fin dalla seduta di ieri sera è stato chiaro che il ‘si’ sarà condizionato al chiarimento di una serie di questioni, quali la limitazione a cinque del numero dei futuri componenti del Coordinamento istituzionale del Piano.

Sul tavolo del nuovo organismo, destinato a organizzare e gestire i servizi sociali anche in penisola sorrentina, anche la questione della sede di Montemare, di proprietà del comune Meta e attualmente destinata ad ospitare alcuni servizi destinati ai bambini“.

A scanso di equivoci la maggioranza del sindaco Paolo Trapani ha specificato: “Deve essere chiaro a tutti che in prospettiva l’adesione e la permanenza del nostro comune al Piano sociale dovrà avere come orizzonte il superamento delle criticità che in passato ci hanno portato ad uscire dall’organismo“. Entro il 15 settembre 2013 occorrerà approvare il Piano Sociale di Zona per cui il Coordinamento ha auspicato uno sforza straordinario di tutti i preposti per non mancare questo obiettivo fondamentale per rendere operativo il Piano.

Sorrento resta comune capofila con responsabilità di coordinamento e di gestione delle risorse con relativa rendicontazione. Ora i Comuni di Vico Equense di Meta hanno tempo fino al 15 settembre per aderire o per restare fuori e  gestire in proprio uno dei settori nevralgici di ogni attività amministrativa.

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