Sorrento

Fiorentino, emendamento al bilancio “il racket sulla mobilità”. Non privatizziamo il parcheggio

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A Sorrento il consigliere comunale Rosario Fiorentino ha formalizzato al Sindaco Giuseppe Cuomo l’emendamento al bilancio sul tema parcheggi che pubblichiamo integralmente.

di Rosario Fiorentino*

Il lascito di A. lauro: da parco dei divertimenti per bambini a parcheggio da affidare a privati, un parcheggio che incassa mediamente circa 1.000.000 di euro all’anno. Spende i soldi per il mutuo e paga 4 dipendenti, riportando un discreto profitto annuo . Ha circa 400 posti auto su tre livelli di cui 130 posti in abbonamento alla modica cifra di 60 euro al mese per lavoratori nella città. 2 euro la tariffa oraria e 10 euro l’ora la sosta dei pullman in superficie mentre pagano 3 euro per far salire o scendere le persone sull’area esterna di sua pertinenza. Adesso che funziona lo daranno a privati. Liberiamo il parcheggio Correale, parcheggio di tutti i sorrentini e aboliamo il pizzo sulla mobilità, da un certo punto in poi la sosta delle vetture è stata soggetta ad una tabella indiretta che ha avuto un suo peso nell’economia delle famiglia. In Italia è sempre attiva la mente speculativa ed i cittadini ahimè sono tormentati da amministratori che non hanno più di che immaginarsi pur di sottrarre risorse dalle tasche dei lavoratori. Dapprima senza giustificazione e poi man mano con leggi e leggine per legittimarlo, questo vero e proprio pizzo è diventato uno dei tanti tormentoni che affliggono gli automobilisti italiani.

Coloro che si servono di qualche veicolo per le proprie necessità hanno quindi da fare i conti con parchimetri ,strisce blu e con la contravvenzione per divieto, che in alternativa, spetta a chiunque quei conti proprio non vuole farli.

Insomma un bell’esempio di speculazione sul bisogno di mobilità da cui è difficile sottrarsi. Questa brillante idea di fare cassa ha avuto molti proseliti, insomma è piaciuta a tanti che nei modi più vari hanno costruito attraverso il tempo, fortune con iniziative private, società, ,ecc., tutte puntando a trarre vantaggi dagli utenti sempre più costretti a piegarsi innanzi al pizzo parcheggio a tutti i costi . Anche la spinta a costruire nel sottosuolo posti auto è stata accelerata e condizionata dalla politica sulla viabilità e la mobilità del soprasuolo.

immaginate in una città come Napoli con strisce blu dappertutto, parcheggi privati fino a 5 euro l’ora nella zona del vomero ,come la necessità di sostare la vettura trasformi in facili prede gli automobilisti con il rischio di beccarsi infine anche la multa. Divieti di sosta spesso senza senso in quanto vigenti in strade dove la sosta non intralcerebbe per niente lo scorrimento del traffico. oggi lo scenario è tragicomico: intere comunità affidano la congruità dei loro bilanci alle contravvenzioni per divieto di sosta ed ai parcheggi a pagamento. addirittura il capitolo multe è nelle previsioni di bilancio.

Una contraddizione che la dice lunga sul modo di interpretare il buongoverno. loro dovrebbero tutelare i nostri interessi, dovrebbero esserne i garanti ed invece per rendere congrui i bilanci debbono auspicare che un numero sempre maggiore di automobilisti becchino contravvenzioni e paghino grattini. se non è conflittuale questa cosa qui!! in linea di massima a qualcuno potrebbe fare comodo non istituire le soste gratuite, non rimediare e prevenire l’incorrere nelle contravvenzioni ed insomma fare di tutto per non cambiare niente.

il benpensante poi ci ribadisce che quei soldi comunque entrando nelle casse comunali ci ritornano come servizi. Io mi fermerei qui ! anche perché questo giro lungo di moneta lo possiamo eliminare concedendo direttamente la libera fruizione dell’area di sosta e abolendo la tassa. E’ opportuno evitare che i soldi arrivino nelle mani di certi politici perché  poi è molto semplice: c’è un parcheggio di tutti ed una tassa ingiusta. Io elimino la tassa e rendo un importante servizio a costo zero. Non è forse questo ciò che spetterebbe fare a chi governa la città??

io amministrazione comunale che sto dalla parte del cittadino ho realizzato o non ho realizzato l’obiettivo di rendere un servizio alla comunità riducendo al minimo i costi? più servizio pubblico di così si muore. se poi riuscissimo ad immaginarci questo meccanismo esteso a tante iniziative inerenti servizi su bisogni importanti delle persone (raccolta rifiuti, energie alternative ecc.) tanti soldi non verrebbero estorti ai cittadini, non circolerebbero e non entrerebbero nel giro della politica. Sono già tante le “entrate” con una resa dei servizi mediocre e tanto spreco.

D’altronde il politico che amministra non si complica la vita: riempie di tasse il cittadino fino a strozzarlo ed ecco che con il denaro razziato può anche governare (a modo suo, s’intende, facendo la spesa con i nostri soldi) a chi vada quel denaro lo possiamo immaginar! chi invece ci rimette è’ il lavoratore che vede il frutto delle sue fatiche divorato dal fisco. paghi qua, paghi là ed alla fine dell’anno il 65% del frutto del tuo lavoro se lo beccano loro. Le tasse sono sempre state considerate una sorta di specchio della giustizia sociale di un paese.

Forse chi governa dovrebbe distinguersi proprio nel ridare equilibrio a quella giustizia oggi malridotta e proporre rimedi e soluzioni che siano alternativi alla gabella. Insomma bisogna dire basta a questo andazzo. Il cittadino non è un limone da spremere e il governo della città non può confondersi con la gestione di un’azienda privata con finalità lucrative. noi diciamo basta pagare, bisogna ridurre le tasse e rendere un servizio pubblico ai residenti con una destinazione di 70 posti auto gratuiti (sosta massima di 2 ore ) all’interno del parcheggio Correale, sarebbe un piccolo passo, un segnale di apertura verso i cittadini tormentati dal fisco che ha raggiunto percentuali uniche al mondo, impossibili da sostenere per la maggioranza degli italiani.

(nemmeno ai tempi dei romani o servisse magari per finanziare una rivoluzione che renda il mondo un’isola felice) denaro disperso in mille rivoli da destinarsi ad una politica ottusa, corrotta, clientelare, incapace e disposta solo a favorire interessi di pochi, con la conseguenza di allargare enormemente le fasce di povertà ed ampliando il divario tra ricchi e poveri.

Un buon governante progetta il futuro nostro e dei nostri figli favorendo la partecipazione alla vita politica dei cittadini (democrazia) e non riducendoci a mere pedine di un gioco d’interessi di cui siamo vittime inermi. La tassa è cosa vostra, il parcheggio Correale è un parcheggio comunale, e chiediamo che venga restituito alla città.

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