Diario Politico©Raffaele Lauro,  Sorrento

Sorrento violenta, ancora aggressioni a suon di coltelli…

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coltello

A Sorrento ancora una lite è finita a coltellate tra giovanissimi ormai adusi all’uso di lame per minacciare e per regolari i conti di scontri che scoppiano, quasi sempre per futili motivi, ma che animano risse violente alimentate da alcool e droga. Per troppo tempo l’ipocrisia di una città che non vuole confrontarsi con la realtà, ha impedito che si affrontassero di petto problematiche connesse allo scarso controllo del territorio cui devono sovrintendere, in primo luogo, le forze dell’ordine. Un territorio facilmente controllabile è stato lasciato per troppi anni privo di una serie azione di controllo e di prevenzione lasciando campo libero, o quasi, a una delinquenza locale che troppo spesso tocca ambienti della cosiddetta “Sorrento bene” contaminata da realtà esterne che coltivano presenze e affari lucrosi in loco…

Inutili, o inascoltati, sono i richiami di solitari ammonitori che, da osservatori qualificati, rilevano una crescente situazione di allarme sociale dovuta a un’escalation criminale che sembra essersi impadronita della Costiera gestendo traffici di droga e investendo capitali sporchi in attività commerciali, turistiche e sale giochi. Gli Amministratori locali sicuramente devono e possono fare di più, magari investendo meno risorse in attività ricreative o pseudo-turistiche per privilegiare interventi di prevenzione della sicurezza attraverso il potenziamento dei sistemi di video sorveglianza e attuando un maggiore controllo sul territorio concertato e coordinato tra i diversi agenti preposti. Senza una seria e collettiva presa di coscienza l’immagine della Costiera è destinata rapidamente a degradare venendo assimilata a quella pessima di altre realtà limitrofe. Non che si debba perpetuare il modello di una Penisola Oasi di benessere e tranquillità a prescindere dalla realtà, ma sicuramente non ci si può permettere il lusso di finire, un giorno si e uno no, sulla stampa e in televisione per reati compiuti da diversi attori che trovano campo fertile in penisola sorrentina. Intanto il numero di zingari e di persone sospette che si aggirano per tutto il territorio è cresciuto in modo esponenziale e nessuno sembra rendersi conto che questa gente, oltre a infastidire e a condizionare le libertà individuali, svolge una funzione di “sentinella” e quindi di controllo del territorio per conto di terzi che decidono di delinquere in Penisola dove certe cose non sono tanto familiari e le persone sono complessivamente impreparate a fronteggiare questo tipo di situazioni.

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