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In Costiera l’ombra di Sagristani nelle grandi manovre UdC

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Pietro Sagristani

META – La fantasia certamente non manca alla politica che sta costantemente alla ricerca di un’identità in grado di garantirle sopravvivenza e soprattutto spazi di negoziazione politica. Succede così che due consiglieri, di cui uno vice sindaco e l’altro vice presidente del consiglio comunale, espressioni quindi della maggioranza, decidano di passare nelle file di un partito che però sta all’opposizione: l’UdC. Nessun problema: aderiamo al partito, ma restiamo al nostro posto, cioè al governo, ben incollati alle poltrone verrebbe da dire. Un’operazione concordata con l’UdC a livello provinciale, come confermano dalla maggioranza con un comunicato ufficiale: “….Dopo aver concordato l’adesione con i vertici provinciali dell’Udc, è stato formalizzato il passaggio del vice-sindaco Raffaele Russo e del vice-presidente del consiglio comunale Luciano Maresca al gruppo consiliare del partito di Cesa e Casini

Paolo Trapani

Le ragioni della nostra decisione sono da individuare nell’adesione ai valori moderati che ispirano le scelte dell’Udc a livello nazionale e che si concretizzano anche a livello locale nei principi della trasparenza e della buona amministrazione a fianco dei cittadini. In questa ottica resta confermata e rafforzata la nostra permanenza nell’ambito della maggioranza che governa Meta», spiegano Russo e Maresca. Sulla questione interviene anche il sindaco Paolo Trapani  che è disponibile ad avviare un confronto collaborativo con il gruppo per dare ulteriore impulso all’azione amministrativa della giunta comunale. «Appare ridicolo il tentativo di chi oggi vorrebbe far passare il concetto che, con l’adesione al gruppo dell’Ucd, il vice-sindaco ed il vice-presidente del consiglio comunale, si collochino all’opposizione, solo perché fino ad oggi l’unico componente del gruppo è stato in minoranza. Molti dimenticano, infatti, che l’Udc non si è presentato alle elezioni e quindi una presunta vocazione all’opposizione è semplicemente strumentale e denota una concezione della politica molto semplicistica», precisa il primo cittadino. A ben vedere l’operazione metese coincide nei tempi con la rivendicazione a Sorrento, sempre da parte dell’UdC, della presidenza del consiglio. In pratica la conferma di un’azione posta in essere da Pietro Sagristani, leader dell’UdCpeninsulare, per ridefinire equilibri e rapporti di forza interni all’UdC nella prospettiva delle elezioni politiche nazionali. Tanto più all’indomani della sorpresa per l’iniziativa assunta dai 5 sindaci della Penisola di rivendicare un posto in Parlamento per uno di loro.

Giovanni Ruggiero

Il più accreditato per la candidatura sarebbe proprio Giovanni Ruggiero, sindaco di Piano di Sorrento, che avrebbe avuto qualche promessa proprio dall’UdC o, meglio, da quella parte dell’UdC che mal digerisce il modo di operare di Sagristani. L’assessore provinciale, che pure ha annunciato di essere candidato per il Comune di Sant’Agnello, non ha rinunciato a giocarsi la partita delle elezioni politiche, tanto più se all’orizzone si prospettano candidature come quella di Ruggiero che lo metterebbero definitivamente fuori gioco. Una scelta, quella di Meta, che getta le basi per future alleanze visto che l’uomo forte della politica metese, Giuseppe Tito, ha costituito il gruppo “Meta prima di tutto” in questo senso copiando la denominazione con cui Sagristani ha caratterizzato il suo movimento civico “Sant’Agnello prima di tutto“. Quindi all’unione dei sindaci Sagristani oppone l’unione di consiglieri in tutti i Comuni pronti a sostenerne la candidatura, magari sul doppio fronte di Camera e Senato.

6 commenti

  • Mario Coppola

    La poltrona “prima di tutto”
    o di sindaco di Sant’Agnello o una in parlamento
    L’importante e’ salire su una poltrona!!!
    Infatti si e’passati dalla DC al PD ed ora all’UDC
    E il bello e’ che nel nostro paese di pecore questa logica viene anche premiata!

  • piero

    C’e’ bisogno di Migliorare la qualità della politica e l’efficienza del Parlamento!!! Migliorare l’efficienza del Parlamento introducendo al suo interno un dato numero – calcolato da un modello matematico – di deputati sorteggiati tra i normali cittadini. Per una più alta qualità delle leggi e per creare una reale rappresentanza. A proporlo un saggio interdisciplinare scritto a dieci mani da due economisti!
    Questa notizia soprendente, secondo me potrebbe essere molto valida in quanto provocherebbe una vera rivoluzione culturale nel paese e nei cittadini,finalmente veri protagonisti. Si dimostrerebbe che la scienza può contribuire a rendere migliore un sistema politico «malato alla radice», che oggi crea sempre più «distacco tra elettorato ed eletti». Quando invece, per sanare la spaccatura, basterebbe «affidare la legislazione del nostro Paese a chi non sta nella grande macchina della politica e creare una democrazia contaminata da un’estrazione a sorte dei suoi protagonisti». Ovviamente quest’esperimento servirebbe per introdurre all’interno dell’istituzione parlamentare una componente di legislatori fatta di cittadini, selezionati tramite sorteggio, che possa funzionare da reale rappresentanza dei loro bisogni. Chi puo’ dire che non funzionerebbe? Ci puo’ dire che non azzerebbe di colpo il “pietoso” e “becero” teatrino politico? Chi puo’ dire che un esperimento di tal genere non possa servire alla nostra democrazia che necessita di una riforma strutturale? Affidare la legislazione ai politici per caso, secondo me, sarebbe una scommessa non diversa di quella che abbiamo fatto ogni volta che ci siamo fatti rappresentare da politici di professione. A volte basta uscire fuori dagli schemi e fare un esperimento pazzo per scoprire cose nuove di cui altrimenti non ci saremmo mai accorti. Forse Il caso può avere un ruolo fondamentale anche a livello parlamentare. Del resto gia’ nell’antica grecia si sapeva che le elezioni favorisco sempre una elite di pochi! Di fronte al sistema dei partiti ormai in frantumi che ha mostrato tutte le sue storture, abbiamo toccato con mano che questo sistema sia fondamentalmente corrotto!!! E allora se la democrazia significa costruire un soggetto per il benessere comune, l’aiuto del caso, dell’estrazione a sorte puo’, forse, aumentare la probabilità che a rappresentarci ci siano cittadini normali! Ecco, la normalita’ come il rimedio a questo sfacelo!!!

  • gianni salvati

    Per Giovanni,
    conoscevo ed avevo già letto quel pezzo sul blog di Gaetano Maresca, cui qualche volta, ho anche lasciato qualche commento, nel mio stile polemico, che non è stato pubblicato, forse perchè qualche frequentatore del suo blog avrebbe potuto prendere atto anche della mia versione dei fatti e per questo motivo, forse è stato opportuno non pubblicarlo, per non dar modo al lettore di farsi una propria opinione personale. A differenza di questo e di altri blog, cui devo dare atto, pubblicano tutto, dando modo a chiunque di dire la propria (compreso a me che sono un grafomane incallito!) e per questo meritano davvero rispetto e stima, anche quando alcune cose pubblicate non ci fanno piacere, perchè forse pretestuose! Quanto al merito di quello che dice questo pezzo è tutto chiaro anche il riferimento ad un importante esponente peninsulare, cui si addebitano tutti i mali politici di questo mondo. Rispetto l’opinione altrui ma credo che questo esponente cui si fà riferimento goda sicuramente di grande consenso elettorale nel proprio paese ma anche della stima politica di altre realtà peninsulari, altrimenti non avrebbe raggiunto i successi attuali anche fuori dell’ambito peninsulare. Il concetto che si vuol far passare di questo esponente è che sia un puparo perverso che muove i fili di ogni realtà, sfasciando ogni cosa che non gli conviene! Io, tanto per essere chiaro e per l’ennesima volta, lo stimo e lo rispetto per quello che ha saputo fare per il suo paese quando rivestiva un ruolo chiave di responsabilità! Non dico di aver condiviso sempre tutto, anzi, in questi anni, vi sono stati anche periodi nei quali siamo stati in freddo, ma ho sperimentato di persona e sulla mia pelle (anche se magari nessuno ci crede!) che è una persona che sà ritornare sui suoi passi, facendo tesoro dei suoi errori e questo non è cosa da poco! Il mio rapporto attuale è di condivisione per quello che persegue politicamente a S.Agnello ma vorrei chiarire anche mio pensiero riguardo altre realtà peninsulari e che credo serva ad inquadrarlo meglio: se tanti lo seguono anche in altre realtà peninsulari, non può essere che essi siano tutti burattini senza volontà che si lasciano manipolare, qualche merito lo avrà pure per convincerli a seguirlo, non ti pare? Quanto alla stanchezza della gente credo che presto lo si sperimenterà a S.Agnello se questo corrisponde a verità! La democrazia consiste nell’accettare la volontà della maggioranza della popolazione che potrà, attraverso il voto, esprimere serenamente la propria opinione. Un saluto.
    Gianni Salvati,ex consigliere comunale di S.Agnello

  • gianni salvati

    Ho letto tutto e sto facendo valutare anche se vi siano estremi per la querela, anche se in genere, credo che queste cose vadano risolte politicamente e non giudiziariamente! E poi io non me la prendo quando mi criticano, altrimenti proprio io sarei messo in condizioni di non parlare più visto che mi definiscono il criticone per eccellenza. L’importante è non scendere nella calunnia e nelle offese gratuite, il resto credo serva da pungolo alla classe dirigente, stimola il nostro spirito di osservazione e di critica e non ci rende pecoroni. Almeno questa è la mia opinione! Un saluto. Gianni Salvati

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