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Donne in lista: legge approvata alla Camera, entra subito in vigore

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Quote Rosa nelle liste

La politica e le amministrazioni si colorano di rosa. Infatti alle prossime scadenze elettorali non sarà più possibile escludere candidature femminili o, per meglio dire, non sarà più possibile non osservare il rapporto di un 1/3 di candidature di genere obbligatorio. Ne deriva che le liste non potranno mai essere costituite da candidati dello stesso sesso e che maschi e femmine dovranno essere in un rapporto minimo, obbligatorio, di 1/3. Nei Comuni fino a 15mila abitanti chi non osserverà questo obbligo si vedrà “cassare” le candidature eccedenti fino al rispetto del rapporto. Nei Comuni con popolazione superiore ai 15mila abitanti la lista addirittura decade. Viene introdotta inoltre la doppia proferenza che diventa una vera e propria rivoluzione: si potranno esprimere due voti di preferenza purchè in favore di candidati maschio e femmina. In caso contrario verrà annullata la seconda preferenza. Una rivoluzione che avrà ripercussioni concrete sulle rappresentanze elette potendo assicurare l’elezione di rappresentanti femminili più facilmente. Obbligatoria anche la presenza di donne nelle giunte comunali. Per i partiti e per i comitati civici che si preparano alle elezioni ora si tratta di fare i conti con gli obblighi di questa nuova legge.

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