Diario Politico©Raffaele Lauro,  Piano di Sorrento,  Sorrento

Piano di Sorrento: sulla scuola a San Liborio interviene il Consiglio d’Istituto

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Dal Presidente e dalla Componente Genitori del Consiglio d’Istituto del Comprensivo di Piano di Sorrento riceviamo e pubblichiamo:

PLESSO SAN LIBORIO: PARLA IL GRANDE ASSENTE (rappresentante  1600 bambinelli ed altrettante famiglie)
PANTA REI. Tutto ha un suo corso  ed ogni vicenda ha un epilogo. Quello della scuola  Peter Pan è stato indubbiamente un epilogo positivo e di tanto non possiamo che gioire. Quello che invece non ci fa proprio  gioire ma ci indigna è la scarsa o meglio inesistente considerazione nei  confronti del Consiglio d’Istituto in questa storia. Le uniche  citazioni  sull’operato dello stesso sono state: si è decisa la chiusura del plesso Peter Pan ”anche con parere favorevole del Consiglio d’Istituto” e “soppressione del Plesso da parte del Consiglio d’Istituto” da leggersi nel contesto in cui venivano scritte  con accezione palesemente negativa…

Sgombriamo immediatamente il campo da errate convinzioni per puntualizzare quanto segue: 1) i membri del Consiglio d’Istituto  vengono eletti dai genitori di altrettanti “bambinelli” (circa 1600) e sono dunque portatori dei loro e non dei propri interessi; 2)sono completamente estranei a dinamiche politiche eppertanto non conoscono tutto ciò che di politica è intriso (progetti, volontà, diatribe); 3 )il loro referente è il Dirigente Scolastico che li informa di tutto ciò che avviene o potrebbe avvenire nell’Istituto.
Ora dunque e per venire al nocciolo della questione questi i fatti:
In data 24 agosto 2012 in sede di Consiglio d’Istituto il Dirigente scolastico informa i Consiglieri dell’impossibilità di mantenere aperti entrambi i plessi Peter Pan e Piccolo Principe  e tanto per mancanza di personale A.T.A.. La scelta è stata obbligata: la struttura del Plesso Piccolo Principe è più nuova, non abbisogna di interventi, ospita anche la scuola primaria.
Queste le sacrosante motivazioni che non è lecito liquidare alla spicciola “solo per la mancanza di un’unità” (insinuando finanche il dubbio che le unità siano le medesime dello scorso anno scolastico), parole usate dal Luigi Iaccarino il quale benché persona da noi tutti stimata come uomo e come ex politico aveva certamente meno titolo ad essere presente alla riunione che ha  visto coinvolti Sindaco,  Assessore alla Pubblica Istruzione, gente Scolastico o quantomeno avrebbe dovuto compresenziare con il rappresentante di non 56 bensì 1600 “bambinelli e bambinoni”, il Presidente del Consiglio d’Istituto, perchè (è bene non dimenticarlo) la decisione presa comunque coinvolgerà le tasche dell’Istituto che dovrà inizialmente sopperire con straordinari alla mancanza di collaboratori.
Quest’ultimo (ndr il Presidente del Consiglio d’Istituto) invece, come del resto i Consiglieri tutti, ha appreso il tutto dai giornali e dai vari appelli e lettere che su di essi si sono susseguiti. Dalla lettura degli stessi riportiamo: ”Cosa risponderò a quei Genitori?” parole di Luigi Iaccarino portatore degli interessi della comunità di San Liborio che ha “mendicato” l’iscrizione al Plesso a seguito della perdita di bambini dovuta ad una battaglia fatta degli stessi genitori di quella comunità.
Il Luigi Iaccarino ha iscritto la propria pargoletta al Plesso San Liborio dopo essersi sincerato che la piccola avrebbe potuto completare il triennio in quella struttura (a prescindere dunque dal fatto che maestre e compagni a seguito di una chiusura del plesso sarebbero rimasti gli stessi?).
Beato lui che non ha mai dovuto fare i conti con eventi  buoni o cattivi imprevisti che cambiano il corso delle cose e costringono ahinoi! tante famiglie a dover affrontare cambiamenti ben più significativi senza trovare appoggio né sensibilità nelle Autorità.
Ma il punto è un altro: sembra che la battaglia di un singolo (per carità per una giusta causa) divenuta poi battaglia di 56  abbia prima messo alle corde e poi  K.O. gli interessi della collettività senza che quest’ultima per il tramite dei suoi rappresentanti presenziasse , finanche (come sarebbe stato) per dare il proprio consenso. Perché così facendo si corre il rischio che ciascuno, portatore di un interesse singolo, può sentirsi legittimato a smuovere mari e monti per l’affermazione del proprio interesse anche laddove lo stesso si ponga in contrasto con l’interesse della comunità e se trova poi chi al posto giusto lo asseconda…
Del resto sono ormai sette anni che i genitori dei bimbi della Primaria residenti alla Ripa portano i propri figli a Mortora ed alla Trinità causa l’inagibilità della scuola di Via Carlo Amalfi. Non sono forse stati penalizzati anche loro? E i bimbi di Mortora che hanno dovuto condividere le aule con i bimbi  dell’ormai chiusa scuola sopportando di far lezione nelle aule “serre” del terzo piano? Loro non avevano ed hanno il diritto di frequentare strutture adeguate?
E cosa dobbiamo noi rispondere a quei genitori che, si ripete, ci hanno votati, quando sono preoccuparti per la sicurezza della struttura di Via Mortora? Cosa dobbiamo rispondere circa i lavori che si stanno effettuando e non sempre, a detta loro, sono state rispettate le norme di sicurezza sulle uscite di emergenza? L’Amministrazione è stata ed è si sensibile, ma purtroppo, vuoi anche molto spesso per contingenze,  impedimenti  e  orpelli burocratici, l’impegno profuso  non ha prodotti gli sperati risultati e la situazione è rimasta invariata. Tanto è. Alla luce di quanto sopra  e dando per scontato che il tutto è avvenuto  con la massima buona fede da parte del Dirigente scolastico nel tentativo (fortunatamente riuscito) di salvare il Plesso, noi qui sottoscritti membri del Consiglio d’Istituto ribadiamo che, essendo scevri da fondamenta e sovrastrutture politiche  le decisioni che prendiamo sono sempre motivate e supportate da dati oggettivi ed auspichiamo che per il futuro le Autorità che così bene hanno risolto il problema informino la Scuola circa le determinazioni in fieri che potrebbero coinvolgerla (nel caso di specie la possibilità e la volontà di far coesistere le due realtà asilo nido e scuola dell’infanzia, gli stanziamenti già predisposti per i lavori al Plesso Peter Pan, ecc..) per dare anche a noi gli strumenti non per fare la figura dei “salvatori della Patria” ma  semplicemente evitare pessime figure nei confronti di coloro che ci hanno votati e resituire dignità al nostro ruolo che svolgiamo da due anni  con la massima serietà e buona fede.

Un commento

  • agnese

    CI TENGO A DIRE CHE QUESTO ARTICOLO NON È STATO SCRITTO DAL CONSIGLIO DI ISTITUTO MA DAL COMITATO DI UNA PARTE DI GENITORI DEL COMPRENSIVO DI PIANO DI SORRENTO. IO CHE SONO UN MEMBRO DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO E AVENDO VOTATO CONTRO LA CHIUSURA DEL PLESSO SAN LIBORIO MI DISSOCIO CON QUANTO SCRITTO NELL’ARTICOLO SOPRA. VOGLIO ANCHE DIRE CHE CI SONO SCRITTE COSE NON VERE ABBIATE LA COSCIENZA DI FIRMARE L’ARTICOLO CON I VOSTRI NOMI E NON NASCONDERVI DIETRO A QUELLO DEGLI ALTRI!!!!!!

    Gentile Sig.ra Agnese,
    abbiamo ospitato l’intervento così come ci è stato inviato. Se ritiene che lo stesso non sia rappresentativo della totalità della componente genitori del CdI e del presidente si premuri di far presente agli autori di specificare i nomi degli autori e ne daremo conto.

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