Campania,  Napoli,  Sorrento

Il forte messaggio anticamorra del Vescovo Francesco Alfano

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Mons Francesco Alfano

In questo servizio realizzato da “Il Fatto Quotidiano” viene analizzato il rapporto tra la Chiesa con le sue manifestazioni religiose e il mondo della criminalità organizzata che condiziona queste espressioni di fede e di religiosità popolari. Per la prima volta in occasione della processione di San Catello, a Castellammare di Stabia, il nuovo Vescovo Mons. Francesco Alfano si assicura che non venga fatta la sosta della statua sotto la casa di un boss ed esprime parole chiare su questo delicato argomento. Nel servizio l’analisi di Isaia Sales e l’irritazione di Bobbio, Sindaco di Castellammare di Stabia , a gennaio scorso, quando il corteo si ferma a rendere omaggio a un boss e il primo cittadino si toglie la fascia tricolore e si allontana dal corteo. Le parole di Mons. Alfano confermano la straordinaria novità per la Chiesa diocesana rappresentata dal nuovo Vescovo di Sorrento-Castellammare e dalla sua missione.

http://tv.ilfattoquotidiano.it/2012/08/16/benedetta-camorra-quando-chiesa-inginocchia-clan/203463/

Un commento

  • stefania astarita

    Non si può che salutare con viva soddisfazione e profonda gratitudine l’importante gesto del Mons. Alfano, che rappresenta un forte segnale di cambiamento.
    Se l’inchiesta del Fatto quotidiano sollecita la Chiesa a intervenire concretamente, laddove si registri una commistione tra religiosità popolare e modalità mafiose, camorristiche o delinquenziali, il vescovo di Castellammare-Sorrento, con la sua decisione, ci testimonia proprio della ferma volontà della Chiesa di “non tacere dinanzi al male”. E’ un primo importantissimo passo sulla strada di un chiarimento necessario, perchè “la gente ha bisogno che la Chiesa in tutte le sue espressioni prenda posizione contro la camorra e neghi anche i sacramenti e la benedizione” come afferma Don Aniello Manganaro.
    Un ulteriore passo avanti potrebbe essere rappresentato dalla proposta di Isaia Sales, autore del libro “I preti e i mafiosi”: sospendere per alcuni anni le feste religiose patrocinate dalla malavita organizzata, visto che, come risulta dall’inchiesta, tali manifestazioni diventano purtroppo, spesso, solo strumento delle organizzazioni criminali per costruire consenso e dare sfoggio del proprio potere.

    Stefania Astarita

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