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Appello de “Il Fatto Quotidiano” a difesa dei Magistrati di Palermo

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di Salvatore Caccaviello

Antonio Ingroia

E’ in corso in questi giorni, da parte de “Il Fatto Quotidiano” una raccolta firme in difesa dell’operato dei Magistrati della Procura di Palermo i quali stanno subendo una forte pressione da parte delle più Alte Cariche delle Istituzioni dello Stato.
In difesa dei magistrati della Procura di Palermo, che stanno subendo, con il silenzio complice della stampa allineata, un autentico accerchiamento da parte di Quirinale, Csm, Avvocatura dello Stato, Pg della Cassazione e governo. Quale la colpa di Ingroia e degli altri magistrati della Procura di Palermo? Indagare su una delle più infami trame della storia repubblicana. Quella tra pezzi dello Stato e i vertici di Cosa Nostra. Quella che Paolo Borsellino (ora commemorato dalle solite lacrime di coccodrillo) aveva molto probabilmente scoperto prima di essere assassinato in via D’Amelio e aveva appuntato sulla mai più ritrovata agenda rossa.

Per averlo ricordato, anche il procuratore generale di Caltanissetta Roberto Scarpinato rischia di pagare un prezzo salato, essendo stato richiesto per lui un trasferimento, evidentemente punitivo. Sulla guerra dichiarata a questi magistrati impegnati sulla trincea più rischiosa, tacciono perfino i vertici dell’Associazione magistrati con l’eccezione di quello palermitano. E davvero preoccupa l’indecente silenzio di tomba osservato dalla quasi totalità della stampa italiana mirabilmente descritto, con la solita arguzia da Marco Travaglio. All’appello hanno aderito Addio Pizzo, Movimento agende rosse, Italia dei valori e Rifondazione comunista e, soprattutto, in quattro giorni di questo torrido agosto, oltre 98.000 cittadini. Tra i partiti, dando per scontato l’atteggiamento ostativo del PD, proteso a difendere l’operato del Presidente della Repubblica (che con la Procura di Palermo ha inteso intraprendere un conflitto di attribuzione presso l’Alta Corte Costituzionale in merito all’utilizzo di intercettazioni intercorse tra Nicola Mancino, oggi indagato per falsa testimonianza, e gli uffici del Quirinale), preoccupa il comportamento pilatesco di Vendola, che dopo i balbettii e le incertezze in tema di centrosinistra e di alleanze, con il suo silenzio dimostra ancora una volta la sua incongruenza e l’incapacità di tramutare tante belle parole in atti di coraggio e di dignità. Dai partiti non ci aspettavamo granché: a parte Di Pietro (per questo messo al bando dal sinedrio), non una sola voce si è levata a sostegno della Procura. Antonio Di Pietro usa parole dure per far sapere della raccolta firme. Secondo lui, infatti, intercorrono “rapporti indecenti tra criminali e pezzi delle istituzioni” ed “è immorale e raccapricciante solo pensare che uno Stato possa essere sceso a patti con la mafia, ma è ancora più sconcertante che si blocchi il percorso per arrivare alla verità”. Infine, aggiunge il leader dell’Idv, “non resta che rivolgersi direttamente ai cittadini perché facciano sentire la loro voce”. Di Pietro ricorda che i magistrati siciliani stanno pagando “un prezzo altissimo solo perché fanno il loro dovere e svolgono fino in fondo il loro servizio allo Stato”. Quindi l’Idv è convinta che “non debbano esistere sacche di impunità e misteri da coprire”. L’appello alla firma da parte dell’Idv viene fatto in memoria dei “troppi servitori dello Stato sono stati ammazzati” e per far lavorare “in pace quei pm che servono lo Stato, come fecero Falcone e Borsellino”.
Dell’indecente silenzio di tomba osservato dalla quasi totalità della stampa italiana si occupa Marco Travaglio. Insomma, cara Margherita, non ci restano che le nostre voci e le vostre firme. Scateniamole come un uragano in questa estate della pavidità e della vergogna, scrivendo a www.ilfattoquotidiano.it   Esprimiamo il sostegno più forte ai magistrati coraggiosi che troppi vogliono isolare e punire. Anche in Penisola sorrentina, Facciamoci sentire!
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/08/09/stato-mafia-pm-accerchiati-nostra-raccolta-di-firme-per-rompere-silenzio/321271/?utm_source=facebook&utm_medium=link&utm_campaign=firme-09082012 …….la bellezza del fresco profumo di libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, della indifferenza, della contiguità e quindi della complicità. Paolo Borsellino

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