Diario Politico©Raffaele Lauro,  Sorrento

Sorrento, Rosario Fiorentino sfida Federico Cuomo sul consorzio Icaro

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Rosario Fiorentino

SORRENTO – Ferragosto di fuoco, non solo per il caldo, a Sorrento dove il consigliere di minoranza Rosario Fiorentino lancia un vero e proprio guanto di sfida all’indirizzo del consigliere delegato ai servizi sociali, Federico Cuomo, per confrontarsi in pubblico sull’affidamento dei servizi al Consorzio Icaro. Non sono bastate le lettere del prefetto Mariolina Goglia, nè quella del gip, che segnalavano infiltrazioni camorristiche nel Consorzio Icaro, detentore di un appalto per i servizi sociali del Piano di Zona NA 13, per sciogliere, durante la seduta del Consiglio comunale della città dell’altro giorno, qualsivoglia  appalto di questi con il comune di Sorrento, capofila degli enti della costiera sorrentina. Nemmeno gli inviti e appelli lanciati dall’associazione Libera e dall’associazione Caponnetto.

Questo comportamento non è piaciuto al consigliere comunale Rosario Fiorentino, presidente per l’ente della commissione trasparenza, che aveva già sollevato il problema , alcuni mesi fa, di irregolarità e illegittimità della determina n°1619 del 29.12.2011, circa l’’ affidamento per un importo di 1.333.944,22 euro, di cui 400.000 al Consorzio ICARO per la proroga – ripetizione dei servizi al Piano Sociale di Zona NA 13 per l’’intero anno 2012. Con il Contratto sottoscritto il 12 aprile 2012.
Nella seduta del Consiglio comunale di Sorrento del 30 luglio – dichiara Fiorentinoabbiamo illustrato la situazione. Avevamo chiesto e sollecitato gli organi di gestione di effettuare controlli e verifiche. Ma niente di tutto ciò è stato fatto. Successivamente” ha precisato Fiorentino “di fronte ai silenzi e ai mancati riscontri sulla proroga, il 22.06.2012 prot. N° 26856, avevamo sollecitato l’’adozione urgente di provvedimenti, per preservare la nostra città sempre più accerchiata e aggredita dalla camorra nell’’economia come nel territorio e cosi, come si evince anche dalla recente relazione svolta dalla Direzione Distrettuale antimafia. e dai Magistrati della DDA di Napoli, che hanno partecipato agli incontri promossi proprio dal comune di Sorrento, ma nulla è stato revocato“. Rosario Fiorentino è perplesso e spiega “Non sono bastati al sindaco la nota della Prefettura di Napoli, il parere dell’’avvocato del comune di Sorrento, l’ ’aver il comune sottoscritto il protocollo di legalità già nel 2007 a far revocare l’’affidamento cosi come del resto è avvenuto in altri comuni. Almeno venga adottato al più presto  un provvedimento amministrativo di conferma dell’’appalto con una motivazione adeguata e capace di fugare i dubbi, le preoccupazioni e l’’allarme che, una situazione del genere, provoca nell’’opinione pubblica e tra gli addetti ai lavori“.
Nella nota Fiorentino precisa che la revoca non comporta il blocco del servizio. “La cosa strana è che lo stesso comune, cosi come ho dichiarato e provato in Consiglio Comunale, proprio di recente ha sostituito in un appalto la vincitrice semplicemente perché l’’amministratore delegato era ammalato. Assegnando la  appalto al secondo classificato. Ora, se per un fatto del genere non contemplato da nessuna norma ,è possibile procedere alla revoca dell’’affidamento, non vedo perché in questa circostanza sicuramente grave non è stato fatto lo stesso“. Infine la recente notizia   delle difficoltà  del presidente del tavolo di concertazione del piano sociale di zona  signora Angela Persico che ha trovato anche per il semplice rilascio degli atti  e il silenzio dell’esecutivo inducono lo scrivente ad inoltrare  in data 14 agosto 2012 ricorso all’on.le Prefetto di Napoli, alla Regione Campania e all’Autorità di Vigilanza sui Contratti perché venga fatta chiarezza su tale vicenda nel più breve tempo possibile senza indugi. “Intanto aspetto il confronto pubblico con l’attuale consigliere delegato Federico Cuomo. Un confronto  certamente  leale, ma la gente deve sapere chi ha dichiarato cose non rispondenti ai fatti emersi. Pertanto lo invito  formalmente a scegliere il giornalista che dovrà condurre  l’incontro ma anche il giorno l’orario e il luogo. Noi chiediamo semplicemente il rispetto del protocollo di legalità e l’applicazione del codice antimafia n° 159 Decreto Legislativo del 06.09.2011“.

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